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Martina Gagliardi / Cristina Saimandi – Essenza Rituale
GART Arte Contemporanea è lieta di annunciare Essenza Rituale, la mostra che, nell’ambito del festival letterario Profondo Umano, presenta sotto il cielo degli affreschi settecenteschi del Coro della Maddalena di Alba le installazioni di Martina Gagliardi e Cristina Saimandi.
Comunicato stampa
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Suoni eterei, trame velate, vibrazioni organiche e vite al limite dell’esistenza: le installazioni delle due artiste in mostra conducono i visitatori in un percorso multisensoriale che esplora il carattere rituale, naturale e intrinseco, dell’essere umano.
Attraverso la fusione di materiali tangibili e canti evanescenti, la mostra offre una riflessione profonda su come i riti, quotidiani e spirituali, plasmano la nostra esistenza e la nostra percezione del mondo.
Profondamente attratta dallo studio scientifico della natura, Cristina Saimandi sviluppa una ricerca artistica bio(po)etica ispirata ai processi della Madre Terra e diretta a un’analisi del comportamento umano. Abile nella gestione di diversi medium, il linguaggio di Saimandi può spaziare dal disegno classico a opere di land art, dalla pittura su fogli di porcellana all’elaborazione dei suoni. Per questa mostra, l’artista presenta un’installazione che si articola orizzontalmente nello spazio attraverso forme cilindriche di varie altezze da cui emergono, al pelo di un’acqua color rosso vivo, straziati volti umani. Interconnessi da un’intonazione primordiale, simile a un canto evocativo e rituale, gli individui compiono un ultimo sforzo vitale, salvifico. Respiri, vuoti d’aria e impercettibili emissioni di voce compongono l’atto sonoro che unisce le identità nel continuare a conservare in equilibrio il bene più prezioso: un’ultima goccia d’acqua incontaminata, simbolo della vita, della purezza e dell’essenza dell’umanità.
Tutta l’opera di Saimandi, intitolata Custodi d’acqua, diventa una formula rituale dedicata al riequilibrio dell’intelligenza umana con quella della natura e alla loro coesistenza sul pianeta che conduce, allo stesso tempo, a un’esperienza spirituale e riflessiva sul concepimento armonico tra materia e spirito, come parti indissolubili per l’unitarietà dell’esistenza.
Martina Gagliardi porta in scena Anima Raccolta II, un’installazione site-specific realizzata in tnt che si eleva in sospensione, per più di 10 metri, tra le altezze del Coro. Attraverso l’unione di cinque veli semitrasparenti, dipinti con la tecnica del frottage, l’opera srotola memorie di vita intima e quotidiana. Una narrazione simbolica, ottenuta da azioni ripetute in sequenza, si compone di frammenti segnici, quasi grafici: pitture in negativo di oggetti ormai smembrati ritrovati in contesti mercantili e agricoli. Su ciascuna opera si riconoscono diversi elementi tra cui assi, cassette di legno e di plastica che interagiscono tra loro originando un nuovo tessuto simbolico del mondo.
L’utilizzo dei materiali al limite della loro decomposizione è un potente mezzo attraverso cui Martina Gagliardi esplora concetti legati al tema della memoria, della fragilità, della vulnerabilità e della speranza. Restituendone la prova dell’esistenza, trasferendo all’istante la loro ultima trama materica, il risultato pittorico si avvicina ad una sacra forma di rappresentazione: l’impronta su di una sindone.
In questo modo, Gagliardi e il suo linguaggio pittorico mantengono visibile e permanente ciò che di solito è un fenomeno fugace, sollevando domande sul legame del processo circolare del deperimento e della rinascita. L’installazione in mostra diventa quindi una raccolta di frammenti narrativi, sintesi poetiche che imprimono in modo indelebile l’essenza della materia, ricordandoci che l’essere umano con la sua azione, che è l’arte, può continuare ad essere il testimone della permanenza e della continuità della vita.
