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Mark Kostabi – Kostabifestival
Mark Kostabi , Manager Metafisico ha sconvolto il mondo dell’arte creando il Kostabi World , dove venti persone dipingono i quadri per lui . La sua fede è ” il sistema collettivo classico”. Il suo modello un’azienda perfettamente gestita , dove si lavora in armonia, si rispettano gli orari e si produce molto , senza dimenticare la qualità del prodotto finito.
Comunicato stampa
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Con il Patrocinio della Regione Piemonte Assessorato al Turismo , della Provincia del Verbano Cusio Ossola e la partecipazione del Comune di Vogogna Assessorato alla Cultura, quinto appuntamento , dopo " Le Rossignol" di Emilio Tadini e gli allievi di Brera , " I colori della musica" di Marco Lodola , " Luzzati Incontra Rossini" di Emanuele Luzzati e "Arte in Musica " di Ugo Nespolo nell'ambito delle manifestazioni complementari del Festival delle Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore, con la mostra " KOSTABIFESTIVAL" di Mark Kostabi. La suggestiva cornice del Castello Visconteo di Vogogna e le coreografiche sale medioevali accoglieranno circa una trentina di opere di grande formato del maestro neworkese Mark Kostabi , a tema musicale, nell'intento anche quest'anno di unire sinergicamente le arti figurative con la musica . La mostra verrà inaugurata lunedì 23 agosto 2004 in alle ore 18.00 con la presenza eccezionale dell'artista e proseguirà fino al 31 ottobre. Mark Kostabi , Manager Metafisico ha sconvolto il mondo dell'arte creando il Kostabi World , dove venti persone dipingono i quadri per lui . La sua fede è " il sistema collettivo classico". Il suo modello un'azienda perfettamente gestita , dove si lavora in armonia, si rispettano gli orari e si produce molto , senza dimenticare la qualità del prodotto finito. Il Kostabi World comprende un gruppo di persone, tra cui due poeti assunti unicamente per pensare ai titoli dei quadri . Il Kostabi World ha sede in in un enorme edificio a Chelsea il nuovo quartiere neworkese degli artisti, in uno spazio di oltre duemilacinquecento metri quadri , in cui gli assistenti lavorano a suon di musica -naturalmente composta da Kostabi. Alle volte c'è anche un'orchestra che suona dal vivo, mentre da una parte all'altra dello studio passano scolaresche in visita ,professori universitari, critici, mercanti , amici artisti, giornalisti che vogliono vedere il microcosmo dell'uomo che ha saputo miracolosamente unire business ed arte. Ma alla fine è sempre lui a decidere, l'artista e boss, Mark Kostabi, classe 1960 , aria da eterno ragazzino cresciuto ad hamburger, fumetti e Coca Cola, che si definisce un prodotto della cultura suburbana. La sua capacità di sfruttare il sistema dei media ha avuto inizio ai tempi del suo arrivo a New York dove c'era bisogno di nuove idee. Presenzialismo , spregiudicatezza, gusto dell'eccesso, voglia di emergere sono queste le chiavi del successo di Kostabi, oltre ad una pittura contemporanea ma con un piede nella tradizione , che guarda a De Chirico come ad Hopper , al Rinascimento italiano come ai fumetti della Marvel. E che si distingue subito grazie alla presenza di un omino stilizzato, diretto discendente dei celebri manichini dechirichiani, che si mischia con elementi simbolici presi dalla nostra contemporaneità quanto dalla storia dell'arte-dai telefoni cellulari alle scacchiere, dai banconi dei bar alle sale dei musei. La mancanza del volto nelle sue opere visualizza un linguaggio universale e talvolta per sottolineare la nostra società iper-mediatica e la paura dell'individualità. Le figure alle volte sono semplici danzatori che celebrano il ritmo e la bellezza della vita. E' anche compositore e pianista da molto tempo , ma solo recentemente ha deciso di rendere pubblica questa attività come carriera complementare. La musica si armonizza molto bene con i suoi dipinti . spesso suona le sue partiture alle inaugurazioni delle rassegne d'arte. Di recente si è esibito alla Galleria Civica di arte contemporanea di Trento. La sua musica è ispirata da Stravinsky, Faurè, Ravel , Debussy e dal suono degli allarmi delle automobili e del traffico .Vive tra Roma e New York.
