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Marjetica Potrc / Tomas Saraceno – We have a dream. Per un realismo visionario
We have a dream. Per un realismo visionario è un progetto espositivo multicuratoriale che indaga un aspetto nuovo e radicale della contemporaneità, l’emergere in anni recenti di un realismo visionario con modelli di pensiero e pratiche alternative di sostenibilità del mondo a fronte di una globalizzazione indifferenziata e di sistemi di vita culturali, economici e ambientali che stanno mostrando la loro insostenibilità.
Comunicato stampa
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We have a dream. Per un realismo visionario è un progetto espositivo multicuratoriale che indaga un aspetto nuovo e radicale della contemporaneità, l'emergere in anni recenti di un realismo visionario con modelli di pensiero e pratiche alternative di sostenibilità del mondo a fronte di una globalizzazione indifferenziata e di sistemi di vita culturali, economici e ambientali che stanno mostrando la loro insostenibilità.
Le utopie del Movimento Moderno si sono infrante, le città e gli spazi del vivere vanno ripensati, adattati, come pure i sistemi di vita delle comunità. Il vuoto lasciato è stato sostituito da realtà periferiche, da pratiche urbane spontanee e da collettivi collaterali alla cultura ufficiale che sperimentano forme alternative, che offrono modelli convertibili dal locale al globale, quali architetture spontanee e flessibili, piccole economie informali, sistemi d'agricoltura urbana, dismissioni creative.
Condividendo uno stesso realismo visionario nei confronti del presente e di scenari futuri, i tre curatori - lo storico d'architettura contemporanea Luca Molinari, il critico d'arte Marinella Paderni e l'economista della cultura Pier Luigi Sacco - hanno ideato un progetto espositivo dove arte, architettura, economia e riflessione critica danno espressione a nuove pratiche insorgenti e a una dimensione utopico-visionaria come risorsa di sviluppo locale e globale.
Per cogliere adeguatamente i contesti esistenti, oggi si fa necessaria la capacità di anticipare nuovi scenari, di rappresentare questo slancio visionario - come quando si ha un sogno da realizzare, ma un sogno non più personale bensì un sogno collettivo, plurale e estremamente vicino ai bisogni effettivi del nostro imminente futuro. We have a dream coglie questa capacità di aprirsi ad una realtà visionaria in grado di disegnare visioni in cui l'immaginazione e l'inventiva trovino il loro radicamento nella realtà sociale, instaurando pratiche di rinnovamento creativo dei comportamenti sociali all'altezza di accogliere insieme sia l'anima dei luoghi sia le nuove esigenze dell'umanità quali la flessibilità, il nomadismo, la smaterializzazione dei “corpi solidi” in forme e architetture leggere, partecipative più sensoriali e meno rigide, più umane e meno coercitive.
La mostra, promossa dal Comune di Reggio Emilia Assessorato Cultura, aperta nello spazio Gerra dall' 11 ottobre al 30 novembre 2008 ( inaugurazione venerdì 10 ottobre ore 19)si compone dell'intervento site-specific degli artisti Marjetica Potrč e Tomas Saraceno. L'artista slovena Marjetica Potrč per lo Spazio Gerra presenterà per la prima volta in Italia il progetto “Florestania”, nato da un suo soggiorno di due mesi nel territorio di Acre in Amazzonia nel 2006, durante il quale l'artista ha conosciuto e studiato il modello alternativo di sostenibilità realizzato dalla comunità locale della regione Acre.
L'artista incontrerà il pubblico sabato 11 ottobre alle ore 17 nello Spazio Gerra.
L'argentino Tomas Saraceno proporrà una scultura aerostatica inedita (prodotta dal Gerra) e una selezione del suo lavoro recente, composto da una scultura aerostatica di palloni trasparenti, da un wall-drawing raffigurante un paesaggio urbano abitato da alcune unità mobili sospese in cielo e dalla serie di fotografie in bianco e nero “Hoy” sulle similitudini tra natura e antropizzazione.
Lo spazio architettura sarà organizzato come un vero e proprio laboratorio in cui il visitatore potrà incontrare ogni settimana “menù” di video e pubblicazioni differenti che lo aiutino a costruire una personale geografia delle esperienze in corso d'opera tra realtà e visione sugli scenari internazionali contemporanei.
Lo spazio economia della cultura presenterà una panoramica di materiali e di esperienze che possono essere considerati espressioni di un nuovo realismo visionario nell'approccio allo sviluppo locale fondato sulla cultura, tra cui alcuni festival che si propongono come esempi di iniziative fondate sul coinvolgimento integrale della comunità locale in eventi culturali di portata internazionale.