Attraverso la fusione di materiali tangibili e canti evanescenti, la mostra offre una riflessione profonda su come i riti, quotidiani e spirituali, plasmano la nostra esistenza e la nostra percezione del mondo.
Profondamente attratta dallo studio scientifico della natura, Cristina Saimandi sviluppa una ricerca artistica bio(po)etica ispirata ai processi della Madre Terra e diretta a un’analisi del comportamento umano. Abile nella gestione di diversi medium, il linguaggio di Saimandi può spaziare dal disegno classico a opere di land art, dalla pittura su fogli di porcellana all’elaborazione dei suoni. Per questa mostra, l’artista presenta un’installazione che si articola orizzontalmente nello spazio attraverso forme cilindriche di varie altezze da cui emergono, al pelo di un’acqua color rosso vivo, straziati volti umani. Interconnessi da un’intonazione primordiale, simile a un canto evocativo e rituale, gli individui compiono un ultimo sforzo vitale, salvifico. Respiri, vuoti d’aria e impercettibili emissioni di voce compongono l’atto sonoro che unisce le identità nel continuare a conservare in equilibrio il bene più prezioso: un’ultima goccia d’acqua incontaminata, simbolo della vita, della purezza e dell’essenza dell’umanità.
Tutta l’opera di Saimandi, intitolata Custodi d’acqua, diventa una formula rituale dedicata al riequilibrio dell’intelligenza umana con quella della natura e alla loro coesistenza sul pianeta che conduce, allo stesso tempo, a un’esperienza spirituale e riflessiva sul concepimento armonico tra materia e spirito, come parti indissolubili per l’unitarietà dell’esistenza.
Martina Gagliardi porta in scena Anima Raccolta II, un’installazione site-specific realizzata in tnt che si eleva in sospensione, per più di 10 metri, tra le altezze del Coro. Attraverso l’unione di cinque veli semitrasparenti, dipinti con la tecnica del frottage, l’opera srotola memorie di vita intima e quotidiana. Una narrazione simbolica, ottenuta da azioni ripetute in sequenza, si compone di frammenti segnici, quasi grafici: pitture in negativo di oggetti ormai smembrati ritrovati in contesti mercantili e agricoli. Su ciascuna opera si riconoscono diversi elementi tra cui assi, cassette di legno e di plastica che interagiscono tra loro originando un nuovo tessuto simbolico del mondo.
L’utilizzo dei materiali al limite della loro decomposizione è un potente mezzo attraverso cui Martina Gagliardi esplora concetti legati al tema della memoria, della fragilità, della vulnerabilità e della speranza. Restituendone la prova dell’esistenza, trasferendo all’istante la loro ultima trama materica, il risultato pittorico si avvicina ad una sacra forma di rappresentazione: l’impronta su di una sindone.
In questo modo, Gagliardi e il suo linguaggio pittorico mantengono visibile e permanente ciò che di solito è un fenomeno fugace, sollevando domande sul legame del processo circolare del deperimento e della rinascita. L’installazione in mostra diventa quindi una raccolta di frammenti narrativi, sintesi poetiche che imprimono in modo indelebile l’essenza della materia, ricordandoci che l’essere umano con la sua azione, che è l’arte, può continuare ad essere il testimone della permanenza e della continuità della vita.
30
agosto 2024
Martina Gagliardi / Cristina Saimandi – Essenza Rituale
Dal 30 agosto al 22 settembre 2024
arte contemporanea
Location
CORO DELLA MADDALENA
Alba, Via Vittorio Emanuele II, 19, (Cuneo)
Alba, Via Vittorio Emanuele II, 19, (Cuneo)
Orario di apertura
martedì, giovedì, venerdì: ore 15-19
sabato e domenica: ore 10-12:30 / 15-19:30
Vernissage
30 Agosto 2024, 18:30
Sito web
Autore
Curatore
Produzione organizzazione