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Massimiliano Zangrando
una sequenza di opere realizzate ad olio su tela, faesite e legno dedicate a Trieste, ai luoghi storici eminenti della città, terra d’origine dell’artista, alla poesia e al fascino del mare
Comunicato stampa
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S’inaugura sabato 16 giugno 2007 a Trieste nella sede della sezione triestina della Lega Navale Italiana, situata nell’ex Faro alla Lanterna (Molo Fratelli Bandiera, 9) da poco restaurato, la mostra personale del pittore Massimiliano Zangrando, che sarà presentata dall’architetto Marianna Accerboni. La rassegna, che rimarrà visitabile fino al 23 giugno, propone una sequenza di opere realizzate ad olio su tela, faesite e legno dedicate a Trieste, ai luoghi storici eminenti della città, terra d’origine dell’artista, alla poesia e al fascino del mare.
Paesaggista, ritrattista, insegnante di nudo, di ritratto e tecniche a olio, Zangrando nasce a Milano, dove vive e opera. Si forma sul piano pittorico a Trieste, sotto la guida di Walter Falzari, insigne maestro dal verismo duttile e incantato e, nel capoluogo lombardo, alla scuola “Al Castello” con Leonardo Spreafico, nel cui ambito si segnala con un primo premio, e all’“Augusto Colombo” con Mario Marè. Si laurea alla Cattolica e viaggia molto, soprattutto nei paesi dell’Est e in particolare in Russia. Inizia l’attività artistica nel 1961, acquisendo il Premio Novara. Negli anni a seguire espone in numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero.
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“La pittura di Zangrando” scrive Accerboni “trae linfa originariamente da un insegnamento colto e tradizionale, che gli ha consegnato gli strumenti per agire e per librarsi nell’ambito di una pittura ricca e vellutata, generosa e intrisa di luce, i cui cardini si attestano nella valenza emozionale dell’impressionismo e nel rapporto libero tra forma, colore e dato luministico. L’impressione individuale dell’artista si àncora però a un verismo luminoso, pacato e composto, che riordina l’emozione nella quiete e nella gioia. Scorrono così davanti ai nostri occhi le pulsioni cromatiche evocate in Zangrando da alcuni luoghi storici di Trieste, come per esempio la strada di accesso al Castello di San Giusto, l’essenziale maestosità dell’arco di Riccardo, la “vis” architettonica di Tor Cucherna e del Teatro Romano, la potenza della rocca del castello di Duino e la poesia fragorosa del mare durante le regate o nella quiete dell’orizzonte al tramonto, accanto a un’immagine dell’ex Faro alla Lanterna, che ospita la mostra. Con l’immediatezza del talento e la ponderazione di chi coglie il ritmo naturale del tempo” conclude il critico “Zangrando ci ripropone una Trieste solare e felice, come forse il ricordo ama ricomporre”.
Paesaggista, ritrattista, insegnante di nudo, di ritratto e tecniche a olio, Zangrando nasce a Milano, dove vive e opera. Si forma sul piano pittorico a Trieste, sotto la guida di Walter Falzari, insigne maestro dal verismo duttile e incantato e, nel capoluogo lombardo, alla scuola “Al Castello” con Leonardo Spreafico, nel cui ambito si segnala con un primo premio, e all’“Augusto Colombo” con Mario Marè. Si laurea alla Cattolica e viaggia molto, soprattutto nei paesi dell’Est e in particolare in Russia. Inizia l’attività artistica nel 1961, acquisendo il Premio Novara. Negli anni a seguire espone in numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero.
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“La pittura di Zangrando” scrive Accerboni “trae linfa originariamente da un insegnamento colto e tradizionale, che gli ha consegnato gli strumenti per agire e per librarsi nell’ambito di una pittura ricca e vellutata, generosa e intrisa di luce, i cui cardini si attestano nella valenza emozionale dell’impressionismo e nel rapporto libero tra forma, colore e dato luministico. L’impressione individuale dell’artista si àncora però a un verismo luminoso, pacato e composto, che riordina l’emozione nella quiete e nella gioia. Scorrono così davanti ai nostri occhi le pulsioni cromatiche evocate in Zangrando da alcuni luoghi storici di Trieste, come per esempio la strada di accesso al Castello di San Giusto, l’essenziale maestosità dell’arco di Riccardo, la “vis” architettonica di Tor Cucherna e del Teatro Romano, la potenza della rocca del castello di Duino e la poesia fragorosa del mare durante le regate o nella quiete dell’orizzonte al tramonto, accanto a un’immagine dell’ex Faro alla Lanterna, che ospita la mostra. Con l’immediatezza del talento e la ponderazione di chi coglie il ritmo naturale del tempo” conclude il critico “Zangrando ci ripropone una Trieste solare e felice, come forse il ricordo ama ricomporre”.
16
giugno 2007
Massimiliano Zangrando
Dal 16 al 23 giugno 2007
arte contemporanea
Location
LEGA NAVALE ITALIANA – SEZIONE DI TRIESTE
Trieste, Molo Fratelli Bandiera, 9, (Trieste)
Trieste, Molo Fratelli Bandiera, 9, (Trieste)
Autore