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Massimo Lippi – Exultet / Passio
Le opere costituiranno un sintetico e suggestivo percorso artistico di sculture, dipinti e poesie rappresentative dell’attività più recente dell’artista.
Comunicato stampa
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Sabato 28 marzo alle ore 17 si inaugurerà alla Rotonda della Basilica di San Carlo al Corso a Milano, in P.zza San Carlo, Exultet / Passio, mostra personale dello scultore e poeta senese Massimo Lippi.
Le opere costituiranno un sintetico e suggestivo percorso artistico di sculture, dipinti e poesie rappresentative dell’attività più recente dell’artista. La mostra che continuerà fino al 19 aprile, è organizzata dall’Ordine dei Frati Servi di Maria che continuano la tradizione culturale di Padre David Maria Turoldo, in collaborazione con Luoghi dell’Infinito, il mensile di arte, cultura e itinerari di Avvenire, e dalla Fondazione Crocevia.
Exultet / Passio è una meditazione sul mistero del sacrificio di Cristo e della sua Resurrezione. Per l’occasione Massimo Lippi ha scritto un poemetto, dal titolo Elegia del pianto: “Si tratta di teatro sacro per la Settimana Santa nella diocesi di Milano”, dice l’artista, “una rappresentazione per più voci che si interrogano sul cuore della fede”. Al cuore del poemetto le lacrime che bagnano il pane per renderlo più morbido: “Sono le lacrime del pianto e dell’esultanza”.
Uomo autentico perché rimasto fanciullo e perché della fanciullezza non ha mai tradito la sconfinata fiducia in Dio, anche di fronte alle sofferenze grandi della vita, Lippi più che sculture fa creature, oggetti che possono nascere da un nocciolo, un legno, un nido raccolti nel suo peregrinare. Poi gli dona nuova vita in una composizione che è sempre canto. Il suo sguardo pieno di stupore muove le grandi mani che modellano la cera e fanno fiorire il bronzo, disegnano il marmo, e sulla carta, in poche linee e qualche sprazzo di colore, fanno nascere un volto, un angelo o il volo di un passero. Nell’umile bellezza delle sue opere di cera d’api, gusci di noce, nidi di rondine c’è il tutto cosmico, l’opposto dell’universalità contemporanea che nasce dall’indifferenza e abbatte ogni differenza. Lippi non concede nulla all’esteriorità, non blandisce e soprattutto non finge.
Come poeta ha ricevuto apprezzamenti da Giorgio Caproni, Elsa Morante, Pier Vicenzo Mengaldo, Giovanni Testori. Ha pubblicato per Scheiwiller Non Popolo mio (1991), una raccolta di versi con prefazione di Franco Fortini. Sempre per lo stesso editore ha scritto il libro di poesie Passi il mondo e venga la Grazia (1999), prefazione di Giovanni Raboni, finalista al Premio Viareggio. L’ultima sua raccolta Exilium, è stata pubblicata nel 2008 dall’editore Cantagalli di Siena.
L’artista sarà presente all’inaugurazione.
Le opere costituiranno un sintetico e suggestivo percorso artistico di sculture, dipinti e poesie rappresentative dell’attività più recente dell’artista. La mostra che continuerà fino al 19 aprile, è organizzata dall’Ordine dei Frati Servi di Maria che continuano la tradizione culturale di Padre David Maria Turoldo, in collaborazione con Luoghi dell’Infinito, il mensile di arte, cultura e itinerari di Avvenire, e dalla Fondazione Crocevia.
Exultet / Passio è una meditazione sul mistero del sacrificio di Cristo e della sua Resurrezione. Per l’occasione Massimo Lippi ha scritto un poemetto, dal titolo Elegia del pianto: “Si tratta di teatro sacro per la Settimana Santa nella diocesi di Milano”, dice l’artista, “una rappresentazione per più voci che si interrogano sul cuore della fede”. Al cuore del poemetto le lacrime che bagnano il pane per renderlo più morbido: “Sono le lacrime del pianto e dell’esultanza”.
Uomo autentico perché rimasto fanciullo e perché della fanciullezza non ha mai tradito la sconfinata fiducia in Dio, anche di fronte alle sofferenze grandi della vita, Lippi più che sculture fa creature, oggetti che possono nascere da un nocciolo, un legno, un nido raccolti nel suo peregrinare. Poi gli dona nuova vita in una composizione che è sempre canto. Il suo sguardo pieno di stupore muove le grandi mani che modellano la cera e fanno fiorire il bronzo, disegnano il marmo, e sulla carta, in poche linee e qualche sprazzo di colore, fanno nascere un volto, un angelo o il volo di un passero. Nell’umile bellezza delle sue opere di cera d’api, gusci di noce, nidi di rondine c’è il tutto cosmico, l’opposto dell’universalità contemporanea che nasce dall’indifferenza e abbatte ogni differenza. Lippi non concede nulla all’esteriorità, non blandisce e soprattutto non finge.
Come poeta ha ricevuto apprezzamenti da Giorgio Caproni, Elsa Morante, Pier Vicenzo Mengaldo, Giovanni Testori. Ha pubblicato per Scheiwiller Non Popolo mio (1991), una raccolta di versi con prefazione di Franco Fortini. Sempre per lo stesso editore ha scritto il libro di poesie Passi il mondo e venga la Grazia (1999), prefazione di Giovanni Raboni, finalista al Premio Viareggio. L’ultima sua raccolta Exilium, è stata pubblicata nel 2008 dall’editore Cantagalli di Siena.
L’artista sarà presente all’inaugurazione.
28
marzo 2009
Massimo Lippi – Exultet / Passio
Dal 28 marzo al 19 maggio 2009
arte contemporanea
Location
BASILICA DI SAN CARLO AL CORSO
Milano, Piazza San Carlo, 1, (Milano)
Milano, Piazza San Carlo, 1, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a domenica ore 10-12 e 16-19
Vernissage
28 Marzo 2009, ore 17.00
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