Presentazione: a cura di Luciano Caprile
Negli Stati Uniti, e non solo, Andy Warhol rappresenta uno dei principali punti di riferimento per ogni artista che voglia specchiare il proprio fare nei comportamenti della contemporaneità. Warhol si è identificato con l'arte stessa, essendo egli diventato protagonista e icona di un tempo da accendere e da consumare alla stregua di un prodotto reclamizzato dai media e da replicare all'infinito al pari delle immagini impresse fotograficamente sulla tela e reinventate senza annullare, anzi evidenziando la matrice comune, seriale. Mark Kostabi, da illuminato epigono, ma non solo, ha fatto di più: ha ripercorso l'avvio della storia ( la Kostabi World newyorchese è la riproposizione della Factory di Andy ) e ha ribaltato il concetto filosofico del maestro: quanto i personaggi del primo acquisivano riconoscibilità e valore iconografico dalla ripetizione anche ossessiva dell'immagine ( pensiamo alle "Marilyn", ai "Mao" e così via ), come si conviene a ogni messaggio pubblicitario, tanto i protagonisti del secondo vivono nel più assoluto e ricercato anonimato. I loro volti, privati di ogni elemento distintivo grazie alla cancellazione fisionomica, appartengono a una massa indistinta di individui che si muovono e si comportano in modo automatico, guidati da una mente e da una mano superiori che noi non vediamo ma di cui percepiamo la presenza.Kostabi è dunque il burattinaio che muove un essere non ben definito ( come può risultare un individuo tra la folla ) e che pertanto si distingue non per quello che è e neppure per quello che appare, ma per i suoi comportamenti, per gli oggetti che usa, per i paesaggi che frequenta. Il nostro autore, al di là della pittura, coltiva anche una passione così determinata per la musica da renderla una parte importante della vita e dell' impegno creativo: da qualche tempo si esibisce con crescente successo al pianoforte in concerti dedicati alle sue composizioni. Pertanto queste opere pittoriche, concepite in occasione del Festival delle Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore, assumono un particolare significato che va al di là del semplice omaggio d'occasione. Intanto pongono in evidenza una consumata capacità di guardare e di assimilare il mondo che lo circonda ( ma anche la memoria del passato ) per ricostruirlo a sua misura in forma algida e immediata, tritato e ricomposto da quel computer che è in lui. Come nella musica egli è in grado di miscelare Stravinsky, Ravel, Debussy e il rumore del traffico per offrire i ritmi e le armonie talora dissonanti della contemporaneità, così nei dipinti entrano in gioco gli ingredienti e i richiami del quotidiano da inserire in un contesto costruttivo che contempla citazioni e manipolazioni di celebrati autori del passato. In rassegna scopriamo due inequivocabili e interessanti riferimenti a Giorgio de Chirico in "Dalliance" e in "Take Me Away". Nel primo caso un personaggio kostabiano si confronta con un manichino, suo alter ego, in un interno metafisico mentre sullo sfondo compare un suonatore di tromba. Nella seconda circostanza si assiste alla puntuale, parziale rievocazione di un celebre quadro del "pictor optimus" conquistato da un protagonista asettico il cui cranio scoperchiato erutta l'ossessione di un sassofonista. Metafisica e surrealismo si rincorrono, si sommano e si confondono nella voracità onnivora di un Kostabi che non si limita a superficiali e ovvie incursioni ma decanta nel rigore che gli è proprio ogni modello di suggestione. In tal modo de Chirico può far capolino, come accenno di paesaggio con torre nel riquadro di una finestra, anche in "To Lead Back To Splendor" incentrato nella performance di un pianista al lume di una candela che occupa, non solo