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Massimiliano Troiani – India iter – land
Da un punto di vista tecnico, queste fotografie nascono su una linea di confine, sono tra le ultime di un’epoca che le ha viste ancora nascere in un processo di sviluppo e stampa tradizionale, fatto di pellicola e carta. Per l’approccio all’immagine, invece, rimane ancora un riferimento il sentiero indicato da Cartier-Bresson, che insegna ad attendere il momento dello scatto, l’evento (o lo sguardo) che si materializza davanti all’obiettivo, senza andarlo a cercare.
Comunicato stampa
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India iter - land
"Ci sono tante porte per entrare in India, ma nessuna per uscirne". (Un viaggiatore francese dell'800)
Alcuni Paesi hanno la peculiarità di non proporsi solamente attraverso i loro paesaggi o costumi, ma avvolgendo con una forza vischiosa e sottile sia la memoria del viaggiatore o del pellegrino, che il loro spirito. Si sa che l'India e l'Italia sono tra questi paesi, ma tra loro c'è anche una non dichiarata complicità, che inizia dai tempi della cosiddetta Roman Connection -attiva sin dai tempi dell'Impero romano- per arrivare fino ad oggi. Seduzioni commerciali, artistiche, in seguito anche filosofiche.
Ecco la terra: scegliete l'iter, che vuol dire come attraversarla.
Alcune immagini le ho volute proporre in assolvenza, come se affiorassero -per definizione e dimensione- dalla memoria. Perché l'India è luogo di memoria, soprattutto di se stessa, lei... che tutto mantiene e nulla getta via, coniuga fedi e gesti antichi di migliaia d'anni, con i micro chip, la danza Bharata Natyam e i film di Bollywood...Ma questa assolvenza dell'immagine è anche un percorso molto più inquietante, un tracciato segnato da un canto dei Rg-Veda che si chiede se Colui che è radice della creazione, almeno Lui, abbia vera conoscenza di questa, oppure nemmeno Lui, forse, non sa niente...L' iter verso l'immagine compiuta, dunque, l'ho voluto far iniziare (o finire) verso questo niente che il tutto bianco o il tutto nero forse rappresentano.
Da un punto di vista tecnico, queste fotografie nascono su una linea di confine, sono tra le ultime di un'epoca che le ha viste ancora nascere in un processo di sviluppo e stampa tradizionale, fatto di pellicola e carta. Per l'approccio all'immagine, invece, rimane ancora un riferimento il sentiero indicato da Cartier-Bresson, che insegna ad attendere il momento dello scatto, l'evento (o lo sguardo) che si materializza davanti all'obiettivo, senza andarlo a cercare. (Massimiliano Troiani)
Massimiliano Troiani
Nato a Roma, inizia molto presto le sue esperienze cinematografiche accanto al padre (direttore della fotografia con Orson Welles, Ioris Ivens, Visconti e altri) che seguirà in vari lavori anche televisivi. Dopo esperienze teatrali con Carlo Cecchi e Luca Ronconi forma una propria compagnia; cura le regie di spettacoli che verranno presentati in Italia ma anche in numerose rassegne e festival all'estero, fra cui Cina, India, Pakistan, Germania, Francia, Svizzera, Olanda, Turchia. Nel 1989 vince il premio per la miglior regia al festival Internazionale di Arezzo, per la messa in scena di una trilogia di Harold Pinter. Per l'Accademia di Francia a Roma, cura le manifestazioni per il Bicentenario della rivoluzione francese a Piazza Navona (musiche di Giovanna Marini) Nel '90 un suo spettacolo è invitato al festival di Chuang Zhou in Cina. Nel '91 viene invitato dalla Japan Foundation a Tokyo e Kyoto. L'anno successivo gli viene commisionata la regia di Elogio della Follia (di Erasmo da Rotterdam), con musiche di De André e scene di Enzo Cucchi. Collaborano alle sue produzioni artisti come Enrico Pieranunzi, Adriana Borriello, Sergio Tramonti. Intanto lavora a trasmissioni televisive e realizza documentari in diversi Paesi africani, in Amazzonia, in Pakistan,e in India, dove viaggia con continuità da circa vent'anni; suoi lavori vengono proposti dalle tre reti RAI e dall'Università "La Sapienza" di Roma. Nel 2002 viene invitato dall' accademia Darpana di Ahmedabad, in India, a realizzare una regia dell'Eneide, con attori, musicisti e danzatori indiani. Negli ultimi anni ha collaborato alle trasmissioni radiofoniche: Farehneit e Mondo radio (RAI 3) Nel 2003 pubblica il libro di foto e appunti africani Voci dal cortile, presentato dal sindaco di Roma Valter Veltroni. Il documentario La luna e l'eunuco, girato in India, è selezionato al festival di cinema asiatico di Roma. Nel 2004 è prevista una sua mostra di foto Sopra i fiumi di Babilonia a Roma (al Vittoriano), poi a Bologna, Firenze, New Delhi (Istituto italiano di cultura) e Ahmedabad (Alliance Francaise).
