Le sue opere, infatti, si impongono nel panorama artistico come il risultato di vere ricerche tecniche e formali, giocando concettualmente tra fragilità e consistenza, assenza e presenza di colore, destinazione d'uso e puro piacere estetico. Il vetro acquista, nel soffio di Lunardon, poteri evocativi che trascendono l'artigianato e conducono invece alla speculazione critica propria dell'arte, nei bicchieri che bicchieri non sono, con i loro equilibri strani ma perfetti, nei lumi che sono vere e proprie sculture, nelle forme importanti e massicce dei gioielli fragili, negli oggetti che a volte si fanno delicati intrighi di curve suadenti e giocano a confondere la loro iniziale funzione.
Importanti sono le collaborazioni di Lunardon alle creazioni di grandi case come Artemide, Driade, Flos, Memphis, Bisazza, Tag Heuer ,Mont Blanc, Zani & Zani, e le realizzazioni di pezzi a soffiatura limitata per Matteo Thun, Aldo Cibic, Ron Arad, Javier Mariscal, Marc Newson e Andrea Anastasio, che contribuiscono alla sua affermazione sempre più forte nel campo del design d'autore. Massimo è presente nel settore Vetri alla Contemporary decorative arts che si tiene ogni anno da Sotheby’s a Londra.
Il legame tra l'eclettico maestro del vetro e la Galleria Alisea è quindi spiegato nei propositi della galleria stessa: l'intento di svincolare l'arte da preconcetti accademici ormai desueti, dai luoghi cupi ed irraggiungibili cui per troppo tempo è stata destinata. Alisea è infatti uno spazio che abbatte ideologie e confini, che abbraccia il mondo artistico in ogni sua forma, che propone di volta in volta, attraverso mostre di grande interesse (recente è quella dedicata ad Ugo Nespolo), uno sguardo nuovo, sintesi della contemporaneità che sempre più annulla distanze e schemi fissati.
L'inaugurazione della mostra di Massimo Lunardon, prevista per sabato venticinque ottobre, durante la quale il maestro soffierà in galleria alcuni dei suoi oggetti, sarà così un gioco tra guardare e fare, tra arte e design, in cui si potrà assistere alla creazione del magico vetro, dalla sua primaria consistenza liquida ed incandescente alla leggera trasparenza di materia fredda.

Massimo Lunardon è nato a Marostica (VI) nel 1964. Ha conseguito il Master in Industrial Design alla Domus Academy di Milano e dalla fine degli anni Ottanta collabora con le maggiori case produttrici del design internazionale. Dal 1998 è docente di soffiatura a lume presso la Scuola di Vetroricerca di Bolzano. Numerose sono le mostre sia personali che collettive cui ha partecipato dal 1992 in Italia ed all'estero presso gallerie d'arte e musei.