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Massimo Ballabio – Anche le farfalle si posano qui…
Le sculture di Massimo sfiorate suonano, si offrono alle nostre mani calde/fredde, lisce/ruvide, rigide/morbide, al nostro corpo avvolgenti, anche le più piccole portano con sé il desiderio di creare spazio.
Comunicato stampa
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Forse siamo troppo abituati a conoscere le opere solo con la vista, o almeno distrattamente pensiamo accada con questa modalità. I lavori di Massimo Ballabio ci portano a ricordare che l’intero corpo è luogo di percezione, ciascuno di noi percepisce in modo indiviso ed anche la vista ci restituisce sensazioni tattili, sonore, olfattive.
Le sculture di Massimo sfiorate suonano, si offrono alle nostre mani calde/fredde, lisce/ruvide, rigide/morbide, al nostro corpo avvolgenti, anche le più piccole portano con sé il desiderio di creare spazio.
La complessità del nostro sistema percettivo ritrova, in molteplici variazioni, in queste opere un equilibro dinamico, frutto di un inscindibile connubio di razionale ed organico che anima ogni forma. Superfici respirano, volumi si empiono, polveri si posano, liquidi impregnano, carte trasparenti ritagliate in minuscoli quadrati e fili tesi creano ritmi sovrapposti, precise fenditure spaccano le forme per generare spesso una coppia in dialogo.
Marmo di Carrara, ardesia, granito del Labrador, legni, grafite, carta giapponese, carta nepalese, carta oleata… niente è posto a caso o solo per un gusto estetico, ogni materiale è conosciuto con sapienza tecnica e scelto per la sua funzione originaria, posta in correlazione con la situazione che ha fatto accadere l’opera nel corso del tempo.
Accanto a queste sculture nascono anche i fogli di grafica correlati da un naturale scambio reciproco, in essi occasionalmente si affaccia il colore, da anni nei lavori di Massimo “ il colore è andato, resta la forma”.
Ecco alcuni spunti che certo non sanno svelare l’inconoscibile mistero di un’esistenza carica di incontri con persone, luoghi, storie vicine e lontane nello spazio e nel tempo, ma solo avvicinare a “vivere il silenzio” accompagnati anche da queste pietre, questi legni, queste carte che l’artista ha lasciato accadere ed ora mostra a noi.
Le sculture di Massimo sfiorate suonano, si offrono alle nostre mani calde/fredde, lisce/ruvide, rigide/morbide, al nostro corpo avvolgenti, anche le più piccole portano con sé il desiderio di creare spazio.
La complessità del nostro sistema percettivo ritrova, in molteplici variazioni, in queste opere un equilibro dinamico, frutto di un inscindibile connubio di razionale ed organico che anima ogni forma. Superfici respirano, volumi si empiono, polveri si posano, liquidi impregnano, carte trasparenti ritagliate in minuscoli quadrati e fili tesi creano ritmi sovrapposti, precise fenditure spaccano le forme per generare spesso una coppia in dialogo.
Marmo di Carrara, ardesia, granito del Labrador, legni, grafite, carta giapponese, carta nepalese, carta oleata… niente è posto a caso o solo per un gusto estetico, ogni materiale è conosciuto con sapienza tecnica e scelto per la sua funzione originaria, posta in correlazione con la situazione che ha fatto accadere l’opera nel corso del tempo.
Accanto a queste sculture nascono anche i fogli di grafica correlati da un naturale scambio reciproco, in essi occasionalmente si affaccia il colore, da anni nei lavori di Massimo “ il colore è andato, resta la forma”.
Ecco alcuni spunti che certo non sanno svelare l’inconoscibile mistero di un’esistenza carica di incontri con persone, luoghi, storie vicine e lontane nello spazio e nel tempo, ma solo avvicinare a “vivere il silenzio” accompagnati anche da queste pietre, questi legni, queste carte che l’artista ha lasciato accadere ed ora mostra a noi.
10
ottobre 2009
Massimo Ballabio – Anche le farfalle si posano qui…
Dal 10 ottobre al 09 novembre 2009
arte contemporanea
Location
SPAZIO LABORATORIO LA CORNICE
Cantù, Via Per Alzate, 9, (Como)
Cantù, Via Per Alzate, 9, (Como)
Orario di apertura
da martedì a sabato: ore 9-12,15 e 15,15-19,15 chiuso domenica e lunedì
Vernissage
10 Ottobre 2009, ore 18,30
Autore
Curatore