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Mascherata
Presso il M.U.S.C.A. Museo comunale di Scala, si terrà il vernissage della mostra Mascherata – 6 ceramisti emergenti a cura di Luigi Mansi e Pasquale Ruocco, nell’ ambito di SCALARTE, I rassegna di teatro e cultura contemporanea organizzata dal Forum dei giovani di Scala.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 19 febbraio, alle ore 18.30, presso il M.U.S.C.A. Museo comunale di Scala, si terrà il vernissage della mostra Mascherata – 6 ceramisti emergenti a cura di Luigi Mansi e Pasquale Ruocco, nell’ ambito di SCALARTE, I rassegna di teatro e cultura contemporanea organizzata dal Forum dei giovani di Scala.
La collettiva attraverso le opere degli artisti Federica D’Ambrosio, Francesco Forte, Marco Fusco, Klaus, Mattia Mautone e Pierfrancesco Solimene, riflette sul tema della maschera nella sua accezione più larga e tende a fare il punto, pur se da un’angolazione circoscritta, sulla situazione della ceramica nell’area salernitana, con una particolare attenzione alla Costiera Amalfitana.
“È parso quasi naturale - affermano i curatori - scegliere come soggetto di questa mostra la maschera, simbolo del teatro e del Carnevale, e di reinterpretarla nelle forme della ceramica con le quali pensiamo condivida lo stesso humus culturale.”
La maschera sin dall'antichità è stata utilizzata per rituali religiosi, cerimonie funebri, rappresentazioni sceniche e feste popolari , è “un oggetto magico – come sostiene nel testo in catalogo Pasquale Ruocco - usato per comunicare con gli Dei; per dare un volto ai defunti, agli spettri e alle streghe, spiriti di quel mondo che Vico battezzò dei Miti e degli Eroi, dove hanno origine le fiabe, i racconti, le leggende, la fantasia ossia la necessità dell'uomo di immaginare qualcos'altro da sè, libero dalla morale e dalle convenzioni borghesi, di sovvertire, con ironia e curiosità, la realtà.”
Da qui prendono forma le figure ancestrali di Mattia Mautone e Francesco Forte, gli sberleffi di Marco Fusco e gli spiritelli di Federica D’Ambrosio, i racconti di Klaus e le riflessioni di Pierfrancesco Solimene.
Non a caso “la maschera - sottolinea Luigi Mansi – ponendosi tra essere e apparire mette in discussione i confini tra reale, immaginario e simbolico; è il segno della scena immaginaria.”
Agli obiettivi degli organizzatori bisogna, infine, aggiungere il proposito di rilanciare uno spazio espositivo, il M.U.S.C.A., destinato all’oggetto, ossia a quelle espressioni artistiche ed artigianali, a cavallo tra design e scultura, appartenenti a quella cultura del fare tipica del Mediterraneo.
La collettiva attraverso le opere degli artisti Federica D’Ambrosio, Francesco Forte, Marco Fusco, Klaus, Mattia Mautone e Pierfrancesco Solimene, riflette sul tema della maschera nella sua accezione più larga e tende a fare il punto, pur se da un’angolazione circoscritta, sulla situazione della ceramica nell’area salernitana, con una particolare attenzione alla Costiera Amalfitana.
“È parso quasi naturale - affermano i curatori - scegliere come soggetto di questa mostra la maschera, simbolo del teatro e del Carnevale, e di reinterpretarla nelle forme della ceramica con le quali pensiamo condivida lo stesso humus culturale.”
La maschera sin dall'antichità è stata utilizzata per rituali religiosi, cerimonie funebri, rappresentazioni sceniche e feste popolari , è “un oggetto magico – come sostiene nel testo in catalogo Pasquale Ruocco - usato per comunicare con gli Dei; per dare un volto ai defunti, agli spettri e alle streghe, spiriti di quel mondo che Vico battezzò dei Miti e degli Eroi, dove hanno origine le fiabe, i racconti, le leggende, la fantasia ossia la necessità dell'uomo di immaginare qualcos'altro da sè, libero dalla morale e dalle convenzioni borghesi, di sovvertire, con ironia e curiosità, la realtà.”
Da qui prendono forma le figure ancestrali di Mattia Mautone e Francesco Forte, gli sberleffi di Marco Fusco e gli spiritelli di Federica D’Ambrosio, i racconti di Klaus e le riflessioni di Pierfrancesco Solimene.
Non a caso “la maschera - sottolinea Luigi Mansi – ponendosi tra essere e apparire mette in discussione i confini tra reale, immaginario e simbolico; è il segno della scena immaginaria.”
Agli obiettivi degli organizzatori bisogna, infine, aggiungere il proposito di rilanciare uno spazio espositivo, il M.U.S.C.A., destinato all’oggetto, ossia a quelle espressioni artistiche ed artigianali, a cavallo tra design e scultura, appartenenti a quella cultura del fare tipica del Mediterraneo.
19
febbraio 2010
Mascherata
Dal 19 febbraio al 30 marzo 2010
arte contemporanea
Location
M.U.S.C.A.
Scala, Piazza Municipio, (Salerno)
Scala, Piazza Municipio, (Salerno)
Orario di apertura
9.30-12.30 - 17-21
chiuso il lunedì
Vernissage
19 Febbraio 2010, ore 18.30
Sito web
www.forumgiovaniscala.com
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