metaforicamente, il fuoco della scena. I lavori di Kostabi sono seducenti e inquietanti allo stesso tempo per quell'esibito connubio di indistinta umanità e di trasparente tecnologia . Ha scritto di sé: "Quando si osserva un Kostabi si è contaminati, o 'kostabinati', se si vuole, come toccare un'edera velenosa, o ascoltare Elvis, o guardare un film di Audrey Hepburn, a seconda dello stato di noncuranza". Si parlava di riferimenti culturali: "Playing Favorites" è immerso in un capolavoro di Mondrian che determina e distilla l'atmosfera in cui si esibisce il pianista e ne rievoca la rigorosa armonia di suoni da recepire nella geometria della tela. "Good Bye" si risolve invece in un omaggio a Magritte e alle sue figure ritagliate nell'immaginario, in una onirica trasposizione di pensiero. E il paesaggio? Può essere costituito dai contorni di una New York sfumata nel fondale di "Call of the City" per offrire un invitante richiamo mentale e strutturale all'esecuzione per pianoforte del ricorrente virtuoso della tastiera ( comunque sempre Mark ); oppure può venire scandito dagli interni attraversati da una luce fredda, metallica che esalta le tonalità contrastanti e i gesti del violoncellista di "Cat Club" ( col felino attento fruitore della melodia ). Altrimenti è la solitudine di "Misanthropes", degna di un silente e angosciante bar di Hopper, a impregnare i muri blu e i gesti lontani del suonatore di piano. E allora? Una volta relegata nel sogno l'armonia del duo che si esibisce in "Red and Yellow Music", non rimane che tuffarci nel grande bianco e nero di "Polarities" dove l'accordo di una chitarra e di un pianoforte suscita incubi di falene umanizzate ma anche sospensioni di corpi e di pensieri, stravolgimenti di cuori e precipizi di verità. Questo è l'effetto dell'arte di Kostabi quando incontra la musica, questa è la nostra vita di oggi quando incontra se stessa per spremerne una desiderata armonia. Luciano Caprile.
STORIA DEL CASTELLO E DEL BORGO MEDIOEVALE DI VOGOGNA
Vogogna , comune della Bassa Ossola nella nuova Provincia del Verbano-Cusio-Ossola , passaggio obbligato per il Sempione,compare per la prima volta in una pergamena legale del 970 d.C , ma solo dopo il 1000 d.C. diventa vassalla della vicina Vergante , poi Pietrasanta. E' solo dopo la distruzione di quest'ultima a causa di un alluvione , che diviene il centro della vita politico- amministrativa della Bassa Ossola.Fra il XIV e il XVI secolo il Borgo prospera sotto la guida dei Visconti e dei Borromei , arricchendosi di costruzioni civili e militari. L'importanza strategica è confermata dall'essere sempre stato l'ultimo baluardo invitto contro le scorrerie continue degli svizzeri La decadenza di Vogogna ha inizio sotto la dominazione spagnola e austriaca : l'avvento di casa Savoia porta la città a semplice comune e pone fine alla sua valenza storica. Ad arricchire ulteriormente le ricchezze storiche Vogogna offre ancora: la rocca sopra il paese considerata addirittura di origine longobarda e il Pretorio nel centro del paese , edificato da Giovanni Maria Visconti nel 1348 , splendido palazzotto sostenuto da archi acuti di tipo gotico. La realizzazione del Castello di Vogogna è attribuita a Giovanni Visconti (metà del XIV secolo). La costruzione con la sua torre rotonda , domina il vecchio borgo che , con le sue stradine e le sue case , sembra stringerglisi attorno. Progettato con funzioni difensive e militari , venne inglobato nel sistema perimetrale che racchiude tutto il Borgo. Nel 1978 , dopo oltre tre secoli di dominio dei Borromei, il Castello diventa proprietà del Comune che lo adibisce a prigione per delinquenti comuni e detenuti politici. Soggetto ad un progressivo degrado, viene definitivamente chiuso al pubblico negli anni '70. Con il 1990 si avvia una prima fase di restauro ultimato con l' inaugurazione del 16 maggio 1998
