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Marisa Zattini – Botanica Celeste – Nel segno di Federico da Montefeltro
In occasione del 600° Anniversario della nascita del Duca, si terrà l’inaugurazione della mostra “BOTANICA CELESTE ~ Nel segno di Federico da Montefeltro”, una raccolta dei lavori recenti più significativi di MARISA ZATTINI (Forlì, 1956), allestiti al piano terra del Palazzo Ducale e nella Sala.
Comunicato stampa
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Sabato 2 luglio 2022, alle ore 18.15, nel Torrione Martiniano della Rocca di San Leo, in occasione del 600° Anniversario della nascita del Duca, si terrà l’inaugurazione della mostra “BOTANICA CELESTE ~ Nel segno di Federico da Montefeltro”, una raccolta dei lavori recenti più significativi di MARISA ZATTINI (Forlì, 1956), allestiti al piano terra del Palazzo Ducale e nella Sala del Bettolino.
Alla presenza dell’artista interverranno il Sindaco LEONARDO BINDI, il Delegato alla Cultura e al Turismo PIERLUIGI SACCHINI, coordinatore dell’intero progetto e il curatore FABRIZIO PARRINI, poeta e drammaturgo. L’inaugurazione sarà accompagnata dalla composizione sonora site specific, “Ouroborus”, composta da GIOVANNI CIUCCI.
L’esposizione rende omaggio al mondo alchemico non estraneo alla corte di Urbino, frequentata da molti intellettuali e studiosi appassionati di cultura ermetica, neoplatonismo e misticismo. In questo percorso, Marisa Zattini fa muovere il fruitore tra alambicchi e oggetti alchemici in un’ottica di valorizzazione del contesto e del complesso architettonico, denso di memoria storica.
«Antico e contemporaneo moltiplicano la loro forza di suggestione emozionale nell’incontro e nel contrasto capace di modificarne l’energia – scrive Pierluigi Sacchini nel suo testo in catalogo – Perché grande energia cosmica e alchemica è racchiusa nelle opere dell’artista che ben si coniugano con quella della Rocca di San Leo, con le sue memorie. E se la nostra linfa vitale si nutre di reminescenze dobbiamo proseguire nel “respirare il mondo”, tra antico e contemporaneo. Perché tornare a godere di questi straordinari complessi architettonici contaminati dall’arte ci porta ad una pausa, per assaporarli oltre i ritmi convulsi della nostra contemporaneità».
«L’artista percorre da tempo, con genio e applicazione, con passione e abbandono questo cammino – sottolinea il curatore Fabrizio Parrini – regalandoci scoperte, opere ardenti che sono diventate occasioni di risveglio e di profonde immersioni nel nostro mare privato, opportunità di trasformazione continua, di raggiungimento dell’essenziale, di svolte impreviste, sorprendenti. Sono soglie le opere di Marisa Zattini, respiri, filamenti, luce costretta, neve che non si scioglie mai».
Nelle opere selezionate per questa mostra «il visibile e l’invisibile – spiega l’artista Marisa Zattini – si fanno una cosa sola […] e tutto misteriosamente si unisce e si ri-collega: esteriore-interiore, morte-vita».
MARISA ZATTINI è nata a Forlì il 13 ottobre 1956. Segno zodiacale: Bilancia ascendente Scorpione. Già artista e architetto, ha realizzato mostre personali in spazi pubblici, in Italia e all’estero (Svezia, Inghilterra, Germania e Grecia) a partire dal 1976 e pubblicato cataloghi monografici, con alcune sue poesie. Sul concetto di identità e sulle riflessioni filosofiche legate al tema del vuoto e del pieno ha realizzato una inedita e originale triplice partitura espositiva denominata DOPPIO PANICO!
