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Masbedo – Il mondo non è un panorama
Videoinstallazione con la collaborazione di MICHEL HOUELLEBECQ
Comunicato stampa
Segnala l'evento
MASBEDO + MASBEDO per un grande evento di videoarte a Torino. Mercoledì 1 febbraio alle 18.00, presso la Galleria Marco Noire Contemporary Art di Torino, i Masbedo presentano il loro ultimo lavoro “Il mondo non è un panorama”. La video installazione, già al Grand Palais di Parigi lo scorso ottobre, in occasione della Fiera di Arte Contemporanea (FIAC), conta sulla presenza evocatrice di un’attrice come Juliette Binoche.
L’opera, scritta e realizzata con Michel Houellebecq sull’isola di Lanzarote, prende spunto dal romanzo dello scrittore francese La possibilità di un’isola (ed. Bompiani) ed è stata prodotta dalla stessa Galleria Marco Noire di Torino e dalla Galleria Pack di Milano.
La mostra sarà poi aperta al pubblico a partire dal 16 febbraio, data di apertura delle Olimpiadi invernali, fino al 15 marzo.
Ancora MASBEDO sulla balconata della Mole Antonelliana - accanto alla Galleria Marco Noire Contemporary Art – dove, sempre alle 18.00 verrà proiettato “Gelo Verticale”, altra opera dei due video artisti. La proiezione è organizzata in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, a sottolineare il legame con il mondo cinematografico dei Masbedo e di quest’opera, che ha avuto il suo battesimo al Festival di Locarno.
Una commistione di video-installazione, cinema e letteratura, recitazione e visione diretta, romanzo e vita reale. Queste le opere dei Masbedo, in cui sono presenti tutte le tematiche estetiche esistenziali che hanno caratterizzato i pensieri di filosofi e artisti della fine del ventesimo secolo. Solitudine, mancanza di comunicazione, crollo delle percezioni sensoriali, indebolimento dei desideri, dissoluzione dell’essere, incapacità di amare, cinismo come scudo contro la realtà, questi gli stati mentali che caratterizzano i personaggi delle complesse installazioni artistiche.
“Il mondo non è un panorama” è una sorta di naturale evoluzione dell’ultimo romanzo di Michel Houellebecq, La possibilità di un’isola. In un mondo post-nucleare pochi neo-umani sopravvivono conducendo una vita primitiva. Cloni di esseri umani modificati fisiologicamente e geneticamente. Vivono nell’eternità, in un limbo di pace interna. Non sanno ridere e non sanno piangere. Non sono soggetti alla noia. Conservatori, insoddisfatti, con la nostalgia del desiderio, privi di iniziativa personale vivono avulsi in una realtà virtuale all’interno di strutture isolate da qualsiasi contesto sociale.
Maria 23, è una di loro, ma diversamente dagli altri, spinta dal potere persuasivo emozionale di una poesia d’amore scritta da un umano millenni prima, esce da questo limbo per spingersi sulla terra, alla ricerca di conciliazione e re-identificazione con il suo essere originale gemello Maria 1 (ultima donna umana sulla terra).
È la storia della possibilità di un cambiamento, annunciato dalla Sorella Suprema, la Coscienza Superiore che giudica, ispira e regola le azioni dei neo-umani. Ed è uno slancio vitale che spinge Maria 23 a partire verso il luogo dove, si dice, ci siano ancora dei selvaggi, con la speranza di ritrovare un po’ di umanità. Cerca di risalire alla sua essenza originale di essere umano, ma quando trova Maria1 non può che distruggerla.
L’incontro avviene ma la conciliazione no; l’amore non si manifesta, la pace interna anestetizzata dei neo-umani non prevede più l’amore. Non si può più accedere alla presenza di emozioni umane. La natura umana quindi deve essere cancellata.
La verità si impone con forza e diventa evidente che le modificazioni subite dai neo-umani sono irreversibili. Bisogna solo attendere i Futuri, una forma di vita superiore, per avere una nuova possibilità di speranza.
Se La possibilité d’une île poteva prevedere una speranza di felicità, in Il mondo non è un panorama il mondo è rappresentato solo come mera sofferenza, dove ogni sconfitta ed eliminazione, necessaria e inevitabile, è già stata prevista e decisa.
La video installazione “Gelo Verticale” è invece un lavoro sviluppato in tre schermi verticali sul concetto del “perenne resistere nonostante tutto” e utilizza come performance-metafora tre corpi nudi esposti al gelo in una landa ghiacciata con l’imperativo di testimoniare questa condizione umana. Nella difficoltà si contempla la propria impotenza, ci si mette a nudo uno di fronte all’altro ma anche ognuno di fronte a se stesso. Noi stiamo in piedi con le nostre illusioni…altrimenti il gelo ci avvolge.
I MASBEDO sono Nicolò Massazza (1973, Milano) e Jacopo Bedogni (1970, Sarzana). Vivono e lavorano a Milano. La collaborazione tra i MASBEDO e lo scrittore francese Michel Houellebecq nasce da una comune affinità elettiva e dal loro interesse per l’umanità. Se la letteratura ha lo scopo di proporre un’immagine del mondo, cosa può essere più diretto e vivo di un’immagine-video? Il risultato di questa collaborazione è la presentazione di una vita umana dove la disperazione e l’incapacità di amare conducono alla morte finale o alla pazzia come metafora di un destino umano catastrofico che porta a una conclusiva non-entità.
I MASBEDO hanno esposto al Macro di Roma, al DA2 di Salamanca (Spagna), al Festival Internazionale del Cinema di Locarno, a Palazzo Pitti e verrà dedicata loro una personale al Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona il prossimo ottobre.
