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Marta Anatra – Up to Ground
Nelle tele di Marta Anatra le diverse combinazioni di colore, di segni e di forme uniscono i singoli ritratti di un quadro di famiglia e compongono un lavoro organico nel senso più atavico del termine, non appena si riconoscono i legami di sangue e di parentela veicolati dalla materia.
Comunicato stampa
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Una vera e propria anatomia del vissuto narra la interrelazione di più generazioni.
Nelle tele di Marta Anatra le diverse combinazioni di colore, di segni e di forme uniscono i singoli ritratti di un quadro di famiglia e compongono un lavoro organico nel senso più atavico del termine, non appena si riconoscono i legami di sangue e di parentela veicolati dalla materia.
Con forti e brevi pennellate, inquietudini e intime memorie vengono impressionate nelle sagome, ma la vita non si ferma al ricordo e continua a scorrere intorno ai corpi, dove il bitume e la grafite si amalgamano sfumati seguendo il moto interiore dei ritratti come un'aura, mentre i tratti decisi delle espressioni visive e dei particolari graffiati sulla tela e disegnati con il carboncino sembrano i segni di un'esplicita affermazione del presente.
A volte lo scambio di occhiate delle figure solitarie svelano la complicità del momento e se uno sguardo si sottrae, l'altro, a distanza, diventa testimone. Eppure, anche quando non si incrociano, guardano nella stessa direzione.
Chi osserva assiste ad un gioco silenzioso di taciti legami e ognuno/a si sente libero/a di trovare svariate associazioni tra un quadro ed un altro, fra una vita ed un'altra.
Ma seguendo il punto di vista della pittrice si svela una visione più intimistica delle sue relazioni e ci si accorge che lei si ritrae in due mondi: uno è quello della pittura sobria, essenziale, l'altro è quello più illustrativo, fantastico. Così, da questi, viene fuori quello dell'artista che prende in mano il pennello e la matita per raccontarsi, e chi ha visto la mostra,“visioni" di pittura e l'ultima mostra di disegni “senza sofisticazioni” riconosce un nuovo sodalizio.
Emanuela Falqui
Nelle tele di Marta Anatra le diverse combinazioni di colore, di segni e di forme uniscono i singoli ritratti di un quadro di famiglia e compongono un lavoro organico nel senso più atavico del termine, non appena si riconoscono i legami di sangue e di parentela veicolati dalla materia.
Con forti e brevi pennellate, inquietudini e intime memorie vengono impressionate nelle sagome, ma la vita non si ferma al ricordo e continua a scorrere intorno ai corpi, dove il bitume e la grafite si amalgamano sfumati seguendo il moto interiore dei ritratti come un'aura, mentre i tratti decisi delle espressioni visive e dei particolari graffiati sulla tela e disegnati con il carboncino sembrano i segni di un'esplicita affermazione del presente.
A volte lo scambio di occhiate delle figure solitarie svelano la complicità del momento e se uno sguardo si sottrae, l'altro, a distanza, diventa testimone. Eppure, anche quando non si incrociano, guardano nella stessa direzione.
Chi osserva assiste ad un gioco silenzioso di taciti legami e ognuno/a si sente libero/a di trovare svariate associazioni tra un quadro ed un altro, fra una vita ed un'altra.
Ma seguendo il punto di vista della pittrice si svela una visione più intimistica delle sue relazioni e ci si accorge che lei si ritrae in due mondi: uno è quello della pittura sobria, essenziale, l'altro è quello più illustrativo, fantastico. Così, da questi, viene fuori quello dell'artista che prende in mano il pennello e la matita per raccontarsi, e chi ha visto la mostra,“visioni" di pittura e l'ultima mostra di disegni “senza sofisticazioni” riconosce un nuovo sodalizio.
Emanuela Falqui
06
novembre 2009
Marta Anatra – Up to Ground
Dal 06 al 18 novembre 2009
arte contemporanea
Location
(IN)VISIBILE
Cagliari, Via Barcellona, 75, (Cagliari)
Cagliari, Via Barcellona, 75, (Cagliari)
Orario di apertura
mercoledi - giovedi - venerdì - sabato
dalle 19.00 alle 21.00
Sito web
www.martanatra.altervista.org
Autore
Curatore