- L’arte di vivere (2009), Metamorphosi (2011) e Autoritratto (2013) coinvolgendo 33 artisti del territorio, producendo originali lavori scultorei, ceramici e fotografici, esposti nella suggestiva sede dell’Oratorio di San Sebastiano, a Forlì. Nel 2014 è stata invitata dalla Provincia di Kassel ad esporre il ciclo “Ali”, opere ceramiche (in 3° fuoco) realizzate nel 1990: un progetto a 4 mani con l’architetto Augusto Pompili. Sempre nel 2014 e 2015 la mostra “Di-segni” o dell’indole della Res è stata itinerante nelle sedi pubbliche del MODERNARTMUSEUM di Ca’ la Ghironda (Zola Predosa, Bologna), Bertinoro (Rocca Vescovile, Museo Interreligioso), Santarcangelo di Romagna (Grotta monumentale) e a Gallarate (Teatro del Popolo). Nel 2015 il ciclo di opere “Ali selvatiche” è stato ospitato nelle sale della Biblioteca Comunale “Maria Goia” di Cervia (Ravenna). Una selezione di questi ultimi cicli di lavori sono stati ospitati, nel 2016, presso l’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA di Atene e, parallelamente, nelle sale della TECHNOHOROS ART GALLERY. Nel 2017, con la mostra “Agricoltura Celeste”, ha riunito una selezione di opere appartenenti ai cinque cicli realizzati fra il 2012 e il 2017, itinerante in quattro sedi pubbliche italiane: Cervia (Magazzini del Sale Torre), Rovereto (Biblioteca Tartarotti, MART), Montefiore Conca (Rocca Malatestiana), Rimini (Biblioteca Gambalunga, Sale antiche). Nel 2017 oltre 40 opere sono state esposte al Castello di Fachsenfeld, in Germania. Del 2018 è la personale “Metamorphica” allestita nella Moschea Yeni Camii, a Salonicco, organizzata dalla TECHNOHOROS ART GALLERY, con il coinvolgimento dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene e dell’Ambasciata Italiana, mostra resa itinerante a Cesena, in due sedi: nella Sala Piana della BIBLIOTECA MALATESTIANA e nella CHIESA DI SAN ZENONE. A seguire, nello stesso anno, la mostra Alberi - Eretici/ermetici allestita a Forlì nell’Oratorio di San Sebastiano e, nel 2019, a Matera (Capitale Europea della Cultura), a Casa Cava, nel Sasso Barisano. È del 2019 “Alchemica - Trasmutazioni fra Arte e Natura” allestita nelle sale dell’Antica Farmacia del Museo Nazionale di Ravenna, curata da Emanuela Fiori. Nel 2020 “Alberi - The Aleph Beth of Nature” è stata ospitata nella Chiesa della Natività a Roma, nella Chiesa di Santa Cristina, a Cesena e, nel 2021 a Camaldoli, nella Cappella dello Spirito Santo, per la cura di p. Matteo Ferrari, curatore anche della personale “Hermetica” allestita, nell’estate 2021, nelle Sale dll’antica Farmacia di Camaldoli. “Alberi - The Aleph Beth of Nature” è stata itinerante a Perugia, nella Sala Baratta del Convento di San Francesco del Monte, a Monteripido.
Alla presenza dell’artista interverranno il Sindaco LEONARDO BINDI, il Delegato alla Cultura e al Turismo PIERLUIGI SACCHINI, coordinatore dell’intero progetto e il curatore FABRIZIO PARRINI, poeta e drammaturgo. L’inaugurazione sarà accompagnata dalla composizione sonora site specific, “Ouroborus”, composta da GIOVANNI CIUCCI.
L’esposizione rende omaggio al mondo alchemico non estraneo alla corte di Urbino, frequentata da molti intellettuali e studiosi appassionati di cultura ermetica, neoplatonismo e misticismo. In questo percorso, Marisa Zattini fa muovere il fruitore tra alambicchi e oggetti alchemici in un’ottica di valorizzazione del contesto e del complesso architettonico, denso di memoria storica.
«Antico e contemporaneo moltiplicano la loro forza di suggestione emozionale nell’incontro e nel contrasto capace di modificarne l’energia – scrive Pierluigi Sacchini nel suo testo in catalogo – Perché grande energia cosmica e alchemica è racchiusa nelle opere dell’artista che ben si coniugano con quella della Rocca di San Leo, con le sue memorie. E se la nostra linfa vitale si nutre di reminescenze dobbiamo proseguire nel “respirare il mondo”, tra antico e contemporaneo. Perché tornare a godere di questi straordinari complessi architettonici contaminati dall’arte ci porta ad una pausa, per assaporarli oltre i ritmi convulsi della nostra contemporaneità».
«L’artista percorre da tempo, con genio e applicazione, con passione e abbandono questo cammino – sottolinea il curatore Fabrizio Parrini – regalandoci scoperte, opere ardenti che sono diventate occasioni di risveglio e di profonde immersioni nel nostro mare privato, opportunità di trasformazione continua, di raggiungimento dell’essenziale, di svolte impreviste, sorprendenti. Sono soglie le opere di Marisa Zattini, respiri, filamenti, luce costretta, neve che non si scioglie mai».
Nelle opere selezionate per questa mostra «il visibile e l’invisibile – spiega l’artista Marisa Zattini – si fanno una cosa sola […] e tutto misteriosamente si unisce e si ri-collega: esteriore-interiore, morte-vita».
