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Massimo Gatti – Tracce di presenza umana. Eyes
Ora Massimo Gatti rivolge il suo obiettivo verso l’universo infantile e non solo. Con “Tracce di presenza umana. Eyes”, un ulteriore fondamentale capitolo nella sua variegata comedie humaine
Comunicato stampa
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EYES
L’essenziale è invisibile agli occhi.
Antoine de Saint-Exupery
Questa mostra non è solamente la riedizione milanese del gran successo di Firenze del 19 gennaio scorso; l’ esposizione si arricchisce infatti di nuovi volti e di nuovi occhi che scrutano all’ infinito mondo oltre le spalle dello spettatore.
Massimo Gatti non ha niente del clichè del fotografo a cui siamo abituati;è armato solamente del candido stupore che anima il Piccolo Principe e come il protagonista del romanzo riesce a captare la vera anima delle cose.
Hanno detto di lui:
“La carriera di artista-fotografo di Massimo Gatti, versatile personalità di imprenditore e creativo a tutto tondo, è ormai più che una certezza sulla scena internazionale. Gatti è un noto merchant banker, vive volando per i cieli del mondo, acquistando aziende che potrebbero andare meglio, che interamente ristrutturate in seguito mette in vendita. Autentico globe-trotter vagabonda senza posa tra i continenti.[…]Eppure è fotografo, fotografo di razza e per vocazione. Dalla personale alla Biennale di Venezia “Wind Shapes”, a quelle milanesi del settembre 2005, per arrivare alla mostra che portava l’emblematico titolo di “Tracce di presenza umana”, tenutasi allo Spazio Meeting, ancora a Milano, nel maggio 2006, con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturale e del Comune di Milano.
Tre i volumi pubblicati per i tipi di Electa, Tracce di presenza umana nel 2004, Wind Shapes e Bordeline nell’anno successivo. È stato invitato invitato in qualità di “Guest Artist” alla Miami Photo Art Fair, prestigiosa rassegna internazionale che ha avuto luogo lo scorso dicembre.” (Cesare Cunaccia)
“Mettendo a fuoco, concentrando il suo sguardo fino all’intensità della commozione, vedendo oltre il previsto, Gatti intercetta i fantasmi degli artisti che hanno privilegiato gli ultimi, i derelitti, i disperati” (Vittorio Sgarbi)
“Con la sua camera da turista a tracolla, Gatti è reporter, è registratore, è commentatore cui non importa quasi nulla di gondole e colossei, molto però della vita.” (Isabella Bossi Fedrigotti)
“ Le foto di Gatti sono un narrato di umanità, di vita, o dunque di sogni, di ansie, di illusioni. Il senso della voce che rompe la solitudine, suggerita da immagini inquiete che sanno di Edward Hopper.” (Antonio Calabrò).
"Massimo, sei una felice e bella eccezione, non ti fai accecare dalla macchina fotografica. Tu metti gli occhi e il cuore davanti e non dietro l'obbiettivo."
Oliviero Toscani
"Sfoglio il libro di Gatti. Mi innamoro della Tuffatrice Misteriosa. L'immagine è poesia scritta con camera da pochi euro. Esistono poeti fotografi, reporter di attimi e sogni. Gatti è dei loro."
Carlo Rossella
L’essenziale è invisibile agli occhi.
Antoine de Saint-Exupery
Questa mostra non è solamente la riedizione milanese del gran successo di Firenze del 19 gennaio scorso; l’ esposizione si arricchisce infatti di nuovi volti e di nuovi occhi che scrutano all’ infinito mondo oltre le spalle dello spettatore.
Massimo Gatti non ha niente del clichè del fotografo a cui siamo abituati;è armato solamente del candido stupore che anima il Piccolo Principe e come il protagonista del romanzo riesce a captare la vera anima delle cose.
Hanno detto di lui:
“La carriera di artista-fotografo di Massimo Gatti, versatile personalità di imprenditore e creativo a tutto tondo, è ormai più che una certezza sulla scena internazionale. Gatti è un noto merchant banker, vive volando per i cieli del mondo, acquistando aziende che potrebbero andare meglio, che interamente ristrutturate in seguito mette in vendita. Autentico globe-trotter vagabonda senza posa tra i continenti.[…]Eppure è fotografo, fotografo di razza e per vocazione. Dalla personale alla Biennale di Venezia “Wind Shapes”, a quelle milanesi del settembre 2005, per arrivare alla mostra che portava l’emblematico titolo di “Tracce di presenza umana”, tenutasi allo Spazio Meeting, ancora a Milano, nel maggio 2006, con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturale e del Comune di Milano.
Tre i volumi pubblicati per i tipi di Electa, Tracce di presenza umana nel 2004, Wind Shapes e Bordeline nell’anno successivo. È stato invitato invitato in qualità di “Guest Artist” alla Miami Photo Art Fair, prestigiosa rassegna internazionale che ha avuto luogo lo scorso dicembre.” (Cesare Cunaccia)
“Mettendo a fuoco, concentrando il suo sguardo fino all’intensità della commozione, vedendo oltre il previsto, Gatti intercetta i fantasmi degli artisti che hanno privilegiato gli ultimi, i derelitti, i disperati” (Vittorio Sgarbi)
“Con la sua camera da turista a tracolla, Gatti è reporter, è registratore, è commentatore cui non importa quasi nulla di gondole e colossei, molto però della vita.” (Isabella Bossi Fedrigotti)
“ Le foto di Gatti sono un narrato di umanità, di vita, o dunque di sogni, di ansie, di illusioni. Il senso della voce che rompe la solitudine, suggerita da immagini inquiete che sanno di Edward Hopper.” (Antonio Calabrò).
"Massimo, sei una felice e bella eccezione, non ti fai accecare dalla macchina fotografica. Tu metti gli occhi e il cuore davanti e non dietro l'obbiettivo."
Oliviero Toscani
"Sfoglio il libro di Gatti. Mi innamoro della Tuffatrice Misteriosa. L'immagine è poesia scritta con camera da pochi euro. Esistono poeti fotografi, reporter di attimi e sogni. Gatti è dei loro."
Carlo Rossella
12
giugno 2007
Massimo Gatti – Tracce di presenza umana. Eyes
Dal 12 al 30 giugno 2007
fotografia
Location
GALLERIA THE NEW ARS ITALICA
Milano, Via Edmondo De Amicis, 28, (Milano)
Milano, Via Edmondo De Amicis, 28, (Milano)
Orario di apertura
Lunedì e sabato dalle 16.00 alle 19.00. Da Martedì a Venerdì dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 19
Vernissage
12 Giugno 2007, ore 19
Autore
Curatore