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Masbedo
Da un bisogno viscerale di emozioni forti e prime che mettano in luce il senso più intimo delle relazioni umane, nascono le opere presentate al MACRO in questa occasione.
Comunicato stampa
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MASBEDO è un acronimo che sta per Nicolò Massazza (Milano, 1973) e Jacopo Bedogni (La Spezia, 1970).
Un duo formato nel 1999 da due artisti che utilizzano un linguaggio multimediale e la strumentazione tecnologica oggi disponibile, per affrontare tematiche che attengono alla dimensione più profonda della natura umana.
La mostra al MACRO
Da un bisogno viscerale di emozioni forti e prime che mettano in luce il senso più intimo delle relazioni umane, nascono le opere presentate al MACRO in questa occasione.
06.16.00 è una video installazione strutturata come trittico nel quale un uomo e una donna si spogliano simmetricamente, vicini eppure lontanissimi.
11.22.03, ossia il tempo di durata del video cui è associato anche un sonoro, è un dialogo faccia a faccia nel buio, estrapolato da un testo poetico di Michel Houllebecq.
Tossico della luce è ambientato nei recessi più profondi dell’animo umano, preda di compulsioni forsennate, tra estasi e disperazione.
Nina è un’altra installazione video in forma di trittico, dotata di impianto narrativo che racconta un’ossessione d’amore, una storia per immagini, emblematica quella del chiodo fisso, dettagli, una bocca o le gambe, intermittenze vorticose e musiche composte con la collaborazione di Eugenio Finardi.
1° studio di architettura e squartamento è un’installazione di grandi dimensioni composta da un’immagine ottenuta per decomposizione fotografica, che rappresenta un tavolo abbandonato, concettualmente riferibile all’iconografia dell’ultima cena e da otto volti umani serigrafati su pelle di capretto.
Un duo formato nel 1999 da due artisti che utilizzano un linguaggio multimediale e la strumentazione tecnologica oggi disponibile, per affrontare tematiche che attengono alla dimensione più profonda della natura umana.
La mostra al MACRO
Da un bisogno viscerale di emozioni forti e prime che mettano in luce il senso più intimo delle relazioni umane, nascono le opere presentate al MACRO in questa occasione.
06.16.00 è una video installazione strutturata come trittico nel quale un uomo e una donna si spogliano simmetricamente, vicini eppure lontanissimi.
11.22.03, ossia il tempo di durata del video cui è associato anche un sonoro, è un dialogo faccia a faccia nel buio, estrapolato da un testo poetico di Michel Houllebecq.
Tossico della luce è ambientato nei recessi più profondi dell’animo umano, preda di compulsioni forsennate, tra estasi e disperazione.
Nina è un’altra installazione video in forma di trittico, dotata di impianto narrativo che racconta un’ossessione d’amore, una storia per immagini, emblematica quella del chiodo fisso, dettagli, una bocca o le gambe, intermittenze vorticose e musiche composte con la collaborazione di Eugenio Finardi.
1° studio di architettura e squartamento è un’installazione di grandi dimensioni composta da un’immagine ottenuta per decomposizione fotografica, che rappresenta un tavolo abbandonato, concettualmente riferibile all’iconografia dell’ultima cena e da otto volti umani serigrafati su pelle di capretto.
12
marzo 2004
Masbedo
Dal 12 marzo al 18 aprile 2004
arte contemporanea
Location
MATTATOIO
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, 4, (Roma)
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, 4, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a domenica 16.00 a 24.00, festività: 16 - 24 (lunedì chiuso)
Vernissage
12 Marzo 2004, ore 18.30