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Massimo Bonanno – InformAzione-dal particolare al generale
Dalle installazioni ai dipinti, dalle foto ai quadri-scultura alla performance collettiva, l’artista racconta la tendenza a generalizzare la storia tramite storie mediatiche d’effetto che agiscono pesantemente sul comportamento individuale, generando effetti ancora più devastanti sulle identità collettive.
Comunicato stampa
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Sabato 10 aprile alle 19.00 inaugura “InformAzione-dal particolare al generale”, mostra eclettica di Massimo Bonanno, presso Skip la Comune (via Sampolo 135 - Palermo). Dalle installazioni ai dipinti, dalle foto ai quadri-scultura alla performance collettiva, l’artista racconta la tendenza a generalizzare la storia tramite storie mediatiche d’effetto che agiscono pesantemente sul comportamento individuale, generando effetti ancora più devastanti sulle identità collettive. L’informazione è allora lo strumento più efficace per agire sul consenso, sulle relazioni interpersonali, sulla concezione della realtà attraverso quelli che M.Bonanno definisce gli “InformAttori”. Così l’Artista fa un percorso che va dagli uomini immersi nei loro labirintici percorsi individuali agli InformAttori, omini interamente realizzati con ritagli di quotidiani che invadono lo spazio fisico e virtuale ingigantendosi dinanzi alla gente comune, talmente comune da essere identificata con un codice a barre, come un vero e proprio prodotto seriale.
La mostra è un inno alla libertà d’informare e di agire onestamente.
InformAzione
Dal particolare al generale
Di Massimo Bonanno
La mostra è un percorso che, com’ è ormai noto ai conoscitori dell’artista, ha come protagonista l’uomo. Questa volta però Massimo Bonanno ci offre una prospettiva più evoluta rispetto alle serie precedenti.
L’ uomo nell’identificarsi in una collettività determina se stesso costruendo un proprio percorso e una propria storia. Oggi però si assiste ad una tendenza a generalizzare la storia attraverso la costruzione di storie mediatiche d’effetto che agiscono pesantemente sul comportamento collettivo ed individuale. Ed è così che gli InformAttori, protagonisti del teatrino mediatico, recitano la loro parte seminando confusione e soggezione. Informare è ormai un modo per agire in maniera significativa sul consenso, sulle relazioni interpersonali, sulla concezione della realtà.
Massimo Bonanno presenta i suoi quadri-scultura con uomini immersi nei loro labirintici percorsi individuali insieme agli informAttori, omini interamente realizzati con ritagli di quotidiani che invadono lo spazio reale attraverso intriganti installazioni e lo spazio virtuale della tela ingigantendosi dinanzi a persone comuni, talmente comuni da essere associate ad un codice a barre, come se l’individuo fosse un prodotto seriale. Questi ultimi lavori sono un vero e proprio inno all’onesta dell’informazione e degli informatori, onestà soggetta continuamente agli interessi delle Lobby che attentano alla libertà d’informazione e d’espressione in generale.
M. Ippolito
Massimo Bonanno
Massimo Bonanno, formatosi come Maestro d’arte dei metalli e dell’oreficeria, ha scelto poi di dedicarsi alla pittura e alla scultura. Ha maturato nel tempo, completamente da autodidatta, una grande capacità di manipolare materiali molto diversi tra loro come il legno, il gesso, le terre, il cernit, la plastilina, il polistirolo… Di certo fondamentali, per questa maturazione, sono state le esperienze da scenografo e da restauratore.
Attualmente Massimo Bonanno esercita la professione di restauratore di mobili, dipinti e manufatti in foglia oro. La foglia oro e quella argento sono materiali da lui molto utilizzati, scoperti durante la sua formazione da restauratore.
