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Marko Bitežnik – La vita è bella
Siete gentilmente invitati alla vernice della mostra commemorativa Marko Bitežnik – La vita è bella.
Comunicato stampa
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La vita è bella
La vita è sempre bella quando l’uomo riesce a superare con lo sguardo l’apparenza materiale del manifesto. Questo è dono degli artisti, dare ascoltare al proprio sentire interiore e manifestare l’ ispirazione in modo che anche gli altri possano esserne partecipi. Marko Bitežnik ha vissuto integralmente il processo creativo partendo dall'immaterialità della musica per poi approdare negli ultimi decenni alla sempre più sentita espressione visiva cui si è dedicato intensamente.
Dapprima è rimasto affascinato soprattutto dalla maniera impressionista di cogliere direttamente le impressioni pittoriche dal mondo circostante. Usava portare appresso nel bagagliaio il cavalletto e la tavolozza e non di rado si fermava lungo il tragitto ogniqualvolta coglieva la bellezza del paesaggio nel desiderio di instaurare un dialogo ravvicinato, riversando sulla carta i propri vissuti. L'amore per la bellezza della natura l'ha richiamato e nei passaggi di luce ha ben presto individuato l'espressività del colore, la sua forte carica ed è attraverso questo canale che ha intrapreso un percorso più autonomo ed interpretativo. Il suo temperamento artistico emerge già a prima vista dai tratti audaci e decisi, affiancati da abbinamenti cromatici originali che definiscono la riconoscibilità del suo stile.
I motivi predominanti sono i paesaggi, le frequenti raffigurazioni degli alberi, le composizioni con i fiori, l'apertura del mare che diventano proiezioni del mondo emozionale dell'artista. Traspare una forte sensibilità e tenerezza nell'adagiare i singoli tratti, l'accuratezza nei dettagli, la luminosità. Suscita stupore l'originalità dei tagli, mai banali, sempre esteticamente compiuti, cosa innata per un musicista della sua levatura, con l'armonia interiorizzata. La musica e l'immagine si completano a vicenda in modo significativo. Numerosi grandi musicisti hanno coltivato parallelamente l'espressione visiva: pensiamo a Schönberg, al compositore Fabio Nieder, a Saša Šantel, anch'egli violinista e pittore. Pensiamo al gruppo OHO, attivo in Slovenia negli anni sessanta che perseguiva l'integrazione delle diverse modalità espressive. Quando parliamo di composizione, colore, espressione, luce e ritmo capiamo che si tratta di elementi che accomunano sia il suono che l'immagine.
La mostra commemorativa realizza il desiderio di Marko Bitežnik di allestire la sua prima mostra personale. Due mesi dopo la sua prematura scomparsa abbiamo modo di apprezzare i suoi bellissimi acquarelli, i dipinti ad olio, i pastelli e le tempere intrisi di gioia.
Il mondo che Marko Bitežnik ci propone e la ricerca dei valori che si rispecchiano nelle raffigurazioni dei paesaggi, ma ne superano la mera materialità. Come ogni poesia che emerge dal cuore i dipinti ci commuovono, ma al contempo contribuiscono ad arricchirci interiormente per la capacità di penetrare l'essenza delle cose.
Jasna Merkù
Marko Bitežnik (1958-2010)
Marko Bitežnik è nato nel 1958 a Gorizia e da bambino si è trasferito con la famiglia a Trieste. Ha conseguito la maturità presso il liceo scientifico “France Prešeren” ed in seguito si è diplomato in violino presso il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste e in viola presso l’Accademia musicale di Lubiana. Ha insegnato violino e viola presso la scuola musicale “Glasbena matica” di Trieste, viola presso la scuola di musica “Srednja glasbena šola” a Lubiana.
E’ stato membro dell’Orchestra della filarmonica di Lubiana e per diversi anni violista del Quartetto d’archi della Glasbena matica.
Si è interessato da sempre alle arti visive, negli ultimi anni ha potuto cimentarsi nel disegno e nella pittura frequentando l’atelier della pittrice accademica Nuša Lapajne a Lubiana.
