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Mascherini e la scultura del ‘900
La mostra di Mascherini come occasione per percorrere un itinerario d’autore dentro l’arte del Novecento espressa nella scultura ma anche nella pittura e nell’architettura
Comunicato stampa
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La mostra di Mascherini come occasione per percorrere un itinerario d’autore dentro l’arte del Novecento espressa nella scultura ma anche nella pittura e nell’architettura.
Il biglietto unico che unisce la visita alla mostra allestita nelle ex Pescherie Centrali con il vicino Museo Revoltella, oltre all’itinerario proposto in città, consente infatti di immergersi dentro l’arte del Novecento in molte delle sue più interessanti espressioni.
L’ampia retrospettiva dedicata a Mascherini è, per sua struttura, anche un viaggio dentro la scultura italiana ed europea del Novecento.
I grandi capolavori del Maestro sono infatti posti in correlazione e confrono con opere di Leonardo Bistolfi, Alfonso Canciani, Attilio Selva, Max Klinger, Adolfo Wildt, Ivan Mestrovic. Franco Asco, Ruggero Rovan, Domenico Rambelli, Arturo Martini, Marino Marini, Giamo Manzù, Francesco Messina, Lucio Fontana, Dino e Mirko Basaldella, Carlo Conte, Charles Despieau, Ossip Zadkine, Aristide Maillol, Ugo Carà, Pericle Fazzini, Luciano Minguzzi, Pablo Picasso. Lynn Chadwick, Kenneth Armitage, Henry Moore…
Alla scultura esposta alle ex Pescherie corrisponde la pittura esposta al Museo Revoltella, a completare un excursus, per sintesi, dell’arte di un intero secolo in Italia, con alcuni interessanti “cannocchiali” sull’Europa del Novecento.
Percorrendo le sale rinnovate di Palazzo Brunner, annesso alla storica residenza del barone Pasquale Revoltella, si ammira, infatti, una rappresentativa selezione delle numerosissime opere acquisite dal 1872 in poi per questa Galleria d’Arte Moderna.
Articolata in quattro piani, propone, al terzo piano, gli autori italiani del secondo Ottocento (Fattori, Induno, Palizzi, Morelli), al quarto, gli acquisti effettuati - tra la fine dell'Ottocento e la prima guerra mondiale - alle Esposizioni internazionali (De Nittis, Nono, Ciardi, Trentacoste, Canonica, Bistolfi, Carena, von Stuck, Zuloaga), al quinto piano gli artisti del primo Novecento a Trieste e in Italia (Marussig, Bolaffio, Cadorin, Croatto, De Maria, de Pisis, Mancini, Moranti, Nathan, Nomellini, Previati, Savinio, Sbisà, Sironi, Tosi,Timmel, Dudovich, Casorati, Sironi, Carrà, de Chirico, Martini) e, in una galleria più piccola, gli artisti del Friuli-Venezia Giulia degli ultimi cinquant'anni (Zigaina, Afro, Dino e Mirko Basaldella, Spacal, Perizi) mentre i protagonisti del panorama nazionale del secondo Novecento (Burri, Caporossi, Tassinari, Corpora, De Luigi, Leonor Fini, Fontana, Gentilini, Emilio Greco, Guttuso, Manzù, Marino Marini, Mattia Moreni, Ennio Morlotti Anton Zoran Music, Fausto Pirandello, Arnaldo Pomodoro, Prampolini, Santomaso, Vedova, Viani, per citarne alcuni), trovano posto nella grande sala del sesto piano che si apre alla vista della città e del mare. Da qui si può uscire sulla grande terrazza, disegnata da Carlo Scarpa, e vedere uno splendido panorama. Nelle sere d'estate (dal 15 luglio ai primi di settembre, da giovedì a domenica) in questi spazi è in funzione un caffè aperto fino a mezzanotte.
Seguendo l’itinerario che Trieste dedica a “Mascherini Monumentale”, ovvero alle numerose opere che l’artista creò per le piazze della città, si è invitati ad ammirare molti, importanti e spesso originali esempi dei diversi momenti dell’architettura del Novecento in una città che, forse più di altre, ha vissuto, per tutto quel secolo, cambiamenti che si sono stratificati lasciandoci alte testimonianze dei più diversi movimenti e stili.
Mascherini e la sua mostra offrono quindi un importante “pretesto” per addentrarci nella storia di un intero secolo in una città che da quella storia è stata fortemente plasmata.
