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Massimo Festi / Francesca Randi – imPerfetto – imPossibile
una doppia personale realizzata dall’artista ferrarese Massimo Festi e della cagliaritana Francesca Randi
Comunicato stampa
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Inaugura sabato 3 luglio alle ore 19,30 presso il Museo “Casa Natale di Gabriele D’Annunzio a Pescara la mostra fotografica e video artistica “imPERFETTO – imPOSSIBILE”, una doppia personale realizzata dall’artista ferrarese Massimo Festi e della cagliaritana Francesca Randi, curata da Erica Olmetto. L’esposizione, visitabile fino al 10 luglio 2010, ha già aperto la rassegna d’arte contemporanea “Ricordi ancestrali: Le identità nascoste”, organizzata dall’Associazione culturale Dehe.Art, presso La Bacheca il 30 gennaio 2010 e successivamente il 13 marzo presso La Galleria d’arte Blublauerspazioarte ad Alghero.
Rispetto all’intera Rassegna, organizzata da Dehe.Art e grazie al prezioso contributo di Homeland Sardinia, la mostra imPERFETTO – imPOSSIBILE costituisce il motivo conduttore, la parte ispiratrice del tema portante “Ricordi Ancestrali: Le identità nascoste”, un progetto culturale di fondamentale importanza perché aperto al confronto e alla collaborazione con due artisti di diversa provenienza. Nello specifico, la mostra imPERFETTO – imPOSSIBILE, dedicata al tema delle maschere e quindi strettamente legata all’importanza dell’identità nella società contemporanea, sarà allestita non solo nei locali del Museo “Casa Natale di Gabriele D’Annunzio” a Pescara ma anche a Brescia presso la galleria d’arte SkinGallery e a Berlino nei locali della Galleria Cell63. L’obiettivo di questa mostra itinerante è quello di coinvolgere più territori e quindi identità diverse con differenti tradizioni antropologiche, per questo Dehe.Art ha coinvolto due artisti come Massimo Festi e Francesca Randi: la loro proposta fotografica consiste in una nuova interpretazione artistica del vissuto e della simbologia legata alla maschera e all’uomo vicini al nostro “contemporaneo”, con una particolare attenzione, per entrambi, rivolta all’inserimento della figura umana in un contesto talvolta asettico e isolato, talvolta fortemente connotato dalla presenza di elementi storici e pragmatici.
In questa seconda fase dell’iter espositivo, che avrà inizio a Pescara, oltre alle 20 fotografie in programma, gli artisti hanno prodotto due filmati ispirati alle surreali atmosfere e ai misteriosi personaggi già presenti nelle foto: rappresentano due mondi diversi calati in un’atmosfera misteriosa e inquietante dove i personaggi si muovono raccontando la loro storia. In Unusual love di Massimo Festi le persone mascherate sembrano quasi incapaci di comunicare tra loro e concentrano la propria attenzione sugli oggetti, la pistola o la bambola, gli unici feticci con cui riescono a stabilire un legame affettivo e una relazione sentimentale e dai quali non riescono a separarsi. In Wunderkammer party di Francesca Randi invece il senso del racconto si concentra proprio sull’ambiguo rapporto che unisce il destino delle figure umane ugualmente mascherate, ma comunicanti, quasi come se al di sopra della loro identità ci fosse una misteriosa verità nascosta in grado di tessere le fila del gioco.
Dal testo critico di Erica Olmetto presente in catalogo: “Calati in un mondo fatto di violenza, sesso, imperversato da atteggiamenti anticulturali e conformisti, i personaggi di Massimo Festi sono consapevoli della propria imperfezione, colti dall’esigenza di cercare una sintesi delle problematiche attuali legate all’identità [….].E’ l’emblema metaforico della società contemporanea, la Wunderkammer di Francesca Randi, una festa particolare, Wunderkammer party, che l’artista immagina ospitata nella camera di un collezionista d’altri tempi, quello che noi oggi definiremmo l’Antiquario”.
Ufficio Stampa Dehe.art: tel. 3284328941 – Info Museo “Casa Natale Gabriele D’Annunzio” 085 60391 – www.casadannunzio.beniculturali.it
imPERFETTO – imPOSSIBILE
Calati in un mondo fatto di violenza, sesso, imperversato da atteggiamenti anticulturali e conformisti, i personaggi di Massimo Festi sono consapevoli della propria imperfezione, colti dall’esigenza di cercare una sintesi delle problematiche attuali legate all’identità.