Mark Kostabi Notizie Biografiche
Artista e compositore, Mark Kostabi nasce a Los Angeles nel 1960 da genitori immigrati dall'Estonia. Cresciuto a Whittier, California ,studia disegno e pittura presso la California State University di Fullerton. Nel 1982 si trasferisce a New York e nel 1984 diviene una figura leader del movimento artistico East Village. Sviluppa un personaggio provocatorio per i media attraverso la pubblicazione di articoli propri in cui commenta l'evoluzione dell'arte contemporanea. Nel 1988 fonda il "Kostabi World", studio, galleria d'arte ed ufficio insieme in uno stesso complesso che apertamente impiega assistenti pittori e giovani creativi. Nel 1992 il Mitsukoshi Museum ospita una mostra retrospettiva con 100 opere di Kostabi a Tokyo. Le sue opere si trovano nelle collezioni permanenti del Museum of Modern Art, il Metropolitan Museum of Art, il Guggenheim Museum, il Brooklyn Museum ed il Groninger Museum in Olanda. Recentemente l'artista ha realizzato un murale nel Palazzo dei Priori ad Arezzo in Italia e ha completato la scultura"To See Trough is not to See Into" commisionatagli dalla città di San Benedetto del Tronto. La musica di Kostabi è stata eseguita a New York, Giappone, Italia ed Estonia da varie orchestre e pianisti fra i quali Rein Rannap, Kristjan Jarvi, Maano Mani , dall'Orchestra Sinfonica Nazionale dell'Estonia e dallo stesso Kostabi. Il suo primo CD "I did it Steinway" per piano solista , da lui composto ed eseguito , è uscito nel 1998 .Kostabi ha disegnato delle copertine di album ("Use Your Illusion" dei Guns 'N' Roses', "Adios Amigos"dei The Ramones') e vari altri prodotti inclusi degli Swatch Watch, tirature limitate di vasi ed accessori per computer. Un profilo di Kostabi è stato delineato su "60 Minutes", "Eye to Eye with Connie Chung", "A Current Affair", "Nightwatch" (con Charlie Rose), "The Oprah Winfrey Show", "Lifestyles of the Rich and Famous", "West 57th", sulla CNN, MTV e vari altri programmi televisivi in tutta Europa e in Giappone. E' apparso sulle testate quali il New York Times, People, Vogue, The Face, Palyboy, Forbes, New York Magazine, Domus, Artforum, Art in America, Art news, Flash Art e Tema Celeste. Kostabi è anche produttore di un uno show televisivo via cavo "Inside Kostabi" a Manhattan. L'artista tiene regolarmente delle conferenze in tutto il mondo ed ha pubblicato sette libri tra cui Sadness Because the Video Rental Store Was Closed, Kostabi: the early years e Conversations with Kostabi
Mark Kostabi bio
Artist and Composer Mark Kostabi was born in Los Angeles in 1960 to Estonian immigrants. He was raised in Whittier, California and studied drawing and painting at California State University, Fullerton. In 1982 he moved to New York and by 1984 became a leading figure of the East Village art movement. He developed a provocative media persona by publishing self-interviews that commented on the commodification of contemporary art. In 1988 he founded Kostabi World -- a studio, gallery and office complex known for openly employing painting assistants and idea people. Retrospective exhibitions of his work have been held at the Mitsukoshi Museum in Tokyo (1992) and the Art Museum of Estonia in Tallinn (1998). Kostabi's work is in the permanent collections of the Museum of Modern Art, the Metropolitan Museum of Art, the Guggenheim Museum, the Brooklyn Museum, the Corcoran Gallery of Art, The National Gallery of Modern Art in Rome and the Groninger Museum in Holland. His permanent public works include a mural in the Palazzo dei Priori in Arezzo, Italy and a large bronze sculpture, "To See Through is Not to See Into", in the central square of San Benedetto