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Marta Nijhuis
La galleria Gabriele Cappelletti di Milano è lieta di presentare l’artista Marta Nijhuis. Quest’esposizione rende conto del recente percorso artistico della giovane artista italiana di origine olandese
Comunicato stampa
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La galleria Gabriele Cappelletti di Milano è lieta di presentare l’artista Marta Nijhuis. Quest’esposizione rende conto del recente percorso artistico della giovane artista italiana di origine olandese. Come Mauro Carbone, docente di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano ha avuto modo di scrivere, “incontrando un quadro di Marta Nijhuis, le parole dovrebbero svanire sorridendo, come il gatto in Alice nel paese delle meraviglie. Per lasciar stare il ritmo delle sue forme e dei suoi colori. Dico ‘stare’ anche per evitare ogni improbabile distinzione tra essere e apparire. Perché quelle forme e quei colori appaiono, certo, ma in quell’apparire persistono, come si è soliti dire dell’essere. ‘Stanno’, insomma.
Malgrado tutto, ecco dunque le parole. Queste parole che l’incontro con un quadro di Marta Nijhuis subito rivela inadeguate: le parole della filosofia. Parole nate per distinguere: anzitutto l’essere dall’apparire, appunto. E poi, all’interno di questo, le forme dai colori. Come se le prime ancora conservassero una qualche impronta di quella presunta stabilità dell’essere che i colori farebbero invece vertiginosamente vacillare. Come se davvero il disegno mimasse il gesto del pensiero che sobriamente definisce – ossia, di nuovo, distingue – e i colori ci esponessero invece al carnevale delle sensazioni e dei sentimenti.
L’incontro con i quadri di Marta Nijhuis mette miracolosamente a tacere simili parole, spingendo chi non può proprio farne a meno a cercarne altre che, proprio come quei quadri, sappiano venire al mondo come se da sempre vi fossero attese per dire quanto da sempre andava detto. Come suggerite dal mondo stesso per dire il nostro indistinto stare con lui. Per poi svanire davanti ai quadri di Marta Nijhuis, appunto, con un sorriso di gratitudine.”
Malgrado tutto, ecco dunque le parole. Queste parole che l’incontro con un quadro di Marta Nijhuis subito rivela inadeguate: le parole della filosofia. Parole nate per distinguere: anzitutto l’essere dall’apparire, appunto. E poi, all’interno di questo, le forme dai colori. Come se le prime ancora conservassero una qualche impronta di quella presunta stabilità dell’essere che i colori farebbero invece vertiginosamente vacillare. Come se davvero il disegno mimasse il gesto del pensiero che sobriamente definisce – ossia, di nuovo, distingue – e i colori ci esponessero invece al carnevale delle sensazioni e dei sentimenti.
L’incontro con i quadri di Marta Nijhuis mette miracolosamente a tacere simili parole, spingendo chi non può proprio farne a meno a cercarne altre che, proprio come quei quadri, sappiano venire al mondo come se da sempre vi fossero attese per dire quanto da sempre andava detto. Come suggerite dal mondo stesso per dire il nostro indistinto stare con lui. Per poi svanire davanti ai quadri di Marta Nijhuis, appunto, con un sorriso di gratitudine.”
12
luglio 2007
Marta Nijhuis
Dal 12 al 25 luglio 2007
arte contemporanea
Location
GABRIELE CAPPELLETTI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Milano, Via Brera, 4, (Milano)
Milano, Via Brera, 4, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10-12:30 e 16–19
Vernissage
12 Luglio 2007, ore 18.30-20.30
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