È alla continua ricerca di materiali nuovi e nuove applicazioni come gli specchi e i colori fluorescenti, assetato di nuove esperienze tattili e visive. Dal punto di vista pittorico non si direbbe proprio che siamo dinanzi ad un autodidatta. La sua mano è molto morbida e la sua conoscenza dell’anatomia molto matura. Partito dalla pittura ad olio, oggi le sue opere sono a metà tra la scultura e la pittura, sono dei Quadri-Scultura come a lui piace chiamarli. Hanno la tridimensionalità, reale o fittizia, della scultura ma si appendono come se fossero quadri. I suoi quadri sono stati esposti in diverse personali ed uno dei suoi pezzi è stato acquistato dal Museo di Prarolo a Vercelli, dove si trovano opere di nomi noti come Camillo Francia, Carlo Pace, Fabio Mordeglia, Egidio Castelli, Guido Villa, Michele Mingoia, Kalo Mancuso.
Marianna Ippolito
La mostra è un inno alla libertà d’informare e di agire onestamente.
InformAzione
Dal particolare al generale
Di Massimo Bonanno
La mostra è un percorso che, com’ è ormai noto ai conoscitori dell’artista, ha come protagonista l’uomo. Questa volta però Massimo Bonanno ci offre una prospettiva più evoluta rispetto alle serie precedenti.
L’ uomo nell’identificarsi in una collettività determina se stesso costruendo un proprio percorso e una propria storia. Oggi però si assiste ad una tendenza a generalizzare la storia attraverso la costruzione di storie mediatiche d’effetto che agiscono pesantemente sul comportamento collettivo ed individuale. Ed è così che gli InformAttori, protagonisti del teatrino mediatico, recitano la loro parte seminando confusione e soggezione. Informare è ormai un modo per agire in maniera significativa sul consenso, sulle relazioni interpersonali, sulla concezione della realtà.
Massimo Bonanno presenta i suoi quadri-scultura con uomini immersi nei loro labirintici percorsi individuali insieme agli informAttori, omini interamente realizzati con ritagli di quotidiani che invadono lo spazio reale attraverso intriganti installazioni e lo spazio virtuale della tela ingigantendosi dinanzi a persone comuni, talmente comuni da essere associate ad un codice a barre, come se l’individuo fosse un prodotto seriale. Questi ultimi lavori sono un vero e proprio inno all’onesta dell’informazione e degli informatori, onestà soggetta continuamente agli interessi delle Lobby che attentano alla libertà d’informazione e d’espressione in generale.
M. Ippolito
Massimo Bonanno
Massimo Bonanno, formatosi come Maestro d’arte dei metalli e dell’oreficeria, ha scelto poi di dedicarsi alla pittura e alla scultura. Ha maturato nel tempo, completamente da autodidatta, una grande capacità di manipolare materiali molto diversi tra loro come il legno, il gesso, le terre, il cernit, la plastilina, il polistirolo… Di certo fondamentali, per questa maturazione, sono state le esperienze da scenografo e da restauratore.
Attualmente Massimo Bonanno esercita la professione di restauratore di mobili, dipinti e manufatti in foglia oro. La foglia oro e quella argento sono materiali da lui molto utilizzati, scoperti durante la sua formazione da restauratore.
È alla continua ricerca di materiali nuovi e nuove applicazioni come gli specchi e i colori fluorescenti, assetato di nuove esperienze tattili e visive. Dal punto di vista pittorico non si direbbe proprio che siamo dinanzi ad un autodidatta. La sua mano è molto morbida e la sua conoscenza dell’anatomia molto matura. Partito dalla pittura ad olio, oggi le sue opere sono a metà tra la scultura e la pittura, sono dei Quadri-Scultura come a lui piace chiamarli. Hanno la tridimensionalità, reale o fittizia, della scultura ma si appendono come se fossero quadri. I suoi quadri sono stati esposti in diverse personali ed uno dei suoi pezzi è stato acquistato dal Museo di Prarolo a Vercelli, dove si trovano opere di nomi noti come Camillo Francia, Carlo Pace, Fabio Mordeglia, Egidio Castelli, Guido Villa, Michele Mingoia, Kalo Mancuso.
Marianna Ippolito
10
aprile 2010
Massimo Bonanno – InformAzione-dal particolare al generale
Dal 10 aprile al 10 maggio 2010
arte contemporanea
Location
SKIP LA COMUNE
Palermo, Via Sampolo, 135, (Palermo)
Palermo, Via Sampolo, 135, (Palermo)
Curatore