MARISA ZATTINI è nata a Forlì il 13 ottobre 1956. Segno zodiacale: Bilancia ascendente Scorpione. Già artista e architetto, ha realizzato mostre personali in spazi pubblici, in Italia e all’estero (Svezia, Inghilterra, Germania e Grecia) a partire dal 1976 e pubblicato cataloghi monografici, con alcune sue poesie. Sul concetto di identità e sulle riflessioni filosofiche legate al tema del vuoto e del pieno ha realizzato una inedita e originale triplice partitura espositiva denominata DOPPIO PANICO!
- L’arte di vivere (2009), Metamorphosi (2011) e Autoritratto (2013) coinvolgendo 33 artisti del territorio, producendo originali lavori scultorei, ceramici e fotografici, esposti nella suggestiva sede dell’Oratorio di San Sebastiano, a Forlì. Nel 2014 è stata invitata dalla Provincia di Kassel ad esporre il ciclo “Ali”, opere ceramiche (in 3° fuoco) realizzate nel 1990: un progetto a 4 mani con l’architetto Augusto Pompili. Sempre nel 2014 e 2015 la mostra “Di-segni” o dell’indole della Res è stata itinerante nelle sedi pubbliche del MODERNARTMUSEUM di Ca’ la Ghironda (Zola Predosa, Bologna), Bertinoro (Rocca Vescovile, Museo Interreligioso), Santarcangelo di Romagna (Grotta monumentale) e a Gallarate (Teatro del Popolo). Nel 2015 il ciclo di opere “Ali selvatiche” è stato ospitato nelle sale della Biblioteca Comunale “Maria Goia” di Cervia (Ravenna). Una selezione di questi ultimi cicli di lavori sono stati ospitati, nel 2016, presso l’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA di Atene e, parallelamente, nelle sale della TECHNOHOROS ART GALLERY. Nel 2017, con la mostra “Agricoltura Celeste”, ha riunito una selezione di opere appartenenti ai cinque cicli realizzati fra il 2012 e il 2017, itinerante in quattro sedi pubbliche italiane: Cervia (Magazzini del Sale Torre), Rovereto (Biblioteca Tartarotti, MART), Montefiore Conca (Rocca Malatestiana), Rimini (Biblioteca Gambalunga, Sale antiche). Nel 2017 oltre 40 opere sono state esposte al Castello di Fachsenfeld, in Germania. Del 2018 è la personale “Metamorphica” allestita nella Moschea Yeni Camii, a Salonicco, organizzata dalla TECHNOHOROS ART GALLERY, con il coinvolgimento dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene e dell’Ambasciata Italiana, mostra resa itinerante a Cesena, in due sedi: nella Sala Piana della BIBLIOTECA MALATESTIANA e nella CHIESA DI SAN ZENONE. A seguire, nello stesso anno, la mostra Alberi - Eretici/ermetici allestita a Forlì nell’Oratorio di San Sebastiano e, nel 2019, a Matera (Capitale Europea della Cultura), a Casa Cava, nel Sasso Barisano. È del 2019 “Alchemica - Trasmutazioni fra Arte e Natura” allestita nelle sale dell’Antica Farmacia del Museo Nazionale di Ravenna, curata da Emanuela Fiori. Nel 2020 “Alberi - The Aleph Beth of Nature” è stata ospitata nella Chiesa della Natività a Roma, nella Chiesa di Santa Cristina, a Cesena e, nel 2021 a Camaldoli, nella Cappella dello Spirito Santo, per la cura di p. Matteo Ferrari, curatore anche della personale “Hermetica” allestita, nell’estate 2021, nelle Sale dll’antica Farmacia di Camaldoli. “Alberi - The Aleph Beth of Nature” è stata itinerante a Perugia, nella Sala Baratta del Convento di San Francesco del Monte, a Monteripido.
02
luglio 2022
Marisa Zattini – Botanica Celeste – Nel segno di Federico da Montefeltro
Dal 02 luglio al 20 novembre 2022
arte contemporanea
Location
FORTEZZA DI SAN LEO
San Leo, Piazza Dante Alighieri, 1, (Rimini)
San Leo, Piazza Dante Alighieri, 1, (Rimini)
Biglietti
Euro 9.00 (ridotto Euro 6,00)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì dalle 1.00 alle 18.00, sabato e domenica dalle 10.30 alle 19.00
Vernissage
2 Giugno 2022, Ore 18.15
Editore
IL VICOLO
Autore
Curatore
Allestimento
Produzione organizzazione