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Masbedo – Todestriebe
La Fondazione Merz presenta un progetto dei Masbedo (Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni), dal titolo “Todestriebe”, incentrato sul tema dell’incomunicabilità, che coinvolge linguaggi, tematiche e soggetti diversi sia nell’ambito della creatività sia sul territorio cittadino.
Comunicato stampa
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La Fondazione Merz presenta un progetto dei Masbedo (Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni), dal titolo "Todestriebe", incentrato sul tema dell’incomunicabilità, che coinvolge linguaggi, tematiche e soggetti diversi sia nell’ambito della creatività sia sul territorio cittadino e avviene in concomitanza con l’uscita del primo film dei Masbedo “The Lack” presentato alla 71. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Giornate degli Autori.
Fulcro del progetto è la mostra costituita da 9 opere video, alcune realizzate appositamente e altre che ripercorrono gli ultimi dieci anni del loro lavoro. È pensata come un’unica installazione che coinvolge tutte le opere e che occupa l’intero spazio espositivo trasformandolo in un ambiente in cui lo spettatore si “immerge” per compiere un viaggio attraverso i lavori esposti.
Le opere di questa coppia di artisti diventano sfondo per riflessioni e approfondimenti che esplorano il rapporto dell’arte con il teatro, il cinema, la letteratura, la musica, la danza così come la capacità visionaria che l’arte ha di rappresentare la condizione umana e la natura.
Il loro immaginario è potente eppure raffinato, debitore della storia dell’arte, alla ricerca dell’opera d’arte totale, come aspirazione naturale e compimento ideale della produzione artistica.
Come da tradizione della Fondazione Merz, la mostra comprende un momento centrale di confronto e di dialogo con la figura e l’opera di Mario Merz. Gli artisti hanno scelto il video Lumaca, realizzato da Gerry Schum nel 1970, opera in cui si vede Merz disegnare una spirale su un vetro posto davanti a lui.
Si tratta di un’opera di video-arte quasi inconsapevole, che si colloca agli inizi della storia della video-arte stessa, con un gesto e un segno in cui si condensa il pensiero di Merz. I Masbedo hanno immaginato un‘opera collettiva chiamando un gruppo di video artisti internazionali (tra cui Jan Fabre, Marzia Migliora, Catherine Sullivan, Nicolas Provost, Sigalit Landau, Shaun Gladwell, Damir Ocko, Emmanuelle Antille, Rä Di Martino, Gianluca e Massimiliano De Serio) a riflettere su quel lavoro storico e sull’identità stessa della video-arte, ciascuno con un video che è un segno personale, una nota, un appunto. Insieme i lavori creano un’installazione dalla forma spirale, una sequenza di video che diventano i frammenti di un dialogo.
Il tema dell’incomunicabilità, su cui si sviluppa tutta la mostra Todestriebe, trova in questa opera collettiva il suo punto d’arrivo e la sua svolta fondamentale, il suo messaggio positivo affidato proprio all’azione dell’Arte, unica dimensione e ambito di pensiero capace di essere elemento di comunicazione, di farsi parola ed emozione comune.
La mostra viene inaugurata il 3 ottobre con una performance realizzata dagli artisti nello spazio esterno della Fondazione.
Il 4 ottobre la Fondazione organizza e ospita un convegno che parte dal lavoro degli artisti per esplorare, con la partecipazione di diverse figure internazionali, tra cui Romeo Castellucci, Michel Maffesoli e Antonio Riccardi, i temi universali e contemporanei in esso contenuti, dall’incomunicabilità all’utopia dell’opera totale.
Il progetto coinvolge altre importanti istituzioni della città che hanno collaborato con la Fondazione alla realizzazione di alcuni eventi che diventano l’occasione per approfondire il lavoro degli artisti.
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino, presenta in ottobre l’anteprima del film “The Lack” nelle sale del Cinema Massimo e un pomeriggio dedicato alla visione di alcuni dei loro video; il 22, 23 e 24 settembre la Scuola Holden insieme l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino ospita nei propri spazi un workshop condotto dai Masbedo sulle pratiche e sugli aspetti creativi e concettuali del video nell’arte contemporanea.
