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Massimo Falsaci – Contro Nature
Come l’effetto ottico della ruota in cui sette colori, girando velocemente, si sciolgono in un bianco totale, così Massimo Falsaci, nel suo percorso “CONTRO NATURE”, ci chiede di dare un senso a quel vorticare infinito: sappiamo ancora riconoscere la natura e le conseguenze del nostro agire?
Comunicato stampa
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Ponti, hamburger, vetrate, ordinati carrelli del supermercato, torri, campi di grano, immondizia e poi piazze assolate, pescatori, grattacieli. Uno dietro l’altro, sembrano senza alcun ordine. E poi piccole figure che si allontanano, pensierose, staccate dalla realtà: nemmeno sopraffatte, ma semplicemente immerse nel chiarore abbagliante di un nulla, verso cui tutto l’insieme rutilante di sollecitazioni sembra spingerle. Le opere di Falsaci catturano la natura, il suo scorrere in tempi differenti da quelli umani, ma anche sono capaci di fissare modelli artificiali, veloci, travolgenti, in cui la ricchezza più totale diventa vuoto. Come l’effetto ottico della ruota in cui sette colori, girando velocemente, si sciolgono in un bianco totale, così Massimo Falsaci, nel suo percorso “CONTRO NATURE”, ci chiede di dare un senso a quel vorticare infinito: sappiamo ancora riconoscere i colori della natura e le conseguenze del nostro agire? Dal vuoto che a volte riusciamo a creare attorno a noi...il troppo e il niente, l'essere alla massima potenza e l'annullarsi...due incredibili modi di interpretare l'essenza delle cose, quello della natura e quello dell’uomo, a volte capace di scorrere insieme altre volte di muoversi in sensi contrari...due nature contro…spesso ognuna di esse un vero e proprio essere "contro natura”, l’una per l’altra.
> TESTI CRITICI:
“[...] Falsaci ha tutto un suo modo particolare di dipingere: scompone la figura sulla tela in aree alle quali corrispondono diversi colori, come in un puzzle. L'effetto è simile a quello della fotografia, ma qui le emozioni e i sentimenti vengono espressi dal colore, di solito forte e vivido, per creare contrasti decisi.
Eraldo Di Vita
"[...] Fotografie prese da riviste, da internet o che scatta lui stesso, diventando nelle mani di Massimo Falsaci, dopo un'elaborazione digitale, acrilici su tela dalle cromie rutilanti. Ritratti in primissimo piano giocati su pochissimi elementi o scorci di città gremiti di dettagli [...]“.
Estratto da: "Arte Mondadori - Alessandra Redaelli
“[…] risultato viene riportato su tela, scomposto e colorato in acrilico, con l'utilizzo di un numero limitato di colori e l'assenza totale di sfumature, per arrivare ad un risultato quasi grafico, che toglie morbidezza e vita, ma anche non smette di coinvolgere. Ed è proprio il togliere con precisione e parsimonia, la cifra con cui le sue opere si confrontano con il contemporaneo, illudono e svaniscono, lasciando una traccia fredda quanto realistica […]".
Estratto da: “be|different”
“[…] si quella di Falsaci, un’arte volta a scovare e mostrare la società occidentale assorbita dalla telecomunicazione, dalla virtualità, dalla velocità, dalla voracità di consumo, ma non dimentica il sostrato di una dimensione intimista e attenta al dettaglio […]”.
