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Massimiliano Nazzi – Art is out there
Massimiliano Nazzi in modo figurato agisce sul piano temporale, di una durata momentanea e provvisoria che lascia degli strascichi. L’ammasso di oggetti-rifiuti che entrano nella galleria sono una minima rappresentanza del mondo fuori, dove tutto è sommerso di oggetti.
Comunicato stampa
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Massimiliano Nazzi – Art is out there
a cura di Claudio Musso e Marianita Santarossa
Adiacenze è lieta di presentare In-primis impressus.
Il progetto intende indagare i percorsi e gli sviluppi dell’operato di tre
artisti, figli di una generazione che ha già fatto i conti con la propria
eredità, che mettono al centro della propria ricerca la materia visiva e
sonora come sostanza duttile e malleabile.
Le tre mostre personali, che fanno seguito alla PREVIEW collettiva del 28 gennaio, si pongono come un unico processo di rarefazione che prendendo le mosse da una forte oggettualità, vaporizza il medium artistico raggiungendo uno stato impalpabile in cui il supporto dell’opera è la retina, consegnando nelle mani dello spettatore il compito di completare l’opera.
Massimiliano Nazzi in modo figurato agisce sul piano temporale, di una durata momentanea e provvisoria che lascia degli strascichi. L’ammasso di oggetti-rifiuti che entrano nella galleria sono una minima rappresentanza del mondo fuori, dove tutto è sommerso di oggetti. Così le finestre sono pressate e ricoperte da questa massa che, premendo contro, sopra, lascia una traccia visibile attraverso ciò che penetra. E non è altro che la traccia che lascia la vita umana sul mondo.
L'installazione pensata per lo spazio della galleria è composta di timer e fotocellule che attivano a intervalli imprecisati luci, elettrodomestici, televisioni.
L’ambiente è in penombra. Tutto è pervaso da rumori di radio e televisioni sintonizzate male, un ronzio permanente, interrotto dall’attivazione improvvisa di altri elettrodomestici più rumorosi, amplificati da altri vecchi stereo.
Sono le innumerevoli tracce, gli innumerevoli segni lasciati dalle informazioni e dagli oggetti che ci circondano quotidianamente. È una discarica indistinta, un guazzabuglio disarticolato di elementi alla rinfusa che suona come un brusio continuo, interrotto qua e là da eventi più rumorosi, ma non per questo significanti e da bagliori parziali e intermittenti che offrono un’osservazione parziale e incompleta. Non è possibile percepire una visione d’insieme, l’unica cosa che si può fare è affidarsi a quei brevi flash che lampeggiando danno vita alle periferiche della struttura.
a cura di Claudio Musso e Marianita Santarossa
Adiacenze è lieta di presentare In-primis impressus.
Il progetto intende indagare i percorsi e gli sviluppi dell’operato di tre
artisti, figli di una generazione che ha già fatto i conti con la propria
eredità, che mettono al centro della propria ricerca la materia visiva e
sonora come sostanza duttile e malleabile.
Le tre mostre personali, che fanno seguito alla PREVIEW collettiva del 28 gennaio, si pongono come un unico processo di rarefazione che prendendo le mosse da una forte oggettualità, vaporizza il medium artistico raggiungendo uno stato impalpabile in cui il supporto dell’opera è la retina, consegnando nelle mani dello spettatore il compito di completare l’opera.
Massimiliano Nazzi in modo figurato agisce sul piano temporale, di una durata momentanea e provvisoria che lascia degli strascichi. L’ammasso di oggetti-rifiuti che entrano nella galleria sono una minima rappresentanza del mondo fuori, dove tutto è sommerso di oggetti. Così le finestre sono pressate e ricoperte da questa massa che, premendo contro, sopra, lascia una traccia visibile attraverso ciò che penetra. E non è altro che la traccia che lascia la vita umana sul mondo.
L'installazione pensata per lo spazio della galleria è composta di timer e fotocellule che attivano a intervalli imprecisati luci, elettrodomestici, televisioni.
L’ambiente è in penombra. Tutto è pervaso da rumori di radio e televisioni sintonizzate male, un ronzio permanente, interrotto dall’attivazione improvvisa di altri elettrodomestici più rumorosi, amplificati da altri vecchi stereo.
Sono le innumerevoli tracce, gli innumerevoli segni lasciati dalle informazioni e dagli oggetti che ci circondano quotidianamente. È una discarica indistinta, un guazzabuglio disarticolato di elementi alla rinfusa che suona come un brusio continuo, interrotto qua e là da eventi più rumorosi, ma non per questo significanti e da bagliori parziali e intermittenti che offrono un’osservazione parziale e incompleta. Non è possibile percepire una visione d’insieme, l’unica cosa che si può fare è affidarsi a quei brevi flash che lampeggiando danno vita alle periferiche della struttura.
05
febbraio 2011
Massimiliano Nazzi – Art is out there
Dal 05 al 22 febbraio 2011
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
ADIACENZE
Bologna, Vicolo Spirito Santo, 1/b, (Bologna)
Bologna, Vicolo Spirito Santo, 1/b, (Bologna)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-20
Vernissage
5 Febbraio 2011, ore 19.00
Autore
Curatore