del Tronto, Italy. Kostabi's music has been performed in New York, Japan, Italy and Estonia by orchestras and soloists including Rein Rannap, Kristjan Jarvi, Maano Manni, the Estonian National Symphony Orchestra, and Kostabi himself. His first CD, I Did It Steinway, of solo piano music composed and performed by himself, was released in 1998. His second CD, "Songs For Sumera", of Kostabi compositions orchestrated by Lepo Sumera and performed by the Estonian National Symphony Orchestra with Kristjan Jarvi conducting, alternating with piano works written and performed by Kostabi, was released in 2003 by Amiata Records. Kostabi has designed album covers (Guns 'N' Roses' Use Your Illusion, Ramones' Adios Amigos) and numerous products including a Swatch watch, limited-edition vases, and computer accessories. Kostabi has been profiled on 60 Minutes, Eye to Eye with Connie Chung, A Current Affair, Nightwatch (with Charlie Rose), The Oprah Winfrey Show, Lifestyles of the Rich and Famous, Nonsolomoda, West 57th, CNN, MTV and numerous television programs throughout Europe and Japan. In print he has been featured in The New York Times, People, Vogue, The Face, Playboy, Forbes, New York Magazine, Domus, Artforum, Art in America, ARTnews, Flash Art, Arte, Arte In and Teme Celeste. Kostabi produces a bi-weekly cable TV show, Inside Kostabi in Manhattan. He writes an advice column for artists, Ask Mark Kostabi, for Artnet.com. Kostabi lectures regularly worldwide and has published nine books, including Sadness Because the Video Rental Store Was Closed, Kostabi: The Early Years, Conversations with Kostabi and The Rhythm of Inspiration. He is also the subject of the book, Mark Kostabi and the East Village Scene 1983-1987, by Baird Jones, which is published seperately in two languages, Italian and English.
Presentazione: a cura di Luciano Caprile
Negli Stati Uniti, e non solo, Andy Warhol rappresenta uno dei principali punti di riferimento per ogni artista che voglia specchiare il proprio fare nei comportamenti della contemporaneità. Warhol si è identificato con l'arte stessa, essendo egli diventato protagonista e icona di un tempo da accendere e da consumare alla stregua di un prodotto reclamizzato dai media e da replicare all'infinito al pari delle immagini impresse fotograficamente sulla tela e reinventate senza annullare, anzi evidenziando la matrice comune, seriale. Mark Kostabi, da illuminato epigono, ma non solo, ha fatto di più: ha ripercorso l'avvio della storia ( la Kostabi World newyorchese è la riproposizione della Factory di Andy ) e ha ribaltato il concetto filosofico del maestro: quanto i personaggi del primo acquisivano riconoscibilità e valore iconografico dalla ripetizione anche ossessiva dell'immagine ( pensiamo alle "Marilyn", ai "Mao" e così via ), come si conviene a ogni messaggio pubblicitario, tanto i protagonisti del secondo vivono nel più assoluto e ricercato anonimato. I loro volti, privati di ogni elemento distintivo grazie alla cancellazione fisionomica, appartengono a una massa indistinta di individui che si muovono e si comportano in modo automatico, guidati da una mente e da una mano superiori che noi non vediamo ma di cui percepiamo la presenza.Kostabi è dunque il burattinaio che muove un essere non ben definito ( come può risultare un individuo tra la folla ) e che pertanto si distingue non per quello che è e neppure per quello che appare, ma per i suoi comportamenti, per gli oggetti che usa, per i paesaggi che frequenta. Il nostro autore, al di là della pittura, coltiva anche una passione così determinata per la musica da renderla una parte importante della vita e dell' impegno creativo: da qualche tempo si esibisce con crescente successo al pianoforte in concerti dedicati alle sue