La tela bruciante di Maria Ciangoli
BIO
Nato a Cannobio (VB) nel 1974, Massimo Falsaci compie studi d'indirizzo umanistico. Il suo linguaggio artistico, iniziato alla fine degli anni '90, parte dall'espressività fumettistica ed editoriale affinata, nelle tecniche e nella soggettivistica, con l' illustratore Karel Thole. E' solo però a partire dal 2000, quando frequenta la scuola milanese di pittura di Gianna Berrettini, che la personale esigenza sperimentale prende piede. L'importanza del collegamento tra il vivere quotidiano e l'analisi comportamentale delle masse ha spinto il gallerista internazionale Marcello Cazzaniga, in occasione della mostra milanese 2010 alla Libreria Rizzoli di Corso. Vittorio Emanuele II, a scrivere: “Massimo Falsaci è un artista contemporaneo, un giovane che vive nella società di oggi e che ne testimonia l'evolversi attraverso le sue creazioni artistiche”. Nell'arco del 2010, l'artista-comunicatore Falsaci, (caratterizzato sempre da una pungente e attenta critica verso la civiltà contemporanea), ha introdotto, nel proprio linguaggio rappresentativo, delle sfumature concettuali provenienti dal mondo della rete web. Le sue opere più recenti tendono a rievocare sia fotogrammi pubblicitari, sia sezioni-vetrina di portali internet, dove ogni soggetto/oggetto in vista rivela esclusivamente l'idea “perfetta” del prodotto che si vuole mostrare: sia esso un ponte, un edificio o il profilo umano di una persona.
PREMI E RICONOSCIMENTI
Premio Gaber 2004, premio Diesel Wall 2007, Finalista del concorso Arte Mondadori 2009-2010-2011-2013-2014, selezionato come il migliore poster fra i primi 100 per il progetto internazionale Postes for Tomorrow e ha in attimo diverse mostre collettive e personali in Italia ed all’estero.
PRINCIPALI PERSONALI e COLLETTIVE RECENTI
2015
Milano, Micro storie, Centro Cardinal Ferrari, a cura di Microbo.
Milano, collettiva di pittura creativa, NABA, a cura di Luciana Meazza.
Parigi, 1000 matite per la libertà di espressione, La biblioteca Wasteland, a cura di Friche belle de Mai, catalogo.
2014
Roma, Villa Pamphili, Un assordante silenzio, a cura di Orizzonte Contemporaneo, catalogo.
2013
Oleggio Castello (NO), Resort Castel dal Pozzo, Personale di Massimo Falsaci, a cura di Marcello Cazzaniga, catalogo.
2012
Verbania, Palazzo Parasi, Utopia, a cura di Marcello Cazzaniga, patrocinio: assessorato alla cultura, personale, catalogo.
Rieti, Studio Arte Conteporanea, The Lucky One, a cura di Francesco Santaniello e Barbara Pavan, collettiva, catalogo.
2011
Rieti, Studio7.it Spazio Arte, Nova Phoenix, a cura di Barbara Pavan.
Mantova, Errepi Arte, Utopia, a cura di Rocco Proce, Alessio Lucchini e Paola Artoni, catalogo.
Milano, Libreria Rizzoli Milano, C6? Da dove DGT?, a cura di Marcello Cazzaniga, catalogo 2010
> TESTI CRITICI:
“[...] Falsaci ha tutto un suo modo particolare di dipingere: scompone la figura sulla tela in aree alle quali corrispondono diversi colori, come in un puzzle. L'effetto è simile a quello della fotografia, ma qui le emozioni e i sentimenti vengono espressi dal colore, di solito forte e vivido, per creare contrasti decisi.
Eraldo Di Vita
"[...] Fotografie prese da riviste, da internet o che scatta lui stesso, diventando nelle mani di Massimo Falsaci, dopo un'elaborazione digitale, acrilici su tela dalle cromie rutilanti. Ritratti in primissimo piano giocati su pochissimi elementi o scorci di città gremiti di dettagli [...]“.
Estratto da: "Arte Mondadori - Alessandra Redaelli
“[…] risultato viene riportato su tela, scomposto e colorato in acrilico, con l'utilizzo di un numero limitato di colori e l'assenza totale di sfumature, per arrivare ad un risultato quasi grafico, che toglie morbidezza e vita, ma anche non smette di coinvolgere. Ed è proprio il togliere con precisione e parsimonia, la cifra con cui le sue opere si confrontano con il contemporaneo, illudono e svaniscono, lasciando una traccia fredda quanto realistica […]".
