“ Da tempo la mia ricerca artistica e’ attratta dalla fisiognomica, dai volti della gente, i loro profili: dietro le linee di ogni particolare espressione è celato il carattere, la vita vissuta, l’anima”… Questa dichiarazione esprime bene la poetica di Mark Walker, acuto indagatore, artista curioso e poliedrico, che da tempo orienta la sua ricerca sul volto come indagine sull’uomo e per l’uomo, come espressione di un vissuto che si fa Immagine. Walker ha dedicato una lunga serie di sculture all’universo femminile, profili di donna ottenuti dalla sua peculiare tecnica di fogli d’acciaio tagliati al laser. Scrive Angelo Sblendore:(…) Tra i tagli sulla superficie metallica torniamo a leggere i profili delle protagoniste di Walker che qui vengono proiettate in una dimensione che si colloca in un futuro prossimo, che noi precediamo ma che già possiamo intuire. La forza che ne deriva è fisiologica, quasi inevitabile, è come sentire la potenza dei cavalli: l’acciaio riluce, il profilo è tagliente. La linea è veloce, le curve strette a gomito.(…) I suoi acquerelli sono sognanti, pieni di devozione, nei loro occhi leggiamo come l’umanità tratta le proprie divinità: talvolta essi sono sfumati ed eterei, altre volte sono associati a figure che nascono dal suolo contorte come piante, metà umane, metà vegetali.(…)


Mark Walker è nato a Berna nel 1953, ha studiato al Liceo Artistico di Bolzano e all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 1976 vive in Svizzera, dove gestisce un atelier d’Arte e Architettura. Walker esprime il suo linguaggio artistico affascinante e raffinato anche attraverso la creazione di monili in oro e pietre preziose. Walker è impegnato in una grande opera: si tratta di ritratti, che riporta in una fontana, con il titolo“ il percorso “ e due colonne (studiate per il parco della Villa Torre rossa in Impruneta). Suo opere sono presenti in collezioni private e pubbliche in Europa.