composizioni. Pertanto queste opere pittoriche, concepite in occasione del Festival delle Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore, assumono un particolare significato che va al di là del semplice omaggio d'occasione. Intanto pongono in evidenza una consumata capacità di guardare e di assimilare il mondo che lo circonda ( ma anche la memoria del passato ) per ricostruirlo a sua misura in forma algida e immediata, tritato e ricomposto da quel computer che è in lui. Come nella musica egli è in grado di miscelare Stravinsky, Ravel, Debussy e il rumore del traffico per offrire i ritmi e le armonie talora dissonanti della contemporaneità, così nei dipinti entrano in gioco gli ingredienti e i richiami del quotidiano da inserire in un contesto costruttivo che contempla citazioni e manipolazioni di celebrati autori del passato. In rassegna scopriamo due inequivocabili e interessanti riferimenti a Giorgio de Chirico in "Dalliance" e in "Take Me Away". Nel primo caso un personaggio kostabiano si confronta con un manichino, suo alter ego, in un interno metafisico mentre sullo sfondo compare un suonatore di tromba. Nella seconda circostanza si assiste alla puntuale, parziale rievocazione di un celebre quadro del "pictor optimus" conquistato da un protagonista asettico il cui cranio scoperchiato erutta l'ossessione di un sassofonista. Metafisica e surrealismo si rincorrono, si sommano e si confondono nella voracità onnivora di un Kostabi che non si limita a superficiali e ovvie incursioni ma decanta nel rigore che gli è proprio ogni modello di suggestione. In tal modo de Chirico può far capolino, come accenno di paesaggio con torre nel riquadro di una finestra, anche in "To Lead Back To Splendor" incentrato nella performance di un pianista al lume di una candela che occupa, non solo metaforicamente, il fuoco della scena. I lavori di Kostabi sono seducenti e inquietanti allo stesso tempo per quell'esibito connubio di indistinta umanità e di trasparente tecnologia . Ha scritto di sé: "Quando si osserva un Kostabi si è contaminati, o 'kostabinati', se si vuole, come toccare un'edera velenosa, o ascoltare Elvis, o guardare un film di Audrey Hepburn, a seconda dello stato di noncuranza". Si parlava di riferimenti culturali: "Playing Favorites" è immerso in un capolavoro di Mondrian che determina e distilla l'atmosfera in cui si esibisce il pianista e ne rievoca la rigorosa armonia di suoni da recepire nella geometria della tela. "Good Bye" si risolve invece in un omaggio a Magritte e alle sue figure ritagliate nell'immaginario, in una onirica trasposizione di pensiero. E il paesaggio? Può essere costituito dai contorni di una New York sfumata nel fondale di "Call of the City" per offrire un invitante richiamo mentale e strutturale all'esecuzione per pianoforte del ricorrente virtuoso della tastiera ( comunque sempre Mark ); oppure può venire scandito dagli interni attraversati da una luce fredda, metallica che esalta le tonalità contrastanti e i gesti del violoncellista di "Cat Club" ( col felino attento fruitore della melodia ). Altrimenti è la solitudine di "Misanthropes", degna di un silente e angosciante bar di Hopper, a impregnare i muri blu e i gesti lontani del suonatore di piano. E allora? Una volta relegata nel sogno l'armonia del duo che si esibisce in "Red and Yellow Music", non rimane che tuffarci nel grande bianco e nero di "Polarities" dove l'accordo di una chitarra e di un pianoforte suscita incubi di falene umanizzate ma anche sospensioni di corpi e di pensieri, stravolgimenti di cuori e precipizi di verità. Questo è l'effetto dell'arte di Kostabi quando incontra la musica, questa è la nostra vita di oggi quando incontra se stessa per spremerne una desiderata armonia. Luciano Caprile.