Sono previsti lungo l'arco della mostra tre workshop con autori e personaggi che lavorano sui confini tra architettura, geografia, arte, suono per verificare direttamente la complessità di un tema che sta cambiando il nostro modo di progettare e guardare alla realtà.
Le utopie del Movimento Moderno si sono infrante, le città e gli spazi del vivere vanno ripensati, adattati, come pure i sistemi di vita delle comunità. Il vuoto lasciato è stato sostituito da realtà periferiche, da pratiche urbane spontanee e da collettivi collaterali alla cultura ufficiale che sperimentano forme alternative, che offrono modelli convertibili dal locale al globale, quali architetture spontanee e flessibili, piccole economie informali, sistemi d'agricoltura urbana, dismissioni creative.
Condividendo uno stesso realismo visionario nei confronti del presente e di scenari futuri, i tre curatori - lo storico d'architettura contemporanea Luca Molinari, il critico d'arte Marinella Paderni e l'economista della cultura Pier Luigi Sacco - hanno ideato un progetto espositivo dove arte, architettura, economia e riflessione critica danno espressione a nuove pratiche insorgenti e a una dimensione utopico-visionaria come risorsa di sviluppo locale e globale.
Per cogliere adeguatamente i contesti esistenti, oggi si fa necessaria la capacità di anticipare nuovi scenari, di rappresentare questo slancio visionario - come quando si ha un sogno da realizzare, ma un sogno non più personale bensì un sogno collettivo, plurale e estremamente vicino ai bisogni effettivi del nostro imminente futuro. We have a dream coglie questa capacità di aprirsi ad una realtà visionaria in grado di disegnare visioni in cui l'immaginazione e l'inventiva trovino il loro radicamento nella realtà sociale, instaurando pratiche di rinnovamento creativo dei comportamenti sociali all'altezza di accogliere insieme sia l'anima dei luoghi sia le nuove esigenze dell'umanità quali la flessibilità, il nomadismo, la smaterializzazione dei “corpi solidi” in forme e architetture leggere, partecipative più sensoriali e meno rigide, più umane e meno coercitive.
La mostra, promossa dal Comune di Reggio Emilia Assessorato Cultura, aperta nello spazio Gerra dall' 11 ottobre al 30 novembre 2008 ( inaugurazione venerdì 10 ottobre ore 19)si compone dell'intervento site-specific degli artisti Marjetica Potrč e Tomas Saraceno. L'artista slovena Marjetica Potrč per lo Spazio Gerra presenterà per la prima volta in Italia il progetto “Florestania”, nato da un suo soggiorno di due mesi nel territorio di Acre in Amazzonia nel 2006, durante il quale l'artista ha conosciuto e studiato il modello alternativo di sostenibilità realizzato dalla comunità locale della regione Acre.
L'artista incontrerà il pubblico sabato 11 ottobre alle ore 17 nello Spazio Gerra.
L'argentino Tomas Saraceno proporrà una scultura aerostatica inedita (prodotta dal Gerra) e una selezione del suo lavoro recente, composto da una scultura aerostatica di palloni trasparenti, da un wall-drawing raffigurante un paesaggio urbano abitato da alcune unità mobili sospese in cielo e dalla serie di fotografie in bianco e nero “Hoy” sulle similitudini tra natura e antropizzazione.
Lo spazio architettura sarà organizzato come un vero e proprio laboratorio in cui il visitatore potrà incontrare ogni settimana “menù” di video e pubblicazioni differenti che lo aiutino a costruire una personale geografia delle esperienze in corso d'opera tra realtà e visione sugli scenari internazionali contemporanei.
Lo spazio economia della cultura presenterà una panoramica di materiali e di esperienze che possono essere considerati espressioni di un nuovo realismo visionario nell'approccio allo sviluppo locale fondato sulla cultura, tra cui alcuni festival che si propongono come esempi di iniziative fondate sul coinvolgimento integrale della comunità locale in eventi culturali di portata internazionale.
Sono previsti lungo l'arco della mostra tre workshop con autori e personaggi che lavorano sui confini tra architettura, geografia, arte, suono per verificare direttamente la complessità di un tema che sta cambiando il nostro modo di progettare e guardare alla realtà.
10
ottobre 2008
Marjetica Potrc / Tomas Saraceno – We have a dream. Per un realismo visionario
Dal 10 ottobre al 30 novembre 2008
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
SPAZIO GERRA
Reggio Nell'emilia, Piazza Xxv Aprile, 2, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Nell'emilia, Piazza Xxv Aprile, 2, (Reggio Nell'emilia)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 18-23, sabato e domenica ore 10-23 ( lunedì chiuso)
Vernissage
10 Ottobre 2008, ore 19
Sito web
www.musei.re.it
Autore
Curatore