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Massimo Melicchio – Segni multipli
Il percorso artistico di Massimo Melicchio, presentato in mostra, ci racconta l’intreccio di una ricerca ricca di significati, di richiami visivi e di “codici” estetici.
Comunicato stampa
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Il percorso artistico di Massimo Melicchio, presentato in mostra, ci racconta l’intreccio di una ricerca ricca di significati, di richiami visivi e di “codici” estetici. Non solo omaggi ai grandi artisti della storia dell’arte, ma è l’Africa e la parola con la sua vivacità, con i suoi colori, con la sua forza e la capacità di comunicazione, ad essere al centro di una ricerca, che nella figura ritrova la forza generatrice di un nuovo linguaggio che l’artista decodifica nella parola attraverso quei segni che si sommano e si sottraggono, dove la pittura appare e scompare in linee e vuoti apparenti che generano spazio.
Massimo Melicchio da vita sulla superficie a pagine in continuo movimento. Una lunga storia prende forma attraverso le forme della comunicazione visiva e verbale che l’artista trasforma in segni e disegni. Ogni opera contiene nello spazio visivo diversi linguaggi che sono il frutto di una ricerca e di uno studio dove il segno e il colore diventano universali. Sono opere che parlano un linguaggio artistico capace di scardinare i confini geografici, utilizzando la riconoscibilità geografica di quella cultura africana che diventa nelle pagine di Massimo il cardine per comprendere questa lettura artistica. Elementi che si accostano e si fondono in un percorso dove la memoria visiva, il segno che diventa gesto seppure riconosciuti vengono plasmati in una nuova sintesi e vigore creativo.
Passato e presente che si alternano e si legano in questo nuovo percorso. Sono lavori che possiedono ritmo, capacità di generare nello spettatore quella curiosità estetica. Lo spazio seppure contenuto dove l’artista lavora viene riempito da elementi che l’artista ci lascia in mostra per essere decifrati e riconvertiti. La pittura di Massimo Melicchio diventa disegno, scrittura, scultura, momento di creazione performativa dove tutti gli elementi competono si incontrano e si scontrano. L’esito di questo incontro di linguaggi è un racconto che trova nella forza della pittura, dell’architettura, della scultura, della parola la forza per dar vita a questi codici artistici “miniati”.
Un percorso complesso, articolato in vari momenti, che l’artista presenta in mostra. Opere costruite come elementi di una struttura più complessa, che danno vita a vere e proprie installazioni che conservano anche nella lettura d’insieme quella capacita di lettura univoca. Un percorso “finito” che grazie all’uso dei materiali appare “non finito”. Il colore, il disegno, la tela di juta l’utilizzo di più tecniche miste che Massimo utilizza per modellare la forma delle sue storie. Vuoti e pieni. Segno e disegno. Struttura e architettura. Materia e spazio. Segni multipli della creatività dell’artista che si confrontano e convivono sulla superficie dell’opera d’arte. Uno spazio che diventa luogo senza “ordine” dove il pensiero incontra l’arte e attraverso la forza dell’immagine generatrice diventi creazione di un luogo, di una nuova identità, da custodire e tramandare ; da proteggere e da far progredire. Segni Multipli non è solo il racconto della creatività e della conoscenza di ciò che ci sta intorno e ci appartiene. È un lungo viaggio che parte dalla memoria di Massimo Melicchio e ci raggiunge attraverso una esplosione di contenuti che parlano il linguaggio universale dell’arte.”
Massimo Melicchio da vita sulla superficie a pagine in continuo movimento. Una lunga storia prende forma attraverso le forme della comunicazione visiva e verbale che l’artista trasforma in segni e disegni. Ogni opera contiene nello spazio visivo diversi linguaggi che sono il frutto di una ricerca e di uno studio dove il segno e il colore diventano universali. Sono opere che parlano un linguaggio artistico capace di scardinare i confini geografici, utilizzando la riconoscibilità geografica di quella cultura africana che diventa nelle pagine di Massimo il cardine per comprendere questa lettura artistica. Elementi che si accostano e si fondono in un percorso dove la memoria visiva, il segno che diventa gesto seppure riconosciuti vengono plasmati in una nuova sintesi e vigore creativo.
Passato e presente che si alternano e si legano in questo nuovo percorso. Sono lavori che possiedono ritmo, capacità di generare nello spettatore quella curiosità estetica. Lo spazio seppure contenuto dove l’artista lavora viene riempito da elementi che l’artista ci lascia in mostra per essere decifrati e riconvertiti. La pittura di Massimo Melicchio diventa disegno, scrittura, scultura, momento di creazione performativa dove tutti gli elementi competono si incontrano e si scontrano. L’esito di questo incontro di linguaggi è un racconto che trova nella forza della pittura, dell’architettura, della scultura, della parola la forza per dar vita a questi codici artistici “miniati”.
Un percorso complesso, articolato in vari momenti, che l’artista presenta in mostra. Opere costruite come elementi di una struttura più complessa, che danno vita a vere e proprie installazioni che conservano anche nella lettura d’insieme quella capacita di lettura univoca. Un percorso “finito” che grazie all’uso dei materiali appare “non finito”. Il colore, il disegno, la tela di juta l’utilizzo di più tecniche miste che Massimo utilizza per modellare la forma delle sue storie. Vuoti e pieni. Segno e disegno. Struttura e architettura. Materia e spazio. Segni multipli della creatività dell’artista che si confrontano e convivono sulla superficie dell’opera d’arte. Uno spazio che diventa luogo senza “ordine” dove il pensiero incontra l’arte e attraverso la forza dell’immagine generatrice diventi creazione di un luogo, di una nuova identità, da custodire e tramandare ; da proteggere e da far progredire. Segni Multipli non è solo il racconto della creatività e della conoscenza di ciò che ci sta intorno e ci appartiene. È un lungo viaggio che parte dalla memoria di Massimo Melicchio e ci raggiunge attraverso una esplosione di contenuti che parlano il linguaggio universale dell’arte.”
20
ottobre 2018
Massimo Melicchio – Segni multipli
Dal 20 ottobre al 03 novembre 2018
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
MAXXI test GC
Roma, Via Guido Reni, 4, (RM)
Roma, Via Guido Reni, 4, (RM)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 9-13 e 16-20
Vernissage
20 Ottobre 2018, ore 18.00
Autore
Curatore