STORIA DEL CASTELLO E DEL BORGO MEDIOEVALE DI VOGOGNA
Vogogna , comune della Bassa Ossola nella nuova Provincia del Verbano-Cusio-Ossola , passaggio obbligato per il Sempione,compare per la prima volta in una pergamena legale del 970 d.C , ma solo dopo il 1000 d.C. diventa vassalla della vicina Vergante , poi Pietrasanta. E' solo dopo la distruzione di quest'ultima a causa di un alluvione , che diviene il centro della vita politico- amministrativa della Bassa Ossola.Fra il XIV e il XVI secolo il Borgo prospera sotto la guida dei Visconti e dei Borromei , arricchendosi di costruzioni civili e militari. L'importanza strategica è confermata dall'essere sempre stato l'ultimo baluardo invitto contro le scorrerie continue degli svizzeri La decadenza di Vogogna ha inizio sotto la dominazione spagnola e austriaca : l'avvento di casa Savoia porta la città a semplice comune e pone fine alla sua valenza storica. Ad arricchire ulteriormente le ricchezze storiche Vogogna offre ancora: la rocca sopra il paese considerata addirittura di origine longobarda e il Pretorio nel centro del paese , edificato da Giovanni Maria Visconti nel 1348 , splendido palazzotto sostenuto da archi acuti di tipo gotico. La realizzazione del Castello di Vogogna è attribuita a Giovanni Visconti (metà del XIV secolo). La costruzione con la sua torre rotonda , domina il vecchio borgo che , con le sue stradine e le sue case , sembra stringerglisi attorno. Progettato con funzioni difensive e militari , venne inglobato nel sistema perimetrale che racchiude tutto il Borgo. Nel 1978 , dopo oltre tre secoli di dominio dei Borromei, il Castello diventa proprietà del Comune che lo adibisce a prigione per delinquenti comuni e detenuti politici. Soggetto ad un progressivo degrado, viene definitivamente chiuso al pubblico negli anni '70. Con il 1990 si avvia una prima fase di restauro ultimato con l' inaugurazione del 16 maggio 1998
Mark Kostabi Notizie Biografiche
Artista e compositore, Mark Kostabi nasce a Los Angeles nel 1960 da genitori immigrati dall'Estonia. Cresciuto a Whittier, California ,studia disegno e pittura presso la California State University di Fullerton. Nel 1982 si trasferisce a New York e nel 1984 diviene una figura leader del movimento artistico East Village. Sviluppa un personaggio provocatorio per i media attraverso la pubblicazione di articoli propri in cui commenta l'evoluzione dell'arte contemporanea. Nel 1988 fonda il "Kostabi World", studio, galleria d'arte ed ufficio insieme in uno stesso complesso che apertamente impiega assistenti pittori e giovani creativi. Nel 1992 il Mitsukoshi Museum ospita una mostra retrospettiva con 100 opere di Kostabi a Tokyo. Le sue opere si trovano nelle collezioni permanenti del Museum of Modern Art, il Metropolitan Museum of Art, il Guggenheim Museum, il Brooklyn Museum ed il Groninger Museum in Olanda. Recentemente l'artista ha realizzato un murale nel Palazzo dei Priori ad Arezzo in Italia e ha completato la scultura"To See Trough is not to See Into" commisionatagli dalla città di San Benedetto del Tronto. La musica di Kostabi è stata eseguita a New York, Giappone, Italia ed Estonia da varie orchestre e pianisti fra i quali Rein Rannap, Kristjan Jarvi, Maano Mani , dall'Orchestra Sinfonica Nazionale dell'Estonia e dallo stesso Kostabi. Il suo primo CD "I did it Steinway" per piano solista , da lui composto ed eseguito , è uscito nel 1998 .Kostabi ha disegnato delle copertine di album ("Use Your Illusion" dei Guns 'N' Roses', "Adios Amigos"dei The Ramones') e vari altri prodotti inclusi degli Swatch Watch, tirature limitate di vasi ed accessori per computer. Un profilo di Kostabi è stato delineato su "60 Minutes", "Eye to Eye with Connie Chung", "A Current Affair", "Nightwatch" (con Charlie Rose), "The Oprah Winfrey Show", "Lifestyles of the Rich and Famous", "West 57th", sulla CNN, MTV e vari altri programmi televisivi in tutta Europa e in Giappone. E' apparso sulle testate quali il New York Times, People, Vogue, The Face, Palyboy, Forbes, New York Magazine, Domus, Artforum, Art in America, Art news, Flash Art e Tema Celeste. Kostabi è anche produttore di un uno show televisivo via cavo "Inside Kostabi" a Manhattan. L'artista tiene regolarmente delle conferenze in tutto il mondo ed ha pubblicato sette libri tra cui Sadness Because the Video Rental Store Was Closed, Kostabi: the early years e Conversations with Kostabi
