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Marsò – Pietre d’acqua
Saranno esposti circa 20 dipinti, realizzati dall’artista in questo ultimo anno opere realizzate e dedicate in particolare all’elemento principe della vita
Comunicato stampa
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Saranno esposti circa 20 dipinti, realizzati dall’artista in questo ultimo anno opere realizzate e dedicate in particolare all’elemento principe della vita.
Scrive Vinny Scorsone nella sua presentazione in catalogo: “(…) Nelle sue opere la luce fa brillare l’onda in superficie o si frange sullo specchio equoreo, per poi scendere nelle profondità marine, svelando un mondo colorato, fatto di rossi e verdi intensi.
C’è simbiosi tra il supporto utilizzato e il soggetto rappresentato. La ghiaia, usata come fondo, difatti, si presta molto bene a riprodurre il frangersi dell’acqua sugli scogli o a simulare la risacca del mare o la spuma che si crea quando l’acqua “vive”. D'altronde la spuma di mare è sempre stata molto “ritratta” dagli artisti (sia pittori che poeti o narratori) che l’hanno spesso messa al centro di tante storie, basti pensare al racconto mitologico della nascita di Venere che da essa sorge o alla fiaba di Andersen La Sirenetta in cui la protagonista, alla fine, vi viene mutata. Nascita e morte sono unite dall’elemento marino, da un grumo bianco che porta lontano, che dona al mare una vitalità quasi umana.
Marsò, nella sua ultima produzione, ha indagato i fondali, le alghe, i ricci, le gorgonie, le stelle marine; ha sorvolato la costa, ha provato a guardare il tramonto, a catturare i riflessi sull’acqua, tentando di racchiudere, in questa mostra, il suo concetto di mare.
Catturare la grande massa azzurra non è stato facile, capire i suoi umori, le sue intemperanze ed i suoi incanti. Marsò ha elaborato una visione del mare sul filo della tradizione, pur arricchendola di spunti e intuizioni personali. Il suo mondo marino è limpido, gioioso, sereno e solo qualche volta impetuoso e violento. L’uomo è totalmente assente; non un rimando né una pallida traccia.
Ella si compiace di un’alba che illumina il cielo con i suoi raggi cristallini, facendo assumere al dipinto l’aspetto di una vetrata. Dipinge ciò che sa, che ha visto o che le hanno raccontato.(…)”
Scrive Vinny Scorsone nella sua presentazione in catalogo: “(…) Nelle sue opere la luce fa brillare l’onda in superficie o si frange sullo specchio equoreo, per poi scendere nelle profondità marine, svelando un mondo colorato, fatto di rossi e verdi intensi.
C’è simbiosi tra il supporto utilizzato e il soggetto rappresentato. La ghiaia, usata come fondo, difatti, si presta molto bene a riprodurre il frangersi dell’acqua sugli scogli o a simulare la risacca del mare o la spuma che si crea quando l’acqua “vive”. D'altronde la spuma di mare è sempre stata molto “ritratta” dagli artisti (sia pittori che poeti o narratori) che l’hanno spesso messa al centro di tante storie, basti pensare al racconto mitologico della nascita di Venere che da essa sorge o alla fiaba di Andersen La Sirenetta in cui la protagonista, alla fine, vi viene mutata. Nascita e morte sono unite dall’elemento marino, da un grumo bianco che porta lontano, che dona al mare una vitalità quasi umana.
Marsò, nella sua ultima produzione, ha indagato i fondali, le alghe, i ricci, le gorgonie, le stelle marine; ha sorvolato la costa, ha provato a guardare il tramonto, a catturare i riflessi sull’acqua, tentando di racchiudere, in questa mostra, il suo concetto di mare.
Catturare la grande massa azzurra non è stato facile, capire i suoi umori, le sue intemperanze ed i suoi incanti. Marsò ha elaborato una visione del mare sul filo della tradizione, pur arricchendola di spunti e intuizioni personali. Il suo mondo marino è limpido, gioioso, sereno e solo qualche volta impetuoso e violento. L’uomo è totalmente assente; non un rimando né una pallida traccia.
Ella si compiace di un’alba che illumina il cielo con i suoi raggi cristallini, facendo assumere al dipinto l’aspetto di una vetrata. Dipinge ciò che sa, che ha visto o che le hanno raccontato.(…)”
14
ottobre 2005
Marsò – Pietre d’acqua
Dal 14 al 28 ottobre 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO 71
Palermo, Via Vincenzo Fuxa, 9, (Palermo)
Palermo, Via Vincenzo Fuxa, 9, (Palermo)
Orario di apertura
ore 17-20 incluso i festivi
Vernissage
14 Ottobre 2005, ore 18,30
Autore
Curatore