Per informazioni: www.masbedo.org
L’opera, scritta e realizzata con Michel Houellebecq sull’isola di Lanzarote, prende spunto dal romanzo dello scrittore francese La possibilità di un’isola (ed. Bompiani) ed è stata prodotta dalla stessa Galleria Marco Noire di Torino e dalla Galleria Pack di Milano.
La mostra sarà poi aperta al pubblico a partire dal 16 febbraio, data di apertura delle Olimpiadi invernali, fino al 15 marzo.
Ancora MASBEDO sulla balconata della Mole Antonelliana - accanto alla Galleria Marco Noire Contemporary Art – dove, sempre alle 18.00 verrà proiettato “Gelo Verticale”, altra opera dei due video artisti. La proiezione è organizzata in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, a sottolineare il legame con il mondo cinematografico dei Masbedo e di quest’opera, che ha avuto il suo battesimo al Festival di Locarno.
Una commistione di video-installazione, cinema e letteratura, recitazione e visione diretta, romanzo e vita reale. Queste le opere dei Masbedo, in cui sono presenti tutte le tematiche estetiche esistenziali che hanno caratterizzato i pensieri di filosofi e artisti della fine del ventesimo secolo. Solitudine, mancanza di comunicazione, crollo delle percezioni sensoriali, indebolimento dei desideri, dissoluzione dell’essere, incapacità di amare, cinismo come scudo contro la realtà, questi gli stati mentali che caratterizzano i personaggi delle complesse installazioni artistiche.
“Il mondo non è un panorama” è una sorta di naturale evoluzione dell’ultimo romanzo di Michel Houellebecq, La possibilità di un’isola. In un mondo post-nucleare pochi neo-umani sopravvivono conducendo una vita primitiva. Cloni di esseri umani modificati fisiologicamente e geneticamente. Vivono nell’eternità, in un limbo di pace interna. Non sanno ridere e non sanno piangere. Non sono soggetti alla noia. Conservatori, insoddisfatti, con la nostalgia del desiderio, privi di iniziativa personale vivono avulsi in una realtà virtuale all’interno di strutture isolate da qualsiasi contesto sociale.
Maria 23, è una di loro, ma diversamente dagli altri, spinta dal potere persuasivo emozionale di una poesia d’amore scritta da un umano millenni prima, esce da questo limbo per spingersi sulla terra, alla ricerca di conciliazione e re-identificazione con il suo essere originale gemello Maria 1 (ultima donna umana sulla terra).
È la storia della possibilità di un cambiamento, annunciato dalla Sorella Suprema, la Coscienza Superiore che giudica, ispira e regola le azioni dei neo-umani. Ed è uno slancio vitale che spinge Maria 23 a partire verso il luogo dove, si dice, ci siano ancora dei selvaggi, con la speranza di ritrovare un po’ di umanità. Cerca di risalire alla sua essenza originale di essere umano, ma quando trova Maria1 non può che distruggerla.
L’incontro avviene ma la conciliazione no; l’amore non si manifesta, la pace interna anestetizzata dei neo-umani non prevede più l’amore. Non si può più accedere alla presenza di emozioni umane. La natura umana quindi deve essere cancellata.
La verità si impone con forza e diventa evidente che le modificazioni subite dai neo-umani sono irreversibili. Bisogna solo attendere i Futuri, una forma di vita superiore, per avere una nuova possibilità di speranza.
Se La possibilité d’une île poteva prevedere una speranza di felicità, in Il mondo non è un panorama il mondo è rappresentato solo come mera sofferenza, dove ogni sconfitta ed eliminazione, necessaria e inevitabile, è già stata prevista e decisa.
La video installazione “Gelo Verticale” è invece un lavoro sviluppato in tre schermi verticali sul concetto del “perenne resistere nonostante tutto” e utilizza come performance-metafora tre corpi nudi esposti al gelo in una landa ghiacciata con l’imperativo di testimoniare questa condizione umana. Nella difficoltà si contempla la propria impotenza, ci si mette a nudo uno di fronte all’altro ma anche ognuno di fronte a se stesso. Noi stiamo in piedi con le nostre illusioni…altrimenti il gelo ci avvolge.
I MASBEDO sono Nicolò Massazza (1973, Milano) e Jacopo Bedogni (1970, Sarzana). Vivono e lavorano a Milano. La collaborazione tra i MASBEDO e lo scrittore francese Michel Houellebecq nasce da una comune affinità elettiva e dal loro interesse per l’umanità. Se la letteratura ha lo scopo di proporre un’immagine del mondo, cosa può essere più diretto e vivo di un’immagine-video? Il risultato di questa collaborazione è la presentazione di una vita umana dove la disperazione e l’incapacità di amare conducono alla morte finale o alla pazzia come metafora di un destino umano catastrofico che porta a una conclusiva non-entità.
I MASBEDO hanno esposto al Macro di Roma, al DA2 di Salamanca (Spagna), al Festival Internazionale del Cinema di Locarno, a Palazzo Pitti e verrà dedicata loro una personale al Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona il prossimo ottobre.
Per informazioni: www.masbedo.org
16
febbraio 2006
Masbedo – Il mondo non è un panorama
Dal 16 febbraio al 06 marzo 2006
arte contemporanea
Location
MARCO NOIRE CONTEMPORARY ART – VIA FERRARI
Torino, Via Gaudenzio Ferrari, 5, (Torino)
Torino, Via Gaudenzio Ferrari, 5, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 17-19,30
Vernissage
16 Febbraio 2006, ore 12-21
Autore