Estratto da: “be|different”
“[…] si quella di Falsaci, un’arte volta a scovare e mostrare la società occidentale assorbita dalla telecomunicazione, dalla virtualità, dalla velocità, dalla voracità di consumo, ma non dimentica il sostrato di una dimensione intimista e attenta al dettaglio […]”.
La tela bruciante di Maria Ciangoli
BIO
Nato a Cannobio (VB) nel 1974, Massimo Falsaci compie studi d'indirizzo umanistico. Il suo linguaggio artistico, iniziato alla fine degli anni '90, parte dall'espressività fumettistica ed editoriale affinata, nelle tecniche e nella soggettivistica, con l' illustratore Karel Thole. E' solo però a partire dal 2000, quando frequenta la scuola milanese di pittura di Gianna Berrettini, che la personale esigenza sperimentale prende piede. L'importanza del collegamento tra il vivere quotidiano e l'analisi comportamentale delle masse ha spinto il gallerista internazionale Marcello Cazzaniga, in occasione della mostra milanese 2010 alla Libreria Rizzoli di Corso. Vittorio Emanuele II, a scrivere: “Massimo Falsaci è un artista contemporaneo, un giovane che vive nella società di oggi e che ne testimonia l'evolversi attraverso le sue creazioni artistiche”. Nell'arco del 2010, l'artista-comunicatore Falsaci, (caratterizzato sempre da una pungente e attenta critica verso la civiltà contemporanea), ha introdotto, nel proprio linguaggio rappresentativo, delle sfumature concettuali provenienti dal mondo della rete web. Le sue opere più recenti tendono a rievocare sia fotogrammi pubblicitari, sia sezioni-vetrina di portali internet, dove ogni soggetto/oggetto in vista rivela esclusivamente l'idea “perfetta” del prodotto che si vuole mostrare: sia esso un ponte, un edificio o il profilo umano di una persona.
PREMI E RICONOSCIMENTI
Premio Gaber 2004, premio Diesel Wall 2007, Finalista del concorso Arte Mondadori 2009-2010-2011-2013-2014, selezionato come il migliore poster fra i primi 100 per il progetto internazionale Postes for Tomorrow e ha in attimo diverse mostre collettive e personali in Italia ed all’estero.
PRINCIPALI PERSONALI e COLLETTIVE RECENTI
2015
Milano, Micro storie, Centro Cardinal Ferrari, a cura di Microbo.
Milano, collettiva di pittura creativa, NABA, a cura di Luciana Meazza.
Parigi, 1000 matite per la libertà di espressione, La biblioteca Wasteland, a cura di Friche belle de Mai, catalogo.
2014
Roma, Villa Pamphili, Un assordante silenzio, a cura di Orizzonte Contemporaneo, catalogo.
2013
Oleggio Castello (NO), Resort Castel dal Pozzo, Personale di Massimo Falsaci, a cura di Marcello Cazzaniga, catalogo.
2012
Verbania, Palazzo Parasi, Utopia, a cura di Marcello Cazzaniga, patrocinio: assessorato alla cultura, personale, catalogo.
Rieti, Studio Arte Conteporanea, The Lucky One, a cura di Francesco Santaniello e Barbara Pavan, collettiva, catalogo.
2011
Rieti, Studio7.it Spazio Arte, Nova Phoenix, a cura di Barbara Pavan.
Mantova, Errepi Arte, Utopia, a cura di Rocco Proce, Alessio Lucchini e Paola Artoni, catalogo.
Milano, Libreria Rizzoli Milano, C6? Da dove DGT?, a cura di Marcello Cazzaniga, catalogo 2010
16
settembre 2015
Massimo Falsaci – Contro Nature
Dal 16 settembre al 27 novembre 2015
arte contemporanea
Location
3001LAB
Milano, Via Antonio Sacchini, 18, (Milano)
Milano, Via Antonio Sacchini, 18, (Milano)
Orario di apertura
martedì - venerdì dalle 10.30 alle 12.30 - altri orari e da venerdì a lunedì su appuntamento
Vernissage
16 Settembre 2015, h 18.30
Autore