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Marzia Migliora – Pari o Dispari
L’evento fa parte di una rassegna culturale, inaugurata lo scorso inverno, che vede il Comitato impegnato ad organizzare fino al 2006, ogni febbraio, (mese in cui si svolgeranno i Giochi) alcuni appuntamenti legati all’arte, la musica, il cinema, la danza e il teatro, che facciano da introduzione alle Olimpiadi della Cultura, ovvero quella serie di iniziative che faranno da cornice ai Giochi Olimpici e Paralimpici. Quest’anno la rassegna prende il titolo menoDUE
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Aderendo a questo progetto la Fondazione conferma la sua volontà di lavorare in modo sinergico e proficuo con le istituzioni torinesi e rafforza il suo intento di promuovere l’arte e la cultura contemporanea ad un pubblico vasto e diversificato, tentando di coinvolgere non solo gli appassionati, ma anche chi all’arte deve ancora avvicinarsi, spiega Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione. “L’evento olimpico, per la sua portata e il suo valore internazionale, rappresenta un’occasione unica per proseguire in questo percorso. Il nuovo centro per l’arte vuole essere infatti un luogo vivace di incontro e uno spazio dove si affrontano le più attuali problematiche artistiche, proponendo, accanto alle mostre d’arte, un calendario di eventi articolato e legato alle varie discipline di oggi: dal teatro alla musica, dalla danza al cinema, alla letteratura”.
Con una complessa installazione audio-video, Marzia Migliora, giovane artista che lavora con il video, l’installazione , la fotografia e la performance, interagendo con alcune coppie di gemelli, indaga e riflette sulle tematiche di individualità/dualità e di unicità/alterità. La giovane artista esplora i complessi rapporti che intercorrono all’interno delle coppie e riflette sulla somiglianza e sulle analogie di pensieri e di caratteri estetici e fisici, sulla fusione e sul conflitto. Oltre alle persone l’artista ha messo in situazione di confronto-conflitto obbligato coppie di insetti, pesci e farfalle mettendo, così in evidenza come i rapporti si trasformino radicalmente in situazioni di tensione.
Marzia Migliora è nata ad Alessandria nel 1972. Vive e lavora a Torino.
Pari o dispari (testo di Marzia Migliora)
Lo spunto per il progetto è il testo La Trilogia della città di K di Agota Kristof, (Einaudi Editore, Torino 2000). Agota Kristof mette in scena la cruda storia di due gemelli indivisibili e interscambiabili, quasi avessero un’anima sola, abbandonati da una madre disperata. I due ragazzini per colmare il vuoto dell’abbandono ed affrontare la sorte, mettono in atto una strategia di sopravvivenza, una serie di pratiche chiamate dalla scrittrice: esercizi di irrobustimento del corpo e dello spirito, esercizi di sordità e cecità, esercizi di digiuno, esercizi di crudeltà.
Spesso guardare in faccia la realtà, prendendone atto, fa male. Provare il corpo per rafforzare la mente, dirottare azioni e pensieri, cercando di incasellarli in una strategia psicologica di resistenza, è un metodo per sopportare il dolore.
Il corpo è il limite che ci separa dall'esterno, talvolta corazza e talvolta tappeto di pori aperti al sentire. È un luogo che cattura gli accadimenti, un territorio fragile nel quale si manifestano le sensazioni e rappresenta il limite invalicabile tra esterno ed interno.
Il lavoro vuole essere motivo di riflessione sull’identità della coppia, delle coppie in genere, analizzando in maniera simbolica coppie di gemelli.
La simbiosi esiste anche tra amanti, là dove è difficile rimarcare il confine dell’uno e dell’altro, e dei rispettivi ruoli. Qui subentrano meccanismi di identificazione in cui la coppia diviene un sé unico.
Con una complessa installazione audio-video, Marzia Migliora, giovane artista che lavora con il video, l’installazione , la fotografia e la performance, interagendo con alcune coppie di gemelli, indaga e riflette sulle tematiche di individualità/dualità e di unicità/alterità. La giovane artista esplora i complessi rapporti che intercorrono all’interno delle coppie e riflette sulla somiglianza e sulle analogie di pensieri e di caratteri estetici e fisici, sulla fusione e sul conflitto. Oltre alle persone l’artista ha messo in situazione di confronto-conflitto obbligato coppie di insetti, pesci e farfalle mettendo, così in evidenza come i rapporti si trasformino radicalmente in situazioni di tensione.
Marzia Migliora è nata ad Alessandria nel 1972. Vive e lavora a Torino.
Pari o dispari (testo di Marzia Migliora)
Lo spunto per il progetto è il testo La Trilogia della città di K di Agota Kristof, (Einaudi Editore, Torino 2000). Agota Kristof mette in scena la cruda storia di due gemelli indivisibili e interscambiabili, quasi avessero un’anima sola, abbandonati da una madre disperata. I due ragazzini per colmare il vuoto dell’abbandono ed affrontare la sorte, mettono in atto una strategia di sopravvivenza, una serie di pratiche chiamate dalla scrittrice: esercizi di irrobustimento del corpo e dello spirito, esercizi di sordità e cecità, esercizi di digiuno, esercizi di crudeltà.
Spesso guardare in faccia la realtà, prendendone atto, fa male. Provare il corpo per rafforzare la mente, dirottare azioni e pensieri, cercando di incasellarli in una strategia psicologica di resistenza, è un metodo per sopportare il dolore.
Il corpo è il limite che ci separa dall'esterno, talvolta corazza e talvolta tappeto di pori aperti al sentire. È un luogo che cattura gli accadimenti, un territorio fragile nel quale si manifestano le sensazioni e rappresenta il limite invalicabile tra esterno ed interno.
Il lavoro vuole essere motivo di riflessione sull’identità della coppia, delle coppie in genere, analizzando in maniera simbolica coppie di gemelli.
La simbiosi esiste anche tra amanti, là dove è difficile rimarcare il confine dell’uno e dell’altro, e dei rispettivi ruoli. Qui subentrano meccanismi di identificazione in cui la coppia diviene un sé unico.
06
febbraio 2004
Marzia Migliora – Pari o Dispari
Dal 06 al 29 febbraio 2004
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
Torino, Via Modane, 16, (Torino)
Torino, Via Modane, 16, (Torino)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica dalle 12 alle 20. Giovedì dalle 12 alle 23
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