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Massimo Pennacchini – Tango!
un viaggio attraverso le calde atmosfere e i colori tipici della danza argentina.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 4 al 23 dicembre 2010, presso lo Spazio Artes di Vigevano si terrà la mostra Tango! …Massimo Pennacchini e le sue opere, un viaggio attraverso le calde atmosfere e i colori tipici della danza argentina. Sensualità, movimento, passione, eros e pathos riescono ad emergere dalle tele così vividi che sembra di essere avvolti dal ritmo sincopato del Bandonéon. Tra i sinuosi abbracci dei ballerini, scopriamo la vera essenza di questa danza attraverso sguardi che si posano su tutto ciò che le ruota intorno, come in un’indagine psicologica dell’uomo e della donna tangueros.
“Il tango non è maschio, è coppia: cinquanta per cento uomo e cinquanta donna, anche se il passo più importante, l’“otto”, che è come il cuore del “tango”, lo fa la donna. Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso livello di palpitazione. Un circolo virtuoso che consente poi l’improvvisazione”. Queste le parole con cui, Miguel Angel Zotto, il più grande tanguero vivente, descrive l’essenza ultima di questa danza, nata sul Rio de la Plata e che risente ancora delle sue origini africane anche nel nome. “Tango” significa insieme, quell’insieme di uomo e donna che Pennacchini ritrae e a cui dona l’eternità e l’infinito, simboleggiato proprio dall’otto che descrivono i tangueros.
Massimo Pennacchini (Velletri, 1960) comincia a dipingere negli anni ‘80. Dopo un periodo di sperimentazione di diverse tecniche, è chiamato ad eseguire grandi pitture murali. Nel 1998 collabora con la Diners Club Italia all’illustrazione del calendario, nello stesso anno è chiamato a rappresentare l’Italia nella città di Offenbach, in quella occasione sarà invitato a pubblicare il calendario 1999 dalla società elettrica (EVO).
La consacrazione nel mondo dell’arte contemporanea arriva dopo l’esperienza di “Alitalia per l’arte”, che ha portato le sue opere negli aeroporti più importanti del mondo. Da Roma a New York, attraverso Venezia e Milano, si è dipanato il filo conduttore della sua produzione, nell’eterno contrasto tra la dinamicità della danza e il tentativo dell’artista di costringerla nell’istante eterno. La tecnica di Pennacchini è di un realismo quasi fotografico, che intende raccontare la realtà dell’azione, lasciando però a chi osserva la libertà di ricostruire la storia che l’attimo racchiude. Pennacchini è conosciuto anche come “il pittore del tango”.
Nel 2010, Massimo Pennacchini è stato segnalato tra i primi 32 artisti italiani dal “Catalogo Arte Mondadori di arte contemporanea”.
“Il tango non è maschio, è coppia: cinquanta per cento uomo e cinquanta donna, anche se il passo più importante, l’“otto”, che è come il cuore del “tango”, lo fa la donna. Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso livello di palpitazione. Un circolo virtuoso che consente poi l’improvvisazione”. Queste le parole con cui, Miguel Angel Zotto, il più grande tanguero vivente, descrive l’essenza ultima di questa danza, nata sul Rio de la Plata e che risente ancora delle sue origini africane anche nel nome. “Tango” significa insieme, quell’insieme di uomo e donna che Pennacchini ritrae e a cui dona l’eternità e l’infinito, simboleggiato proprio dall’otto che descrivono i tangueros.
Massimo Pennacchini (Velletri, 1960) comincia a dipingere negli anni ‘80. Dopo un periodo di sperimentazione di diverse tecniche, è chiamato ad eseguire grandi pitture murali. Nel 1998 collabora con la Diners Club Italia all’illustrazione del calendario, nello stesso anno è chiamato a rappresentare l’Italia nella città di Offenbach, in quella occasione sarà invitato a pubblicare il calendario 1999 dalla società elettrica (EVO).
La consacrazione nel mondo dell’arte contemporanea arriva dopo l’esperienza di “Alitalia per l’arte”, che ha portato le sue opere negli aeroporti più importanti del mondo. Da Roma a New York, attraverso Venezia e Milano, si è dipanato il filo conduttore della sua produzione, nell’eterno contrasto tra la dinamicità della danza e il tentativo dell’artista di costringerla nell’istante eterno. La tecnica di Pennacchini è di un realismo quasi fotografico, che intende raccontare la realtà dell’azione, lasciando però a chi osserva la libertà di ricostruire la storia che l’attimo racchiude. Pennacchini è conosciuto anche come “il pittore del tango”.
Nel 2010, Massimo Pennacchini è stato segnalato tra i primi 32 artisti italiani dal “Catalogo Arte Mondadori di arte contemporanea”.
04
dicembre 2010
Massimo Pennacchini – Tango!
Dal 04 al 23 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
ARTESGALLERY
Vigevano, Via Agnese Riberia, 9, (Pavia)
Vigevano, Via Agnese Riberia, 9, (Pavia)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10.00-13.00/16.00-19.00
sabato 16.00-19.00
domenica e festivi su appuntamento
Vernissage
4 Dicembre 2010, ore 18
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS
Autore