“Attraverso una maschera/seconda pelle scontati esseri che non aspirano più ad essere dei. Soggetti come realtà imperfette, come superamento dei generi. Alterazioni dell’immaginario collettivo, Nature antropomorfe che non dimenticano il lato animale e razionale dell’uomo e la fisicità dell’esistenza”. Come sfogliando una sequenza di immagini che l’occhio scorre in una rivista di moda, anche queste opere sfilano favorendo una lettura seriale del mondo popolato di esseri che manifestano un senso di inquietudine per un presente incerto e un futuro inesistente. I loro profili si stagliano su fondi privi di contesto, asettici, lontani dallo spazio e dal tempo, s’identificano con stereotipi di una vita decadente e alienata, oscillanti tra personalità in equilibrio precario e dissoluto che non sanno dove andranno, cosa saranno e fino a quando saranno in grado di esistere.
Incerto e oscuro si presenta anche lo scenario in cui sono calate le figure riprese da Francesca Randi all’interno di piccoli spazi sontuosamente e anticamente ornati, Le sue Wunderkammer.
E’ interessante valutare come il significato comunicato da Francesca Randi nell’opera dedicata al progetto non si identifichi con l’accezione positiva di Camera delle Meraviglie (questo è il significo della parola in Tedesco), patrimonio prezioso, appannaggio solo di alcune famiglie nobili del passato tra il Rinascimento e il periodo neoclassico, ma venga traslato in tutt’altro spettacolare fenomeno: la camera degli orrori. E’ l’emblema metaforico della società contemporanea, la Wunderkammer di Francesca Randi, una festa particolare, Wunderkammer party, che l’artista immagina ospitata nella camera di un collezionista d’altri tempi, quello che noi oggi definiremo l’Antiquario. Attraverso un capovolgimento dei valori, l’artista sceglie ambientazioni che richiamano le antiche camere delle meraviglie, trasformandole in luoghi in cui pervade un’atmosfera che genera un senso di turbamento e dissolutezza. In queste particolari “camere” non si respira l’aria del collezionismo antico, l’edonismo per l’oggetto raro, la particolare conchiglia o la stampa introvabile, tipiche delle Wunderkammer . Le figure fotografate in primo piano sembrano solo apparentemente in sintonia con lo spazio circostante per l’abbigliamento che indossano, in realtà si pongono quasi in antitesi al concetto di Wunderkammer, perché si estraniano dal contesto, sembrano distanti e incuranti del luogo dove pensano solo a mostrarsi. La maschera animale che esibiscono accentua ancora di più l’aspetto fiabesco memore degli antichi bestiari medievali.
Erica Olmetto
Rispetto all’intera Rassegna, organizzata da Dehe.Art e grazie al prezioso contributo di Homeland Sardinia, la mostra imPERFETTO – imPOSSIBILE costituisce il motivo conduttore, la parte ispiratrice del tema portante “Ricordi Ancestrali: Le identità nascoste”, un progetto culturale di fondamentale importanza perché aperto al confronto e alla collaborazione con due artisti di diversa provenienza. Nello specifico, la mostra imPERFETTO – imPOSSIBILE, dedicata al tema delle maschere e quindi strettamente legata all’importanza dell’identità nella società contemporanea, sarà allestita non solo nei locali del Museo “Casa Natale di Gabriele D’Annunzio” a Pescara ma anche a Brescia presso la galleria d’arte SkinGallery e a Berlino nei locali della Galleria Cell63. L’obiettivo di questa mostra itinerante è quello di coinvolgere più territori e quindi identità diverse con differenti tradizioni antropologiche, per questo Dehe.Art ha coinvolto due artisti come Massimo Festi e Francesca Randi: la loro proposta fotografica consiste in una nuova interpretazione artistica del vissuto e della simbologia legata alla maschera e all’uomo vicini al nostro “contemporaneo”, con una particolare attenzione, per entrambi, rivolta all’inserimento della figura umana in un contesto talvolta asettico e isolato, talvolta fortemente connotato dalla presenza di elementi storici e pragmatici.
In questa seconda fase dell’iter espositivo, che avrà inizio a Pescara, oltre alle 20 fotografie in programma, gli artisti hanno prodotto due filmati ispirati alle surreali atmosfere e ai misteriosi personaggi già presenti nelle foto: rappresentano due mondi diversi calati in un’atmosfera misteriosa e inquietante dove i personaggi si muovono raccontando la loro storia. In Unusual love di Massimo Festi le persone mascherate sembrano quasi incapaci di comunicare tra loro e concentrano la propria attenzione sugli oggetti, la pistola o la bambola, gli unici feticci con cui riescono a stabilire un legame affettivo e una relazione sentimentale e dai quali non riescono a separarsi. In Wunderkammer party di Francesca Randi invece il senso del racconto si concentra proprio sull’ambiguo rapporto che unisce il destino delle figure umane ugualmente mascherate, ma comunicanti, quasi come se al di sopra della loro identità ci fosse una misteriosa verità nascosta in grado di tessere le fila del gioco.
