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Martin Errichiello – Poesie d’amore (o della pietra)
È un viaggio ideale verso le origini, un dialogo tra suoni, immagini e materia la mostra Poesie d’amore (o della pietra), installazione del fotografo Martin Errichiello
Comunicato stampa
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NAPOLI, 23 DICEMBRE 2010 – È un viaggio ideale verso le origini, un dialogo tra suoni, immagini e materia la mostra Poesie d’amore (o della pietra), installazione del fotografo Martin Errichiello che espone alla Sala delle Prigioni di Castel dell’Ovo dal 28 dicembre (vernissage alle 17.30) al 15 gennaio 2011 (ingresso gratuito).
L’esposizione nasce da un progetto narrativo-visuale curato da Martin Errichiello con l’antropologa Carlotta Napolitano, che vede al centro la relazione entropica tra uomo e ambiente: il percorso fotografico vuole essere il racconto di un luogo concepito come un’autentica integrazione di immagini, forme e gesti, dove i simboli, i manufatti della cultura materiale, i corpi e le “maschere” ritratti in bianco e nero dallo straordinario talento di Errichiello sono analizzati con l’intento di risalire, tramite una mimetica composizione in polittici, all’unità originaria del mondo, leggendone così i segni di superficie come traccia di un passaggio.
La mostra propone in un ambiente sonoro 50 tavole in bianco e nero, realizzate nel Mali, stato dell’Africa Occidentale dove convivono più di 20 etnie, dai Bambara della capitale Bamako ai nomadi Peul e Touareg, fino ai misteriosi Dogon della falesia di Bandiagara: molteplici nature di un’identità condivisa che affonda la propria autenticità in una comune storia simbolica, materica, che dalla pietra nuda protegge e si difende.
L’installazione è stata appositamente concepita per l’antro tufaceo del luogo primigenio di Napoli per eccellenza: Castel dell’Ovo.
La mostra ha il patrocinio del Comune di Napoli ed è organizzata con il sostegno del gruppo di imprese sociali Gesco; il catalogo è a cura di “Ad Est dell’Equatore” con prefazione di Erri de Luca, testi di Carlotta Napolitano e Alberto Sobrero.
L’esposizione nasce da un progetto narrativo-visuale curato da Martin Errichiello con l’antropologa Carlotta Napolitano, che vede al centro la relazione entropica tra uomo e ambiente: il percorso fotografico vuole essere il racconto di un luogo concepito come un’autentica integrazione di immagini, forme e gesti, dove i simboli, i manufatti della cultura materiale, i corpi e le “maschere” ritratti in bianco e nero dallo straordinario talento di Errichiello sono analizzati con l’intento di risalire, tramite una mimetica composizione in polittici, all’unità originaria del mondo, leggendone così i segni di superficie come traccia di un passaggio.
La mostra propone in un ambiente sonoro 50 tavole in bianco e nero, realizzate nel Mali, stato dell’Africa Occidentale dove convivono più di 20 etnie, dai Bambara della capitale Bamako ai nomadi Peul e Touareg, fino ai misteriosi Dogon della falesia di Bandiagara: molteplici nature di un’identità condivisa che affonda la propria autenticità in una comune storia simbolica, materica, che dalla pietra nuda protegge e si difende.
L’installazione è stata appositamente concepita per l’antro tufaceo del luogo primigenio di Napoli per eccellenza: Castel dell’Ovo.
La mostra ha il patrocinio del Comune di Napoli ed è organizzata con il sostegno del gruppo di imprese sociali Gesco; il catalogo è a cura di “Ad Est dell’Equatore” con prefazione di Erri de Luca, testi di Carlotta Napolitano e Alberto Sobrero.
28
dicembre 2010
Martin Errichiello – Poesie d’amore (o della pietra)
Dal 28 dicembre 2010 al 15 gennaio 2011
fotografia
Location
CASTEL DELL’OVO
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Napoli, Via Luculliana, (Napoli)
Orario di apertura
Dal lunedì al sabato ore 9.00/18.00
Domenica e festivi 9.00/13.45
Vernissage
28 Dicembre 2010, ore 17.30
Autore