Il biglietto unico che unisce la visita alla mostra allestita nelle ex Pescherie Centrali con il vicino Museo Revoltella, oltre all’itinerario proposto in città, consente infatti di immergersi dentro l’arte del Novecento in molte delle sue più interessanti espressioni.
L’ampia retrospettiva dedicata a Mascherini è, per sua struttura, anche un viaggio dentro la scultura italiana ed europea del Novecento.
I grandi capolavori del Maestro sono infatti posti in correlazione e confrono con opere di Leonardo Bistolfi, Alfonso Canciani, Attilio Selva, Max Klinger, Adolfo Wildt, Ivan Mestrovic. Franco Asco, Ruggero Rovan, Domenico Rambelli, Arturo Martini, Marino Marini, Giamo Manzù, Francesco Messina, Lucio Fontana, Dino e Mirko Basaldella, Carlo Conte, Charles Despieau, Ossip Zadkine, Aristide Maillol, Ugo Carà, Pericle Fazzini, Luciano Minguzzi, Pablo Picasso. Lynn Chadwick, Kenneth Armitage, Henry Moore…
Alla scultura esposta alle ex Pescherie corrisponde la pittura esposta al Museo Revoltella, a completare un excursus, per sintesi, dell’arte di un intero secolo in Italia, con alcuni interessanti “cannocchiali” sull’Europa del Novecento.
Percorrendo le sale rinnovate di Palazzo Brunner, annesso alla storica residenza del barone Pasquale Revoltella, si ammira, infatti, una rappresentativa selezione delle numerosissime opere acquisite dal 1872 in poi per questa Galleria d’Arte Moderna.
Articolata in quattro piani, propone, al terzo piano, gli autori italiani del secondo Ottocento (Fattori, Induno, Palizzi, Morelli), al quarto, gli acquisti effettuati - tra la fine dell'Ottocento e la prima guerra mondiale - alle Esposizioni internazionali (De Nittis, Nono, Ciardi, Trentacoste, Canonica, Bistolfi, Carena, von Stuck, Zuloaga), al quinto piano gli artisti del primo Novecento a Trieste e in Italia (Marussig, Bolaffio, Cadorin, Croatto, De Maria, de Pisis, Mancini, Moranti, Nathan, Nomellini, Previati, Savinio, Sbisà, Sironi, Tosi,Timmel, Dudovich, Casorati, Sironi, Carrà, de Chirico, Martini) e, in una galleria più piccola, gli artisti del Friuli-Venezia Giulia degli ultimi cinquant'anni (Zigaina, Afro, Dino e Mirko Basaldella, Spacal, Perizi) mentre i protagonisti del panorama nazionale del secondo Novecento (Burri, Caporossi, Tassinari, Corpora, De Luigi, Leonor Fini, Fontana, Gentilini, Emilio Greco, Guttuso, Manzù, Marino Marini, Mattia Moreni, Ennio Morlotti Anton Zoran Music, Fausto Pirandello, Arnaldo Pomodoro, Prampolini, Santomaso, Vedova, Viani, per citarne alcuni), trovano posto nella grande sala del sesto piano che si apre alla vista della città e del mare. Da qui si può uscire sulla grande terrazza, disegnata da Carlo Scarpa, e vedere uno splendido panorama. Nelle sere d'estate (dal 15 luglio ai primi di settembre, da giovedì a domenica) in questi spazi è in funzione un caffè aperto fino a mezzanotte.
Seguendo l’itinerario che Trieste dedica a “Mascherini Monumentale”, ovvero alle numerose opere che l’artista creò per le piazze della città, si è invitati ad ammirare molti, importanti e spesso originali esempi dei diversi momenti dell’architettura del Novecento in una città che, forse più di altre, ha vissuto, per tutto quel secolo, cambiamenti che si sono stratificati lasciandoci alte testimonianze dei più diversi movimenti e stili.
Mascherini e la sua mostra offrono quindi un importante “pretesto” per addentrarci nella storia di un intero secolo in una città che da quella storia è stata fortemente plasmata.
27
luglio 2007
Mascherini e la scultura del ‘900
Dal 27 luglio al 14 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
CIVICO MUSEO REVOLTELLA – GALLERIA D’ARTE MODERNA
Trieste, Via Armando Diaz, 27, (Trieste)
Trieste, Via Armando Diaz, 27, (Trieste)
Biglietti
unico per le due sedi: intero: 7 ridotto: 4
Orario di apertura
9-23
Vernissage
27 Luglio 2007, ore 19
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Ufficio stampa
ELECTA
Autore
Curatore