Dal testo critico di Erica Olmetto presente in catalogo: “Calati in un mondo fatto di violenza, sesso, imperversato da atteggiamenti anticulturali e conformisti, i personaggi di Massimo Festi sono consapevoli della propria imperfezione, colti dall’esigenza di cercare una sintesi delle problematiche attuali legate all’identità [….].E’ l’emblema metaforico della società contemporanea, la Wunderkammer di Francesca Randi, una festa particolare, Wunderkammer party, che l’artista immagina ospitata nella camera di un collezionista d’altri tempi, quello che noi oggi definiremmo l’Antiquario”.
Ufficio Stampa Dehe.art: tel. 3284328941 – Info Museo “Casa Natale Gabriele D’Annunzio” 085 60391 – www.casadannunzio.beniculturali.it
imPERFETTO – imPOSSIBILE
Calati in un mondo fatto di violenza, sesso, imperversato da atteggiamenti anticulturali e conformisti, i personaggi di Massimo Festi sono consapevoli della propria imperfezione, colti dall’esigenza di cercare una sintesi delle problematiche attuali legate all’identità.
“Attraverso una maschera/seconda pelle scontati esseri che non aspirano più ad essere dei. Soggetti come realtà imperfette, come superamento dei generi. Alterazioni dell’immaginario collettivo, Nature antropomorfe che non dimenticano il lato animale e razionale dell’uomo e la fisicità dell’esistenza”. Come sfogliando una sequenza di immagini che l’occhio scorre in una rivista di moda, anche queste opere sfilano favorendo una lettura seriale del mondo popolato di esseri che manifestano un senso di inquietudine per un presente incerto e un futuro inesistente. I loro profili si stagliano su fondi privi di contesto, asettici, lontani dallo spazio e dal tempo, s’identificano con stereotipi di una vita decadente e alienata, oscillanti tra personalità in equilibrio precario e dissoluto che non sanno dove andranno, cosa saranno e fino a quando saranno in grado di esistere.
Incerto e oscuro si presenta anche lo scenario in cui sono calate le figure riprese da Francesca Randi all’interno di piccoli spazi sontuosamente e anticamente ornati, Le sue Wunderkammer.
E’ interessante valutare come il significato comunicato da Francesca Randi nell’opera dedicata al progetto non si identifichi con l’accezione positiva di Camera delle Meraviglie (questo è il significo della parola in Tedesco), patrimonio prezioso, appannaggio solo di alcune famiglie nobili del passato tra il Rinascimento e il periodo neoclassico, ma venga traslato in tutt’altro spettacolare fenomeno: la camera degli orrori. E’ l’emblema metaforico della società contemporanea, la Wunderkammer di Francesca Randi, una festa particolare, Wunderkammer party, che l’artista immagina ospitata nella camera di un collezionista d’altri tempi, quello che noi oggi definiremo l’Antiquario. Attraverso un capovolgimento dei valori, l’artista sceglie ambientazioni che richiamano le antiche camere delle meraviglie, trasformandole in luoghi in cui pervade un’atmosfera che genera un senso di turbamento e dissolutezza. In queste particolari “camere” non si respira l’aria del collezionismo antico, l’edonismo per l’oggetto raro, la particolare conchiglia o la stampa introvabile, tipiche delle Wunderkammer . Le figure fotografate in primo piano sembrano solo apparentemente in sintonia con lo spazio circostante per l’abbigliamento che indossano, in realtà si pongono quasi in antitesi al concetto di Wunderkammer, perché si estraniano dal contesto, sembrano distanti e incuranti del luogo dove pensano solo a mostrarsi. La maschera animale che esibiscono accentua ancora di più l’aspetto fiabesco memore degli antichi bestiari medievali.
Erica Olmetto
03
luglio 2010
Massimo Festi / Francesca Randi – imPerfetto – imPossibile
Dal 03 al 10 luglio 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO CASA NATALE GABRIELE D’ANNUNZIO
Pescara, Corso Gabriele Manthoné, 116, (Pescara)
Pescara, Corso Gabriele Manthoné, 116, (Pescara)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 9,00 alle 13,30 - compresi i festivi
Vernissage
3 Luglio 2010, ore 19.30
Autore
Curatore