Due sculture, una foglia e una barca occupano gli spazi della
galleria.
Gli artisti si confrontano attraverso le loro opere realizzate con un
materiale comune, il rame.
I lavori sono per entrambi il continuum della loro ormai ventennale
ricerca che li contraddistingue e li accomuna
nellevoluzione della forma.
I percorsi si incrociano in questa mostra partendo da posizioni
diametrlmenta opposte:
Uberti parte da forme amorfe trasformandole via via in riconoscibili
cabatei, centauri, guardiani, barche nel vento; Luccioli, artista dai
trascorsi figurativi, ricordrsi gli erranti, le meridiane, ecc, si lascia
trasportare dalla mutazione gravitazionale della materia, modificandola in
un processo naturale di accompagnamento eolico.
L'intento della mostra è quello di stabilire, per entrambi, un
importante punto di verifica che sia contestualmente trampolino del quanto a
divenire.

Massimo Luccioli,(tarquinia 1952) vive e lavora a Tarquinia.
Serge Uberti(Aix-Les-Bains 1952) francese della Savoia, romano d'adozione
dove vive e lavora.