La vita è sempre bella quando l’uomo riesce a superare con lo sguardo l’apparenza materiale del manifesto. Questo è dono degli artisti, dare ascoltare al proprio sentire interiore e manifestare l’ ispirazione in modo che anche gli altri possano esserne partecipi. Marko Bitežnik ha vissuto integralmente il processo creativo partendo dall'immaterialità della musica per poi approdare negli ultimi decenni alla sempre più sentita espressione visiva cui si è dedicato intensamente.
Dapprima è rimasto affascinato soprattutto dalla maniera impressionista di cogliere direttamente le impressioni pittoriche dal mondo circostante. Usava portare appresso nel bagagliaio il cavalletto e la tavolozza e non di rado si fermava lungo il tragitto ogniqualvolta coglieva la bellezza del paesaggio nel desiderio di instaurare un dialogo ravvicinato, riversando sulla carta i propri vissuti. L'amore per la bellezza della natura l'ha richiamato e nei passaggi di luce ha ben presto individuato l'espressività del colore, la sua forte carica ed è attraverso questo canale che ha intrapreso un percorso più autonomo ed interpretativo. Il suo temperamento artistico emerge già a prima vista dai tratti audaci e decisi, affiancati da abbinamenti cromatici originali che definiscono la riconoscibilità del suo stile.
I motivi predominanti sono i paesaggi, le frequenti raffigurazioni degli alberi, le composizioni con i fiori, l'apertura del mare che diventano proiezioni del mondo emozionale dell'artista. Traspare una forte sensibilità e tenerezza nell'adagiare i singoli tratti, l'accuratezza nei dettagli, la luminosità. Suscita stupore l'originalità dei tagli, mai banali, sempre esteticamente compiuti, cosa innata per un musicista della sua levatura, con l'armonia interiorizzata. La musica e l'immagine si completano a vicenda in modo significativo. Numerosi grandi musicisti hanno coltivato parallelamente l'espressione visiva: pensiamo a Schönberg, al compositore Fabio Nieder, a Saša Šantel, anch'egli violinista e pittore. Pensiamo al gruppo OHO, attivo in Slovenia negli anni sessanta che perseguiva l'integrazione delle diverse modalità espressive. Quando parliamo di composizione, colore, espressione, luce e ritmo capiamo che si tratta di elementi che accomunano sia il suono che l'immagine.
La mostra commemorativa realizza il desiderio di Marko Bitežnik di allestire la sua prima mostra personale. Due mesi dopo la sua prematura scomparsa abbiamo modo di apprezzare i suoi bellissimi acquarelli, i dipinti ad olio, i pastelli e le tempere intrisi di gioia.
Il mondo che Marko Bitežnik ci propone e la ricerca dei valori che si rispecchiano nelle raffigurazioni dei paesaggi, ma ne superano la mera materialità. Come ogni poesia che emerge dal cuore i dipinti ci commuovono, ma al contempo contribuiscono ad arricchirci interiormente per la capacità di penetrare l'essenza delle cose.
Jasna Merkù
Marko Bitežnik (1958-2010)
Marko Bitežnik è nato nel 1958 a Gorizia e da bambino si è trasferito con la famiglia a Trieste. Ha conseguito la maturità presso il liceo scientifico “France Prešeren” ed in seguito si è diplomato in violino presso il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste e in viola presso l’Accademia musicale di Lubiana. Ha insegnato violino e viola presso la scuola musicale “Glasbena matica” di Trieste, viola presso la scuola di musica “Srednja glasbena šola” a Lubiana.
E’ stato membro dell’Orchestra della filarmonica di Lubiana e per diversi anni violista del Quartetto d’archi della Glasbena matica.
Si è interessato da sempre alle arti visive, negli ultimi anni ha potuto cimentarsi nel disegno e nella pittura frequentando l’atelier della pittrice accademica Nuša Lapajne a Lubiana.
06
novembre 2010
Marko Bitežnik – La vita è bella
Dal 06 al 27 novembre 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA MILKO BAMBIC
Trieste, Via Di Prosecco - Opicina, 131, (TRIESTE)
Trieste, Via Di Prosecco - Opicina, 131, (TRIESTE)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 10-12 e 17-19
Vernissage
6 Novembre 2010, Alle 19.45 ouverture nella Chiesa di S. Bartolomeo: Vasilij Meljnikov - violino, Igor Mitrović - violoncello, Alexandra Verbitskaya - arpa A seguire nella Galleria Milko Bambič il vernissage.
Autore
Curatore