"Ci sono tante porte per entrare in India, ma nessuna per uscirne". (Un viaggiatore francese dell'800)
Alcuni Paesi hanno la peculiarità di non proporsi solamente attraverso i loro paesaggi o costumi, ma avvolgendo con una forza vischiosa e sottile sia la memoria del viaggiatore o del pellegrino, che il loro spirito. Si sa che l'India e l'Italia sono tra questi paesi, ma tra loro c'è anche una non dichiarata complicità, che inizia dai tempi della cosiddetta Roman Connection -attiva sin dai tempi dell'Impero romano- per arrivare fino ad oggi. Seduzioni commerciali, artistiche, in seguito anche filosofiche.
Ecco la terra: scegliete l'iter, che vuol dire come attraversarla.
Alcune immagini le ho volute proporre in assolvenza, come se affiorassero -per definizione e dimensione- dalla memoria. Perché l'India è luogo di memoria, soprattutto di se stessa, lei... che tutto mantiene e nulla getta via, coniuga fedi e gesti antichi di migliaia d'anni, con i micro chip, la danza Bharata Natyam e i film di Bollywood...Ma questa assolvenza dell'immagine è anche un percorso molto più inquietante, un tracciato segnato da un canto dei Rg-Veda che si chiede se Colui che è radice della creazione, almeno Lui, abbia vera conoscenza di questa, oppure nemmeno Lui, forse, non sa niente...L' iter verso l'immagine compiuta, dunque, l'ho voluto far iniziare (o finire) verso questo niente che il tutto bianco o il tutto nero forse rappresentano.
Da un punto di vista tecnico, queste fotografie nascono su una linea di confine, sono tra le ultime di un'epoca che le ha viste ancora nascere in un processo di sviluppo e stampa tradizionale, fatto di pellicola e carta. Per l'approccio all'immagine, invece, rimane ancora un riferimento il sentiero indicato da Cartier-Bresson, che insegna ad attendere il momento dello scatto, l'evento (o lo sguardo) che si materializza davanti all'obiettivo, senza andarlo a cercare. (Massimiliano Troiani)
Massimiliano Troiani
Nato a Roma, inizia molto presto le sue esperienze cinematografiche accanto al padre (direttore della fotografia con Orson Welles, Ioris Ivens, Visconti e altri) che seguirà in vari lavori anche televisivi. Dopo esperienze teatrali con Carlo Cecchi e Luca Ronconi forma una propria compagnia; cura le regie di spettacoli che verranno presentati in Italia ma anche in numerose rassegne e festival all'estero, fra cui Cina, India, Pakistan, Germania, Francia, Svizzera, Olanda, Turchia. Nel 1989 vince il premio per la miglior regia al festival Internazionale di Arezzo, per la messa in scena di una trilogia di Harold Pinter. Per l'Accademia di Francia a Roma, cura le manifestazioni per il Bicentenario della rivoluzione francese a Piazza Navona (musiche di Giovanna Marini) Nel '90 un suo spettacolo è invitato al festival di Chuang Zhou in Cina. Nel '91 viene invitato dalla Japan Foundation a Tokyo e Kyoto. L'anno successivo gli viene commisionata la regia di Elogio della Follia (di Erasmo da Rotterdam), con musiche di De André e scene di Enzo Cucchi. Collaborano alle sue produzioni artisti come Enrico Pieranunzi, Adriana Borriello, Sergio Tramonti. Intanto lavora a trasmissioni televisive e realizza documentari in diversi Paesi africani, in Amazzonia, in Pakistan,e in India, dove viaggia con continuità da circa vent'anni; suoi lavori vengono proposti dalle tre reti RAI e dall'Università "La Sapienza" di Roma. Nel 2002 viene invitato dall' accademia Darpana di Ahmedabad, in India, a realizzare una regia dell'Eneide, con attori, musicisti e danzatori indiani. Negli ultimi anni ha collaborato alle trasmissioni radiofoniche: Farehneit e Mondo radio (RAI 3) Nel 2003 pubblica il libro di foto e appunti africani Voci dal cortile, presentato dal sindaco di Roma Valter Veltroni. Il documentario La luna e l'eunuco, girato in India, è selezionato al festival di cinema asiatico di Roma. Nel 2004 è prevista una sua mostra di foto Sopra i fiumi di Babilonia a Roma (al Vittoriano), poi a Bologna, Firenze, New Delhi (Istituto italiano di cultura) e Ahmedabad (Alliance Francaise).
14
febbraio 2004
Massimiliano Troiani – India iter – land
Dal 14 al 21 febbraio 2004
fotografia
Location
BZF
Firenze, Via Panicale, 61R, (Firenze)
Firenze, Via Panicale, 61R, (Firenze)
Vernissage
14 Febbraio 2004, ore 18
Sito web
www.costantecambiamento.com