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Martina Donati – Passaggi di tempo
La mostra è un viaggio nella poesia e nel tempo dell’arte che Pasolini ha attraversato, un cammino visionario dentro una pellicola che respira di pittura, di vita, di reale
Comunicato stampa
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Nella mostra “Passaggi di Tempo”, sono rappresentate due fasi della poetica pasoliniana.
La prima fase “citazionista” dove il poeta e cineasta riporta sul grande schermo citazioni e fermi immagine di dipinti e personaggi dell’arte medievale e manieristica, troviamo così
“La deposizione” di Pontormo (La ricotta), “Il ragazzo con il cesto di frutta” di Caravaggio (Mamma Roma), “L’ultima cena” (Mamma Roma), “Cristo morto” di Andrea Mantegna (Mamma Roma), “La maja vestida” di Goya (Accattone) e molte altre.
La seconda fase, “dei volti”, parte dalla frase di Pasolini in cui sostiene: ‘Prendo gli attori dalla strada, perché devono rappresentare quel che le loro facce esprimono’, e in virtù di questa dichiarazione si attraversa la cinematografia e la ricerca antropologica di Pasolini e dei suoi ragazzi e uomini che col tratto dei loro sguardi ci riportano ad un tempo che non c’è più.
“Passaggi di tempo” è un viaggio nella poesia e nel tempo dell’arte che Pasolini ha attraversato, “Passaggi di tempo” è un cammino visionario dentro una pellicola che respira di pittura, di vita, di reale.
“Martina Donati, inoltrandosi in un territorio complesso e non certo facile da affrontare, riesce a riprodurre in modo magistrale attraverso il processo calcografico - di cui è visibilmente maestra - l’asprezza e la profonda umanità dei volti pasoliniani. Lei riesce a trasmetterci una sofferenza interiore disperata che da un lato ci rimanda alle vittime tutte della II guerra espresse da Khäte Kollwitz, ma a ben vedere da vicino ogni singola incisione ogni fruitore può improvvisamente riconoscersi e rimanerne atterrito." (...)
Marco Fioramanti
La prima fase “citazionista” dove il poeta e cineasta riporta sul grande schermo citazioni e fermi immagine di dipinti e personaggi dell’arte medievale e manieristica, troviamo così
“La deposizione” di Pontormo (La ricotta), “Il ragazzo con il cesto di frutta” di Caravaggio (Mamma Roma), “L’ultima cena” (Mamma Roma), “Cristo morto” di Andrea Mantegna (Mamma Roma), “La maja vestida” di Goya (Accattone) e molte altre.
La seconda fase, “dei volti”, parte dalla frase di Pasolini in cui sostiene: ‘Prendo gli attori dalla strada, perché devono rappresentare quel che le loro facce esprimono’, e in virtù di questa dichiarazione si attraversa la cinematografia e la ricerca antropologica di Pasolini e dei suoi ragazzi e uomini che col tratto dei loro sguardi ci riportano ad un tempo che non c’è più.
“Passaggi di tempo” è un viaggio nella poesia e nel tempo dell’arte che Pasolini ha attraversato, “Passaggi di tempo” è un cammino visionario dentro una pellicola che respira di pittura, di vita, di reale.
“Martina Donati, inoltrandosi in un territorio complesso e non certo facile da affrontare, riesce a riprodurre in modo magistrale attraverso il processo calcografico - di cui è visibilmente maestra - l’asprezza e la profonda umanità dei volti pasoliniani. Lei riesce a trasmetterci una sofferenza interiore disperata che da un lato ci rimanda alle vittime tutte della II guerra espresse da Khäte Kollwitz, ma a ben vedere da vicino ogni singola incisione ogni fruitore può improvvisamente riconoscersi e rimanerne atterrito." (...)
Marco Fioramanti
06
marzo 2009
Martina Donati – Passaggi di tempo
Dal 06 marzo al 03 aprile 2009
disegno e grafica
Location
MOCOBO
Roma, Via Pellegrino Matteucci, 98, (Roma)
Roma, Via Pellegrino Matteucci, 98, (Roma)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì 16-21, sabato e domenica su appuntamento
Vernissage
6 Marzo 2009, dalle 19 alle 22
Autore