Mark Kostabi bio
Artist and Composer Mark Kostabi was born in Los Angeles in 1960 to Estonian immigrants. He was raised in Whittier, California and studied drawing and painting at California State University, Fullerton. In 1982 he moved to New York and by 1984 became a leading figure of the East Village art movement. He developed a provocative media persona by publishing self-interviews that commented on the commodification of contemporary art. In 1988 he founded Kostabi World -- a studio, gallery and office complex known for openly employing painting assistants and idea people. Retrospective exhibitions of his work have been held at the Mitsukoshi Museum in Tokyo (1992) and the Art Museum of Estonia in Tallinn (1998). Kostabi's work is in the permanent collections of the Museum of Modern Art, the Metropolitan Museum of Art, the Guggenheim Museum, the Brooklyn Museum, the Corcoran Gallery of Art, The National Gallery of Modern Art in Rome and the Groninger Museum in Holland. His permanent public works include a mural in the Palazzo dei Priori in Arezzo, Italy and a large bronze sculpture, "To See Through is Not to See Into", in the central square of San Benedetto del Tronto, Italy. Kostabi's music has been performed in New York, Japan, Italy and Estonia by orchestras and soloists including Rein Rannap, Kristjan Jarvi, Maano Manni, the Estonian National Symphony Orchestra, and Kostabi himself. His first CD, I Did It Steinway, of solo piano music composed and performed by himself, was released in 1998. His second CD, "Songs For Sumera", of Kostabi compositions orchestrated by Lepo Sumera and performed by the Estonian National Symphony Orchestra with Kristjan Jarvi conducting, alternating with piano works written and performed by Kostabi, was released in 2003 by Amiata Records. Kostabi has designed album covers (Guns 'N' Roses' Use Your Illusion, Ramones' Adios Amigos) and numerous products including a Swatch watch, limited-edition vases, and computer accessories. Kostabi has been profiled on 60 Minutes, Eye to Eye with Connie Chung, A Current Affair, Nightwatch (with Charlie Rose), The Oprah Winfrey Show, Lifestyles of the Rich and Famous, Nonsolomoda, West 57th, CNN, MTV and numerous television programs throughout Europe and Japan. In print he has been featured in The New York Times, People, Vogue, The Face, Playboy, Forbes, New York Magazine, Domus, Artforum, Art in America, ARTnews, Flash Art, Arte, Arte In and Teme Celeste. Kostabi produces a bi-weekly cable TV show, Inside Kostabi in Manhattan. He writes an advice column for artists, Ask Mark Kostabi, for Artnet.com. Kostabi lectures regularly worldwide and has published nine books, including Sadness Because the Video Rental Store Was Closed, Kostabi: The Early Years, Conversations with Kostabi and The Rhythm of Inspiration. He is also the subject of the book, Mark Kostabi and the East Village Scene 1983-1987, by Baird Jones, which is published seperately in two languages, Italian and English.
23
agosto 2004
Mark Kostabi – Kostabifestival
Dal 23 agosto al 31 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
CASTELLO VISCONTEO
Vogogna, Via Castello, (Verbano-cusio-ossola)
Vogogna, Via Castello, (Verbano-cusio-ossola)
Biglietti
5.00 - Gruppi Min. 10 pax - 3.50 - Anziani over 65 - 3.50 - Ragazzi fino a 12 anni ingresso gratuito se accompagnati dai genitori - Scuole 1.50 insegnanti gratuiti
Orario di apertura
mart-ven 13_19 chiuso lunedi. sab-dom 9_12 / 13_19
Sito web
www.excalibur.altervista.org
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