Main sponsors
In Between Art Film, Viglietta S.p.a., Sammlung Wemhöner, Snaporazverein
Con il supporto di
Nomas Foundation e Collezione Massimo Antichi
Fulcro del progetto è la mostra costituita da 9 opere video, alcune realizzate appositamente e altre che ripercorrono gli ultimi dieci anni del loro lavoro. È pensata come un’unica installazione che coinvolge tutte le opere e che occupa l’intero spazio espositivo trasformandolo in un ambiente in cui lo spettatore si “immerge” per compiere un viaggio attraverso i lavori esposti.
Le opere di questa coppia di artisti diventano sfondo per riflessioni e approfondimenti che esplorano il rapporto dell’arte con il teatro, il cinema, la letteratura, la musica, la danza così come la capacità visionaria che l’arte ha di rappresentare la condizione umana e la natura.
Il loro immaginario è potente eppure raffinato, debitore della storia dell’arte, alla ricerca dell’opera d’arte totale, come aspirazione naturale e compimento ideale della produzione artistica.
Come da tradizione della Fondazione Merz, la mostra comprende un momento centrale di confronto e di dialogo con la figura e l’opera di Mario Merz. Gli artisti hanno scelto il video Lumaca, realizzato da Gerry Schum nel 1970, opera in cui si vede Merz disegnare una spirale su un vetro posto davanti a lui.
Si tratta di un’opera di video-arte quasi inconsapevole, che si colloca agli inizi della storia della video-arte stessa, con un gesto e un segno in cui si condensa il pensiero di Merz. I Masbedo hanno immaginato un‘opera collettiva chiamando un gruppo di video artisti internazionali (tra cui Jan Fabre, Marzia Migliora, Catherine Sullivan, Nicolas Provost, Sigalit Landau, Shaun Gladwell, Damir Ocko, Emmanuelle Antille, Rä Di Martino, Gianluca e Massimiliano De Serio) a riflettere su quel lavoro storico e sull’identità stessa della video-arte, ciascuno con un video che è un segno personale, una nota, un appunto. Insieme i lavori creano un’installazione dalla forma spirale, una sequenza di video che diventano i frammenti di un dialogo.
Il tema dell’incomunicabilità, su cui si sviluppa tutta la mostra Todestriebe, trova in questa opera collettiva il suo punto d’arrivo e la sua svolta fondamentale, il suo messaggio positivo affidato proprio all’azione dell’Arte, unica dimensione e ambito di pensiero capace di essere elemento di comunicazione, di farsi parola ed emozione comune.
La mostra viene inaugurata il 3 ottobre con una performance realizzata dagli artisti nello spazio esterno della Fondazione.
Il 4 ottobre la Fondazione organizza e ospita un convegno che parte dal lavoro degli artisti per esplorare, con la partecipazione di diverse figure internazionali, tra cui Romeo Castellucci, Michel Maffesoli e Antonio Riccardi, i temi universali e contemporanei in esso contenuti, dall’incomunicabilità all’utopia dell’opera totale.
Il progetto coinvolge altre importanti istituzioni della città che hanno collaborato con la Fondazione alla realizzazione di alcuni eventi che diventano l’occasione per approfondire il lavoro degli artisti.
Il Museo Nazionale del Cinema di Torino, presenta in ottobre l’anteprima del film “The Lack” nelle sale del Cinema Massimo e un pomeriggio dedicato alla visione di alcuni dei loro video; il 22, 23 e 24 settembre la Scuola Holden insieme l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino ospita nei propri spazi un workshop condotto dai Masbedo sulle pratiche e sugli aspetti creativi e concettuali del video nell’arte contemporanea.
Main sponsors
In Between Art Film, Viglietta S.p.a., Sammlung Wemhöner, Snaporazverein
Con il supporto di
Nomas Foundation e Collezione Massimo Antichi
03
ottobre 2014
Masbedo – Todestriebe
Dal 03 ottobre 2014 all'undici gennaio 2015
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE MERZ
Torino, Via Limone, 24, (Torino)
Torino, Via Limone, 24, (Torino)
Biglietti
€ 5,00 intero, € 3,50 ridotto (studenti, gruppi organizzati min. 10 persone)
Gratuito: bambini fino a 10 anni, maggiori di 65 anni, disabili e ogni prima domenica del mese
Orario di apertura
da martedì a domenica dalle 11 alle 19
Vernissage
3 Ottobre 2014, ore 19
Autore