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Massimo Premuda – Playtime
Mostra fotografica “PLAY_TIME” dell’artista triestino Massimo Premuda, nella quale presenta una ventina di opere di grande formato; restituzioni fotografiche macro di microinstallazioni con i giocattoli.
Comunicato stampa
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Massimo Premuda, nato nel 1978 a Trieste, dove vive e lavora, è Guida museale e sta seguendo la specializzazione post lauream in Progettazione e Produzione delle Arti Visive presso lo IUAV di Venezia, per affrontare la carriera di artista, diretto dal critico de "Il Sole 24 Ore" Angela Vettese e da artisti e curatori di rilievo internazionale.
Attivo da anni nel campo della cultura, dal 1999 si occupa di arti visive, operando in diverse realtà pubbliche e private e collabarando con Comunicarte, ufficio di servizi per l'arte e comunicazione.
Dal 2002 ha incominciato a esporre partecipando a mostre collettive e allestendo alcune personali, l'ultima delle quali, dal titolo "Musical Toys", presso la Casa della Musica di Trieste; della sua attività si sono già occupati i critici Marianna Accerboni e Lorenzo Michelli, e diversi giornalisti di cultura e spettacolo.
Nell'esposizione in corso Massimo Premuda presenta una ventina di opere fotografiche e del suo lavoro dice: "La fotografia non è lo scopo ultimo del mio lavoro, ma semplicemente il mezzo per restituire immagini e atmosfere. Le mie opere non sono altro che microinstallazioni con i giocattoli fissate con la fotografia macro. Nelle mie foto infatti costruisco tutto io, dai colori alle luci alle scenografie. I giocattoli acquistano caratteristiche e valenze mai avute prima e i materiali vengono trasformati e sconvolti per assecondare la forma."
"E' ancora avanguardia o gioco? La metafora insita nell'andare a costruire con un new look il mondo dell'infanzia ci informa di una precisa volontà di affondare in una spensieratezza che va esibita; una joie de vivre fatta di colori e scherzosa.
Cosa suggeriscono le fotografie di Massimo Premuda? Il sentiero tracciato è forse quello della memoria? Con oggetti a lui (e a tanti) appartenuti e compagni d'ore dedicate ai sogni ad occhi aperti, al fantasticare puro, al gioco che si gioca per giocare?
Le ambientazioni di teatrini che lui appronta per poi fissarli fotograficamente sono vaghe, difficilmente classificabili: sono piene di luci chiare e di ombre scure; in controluce si mostrano questi pupazzetti ognuno con la propria forte identità. Tra questi personaggi stralunati, accattivanti e intenti a calde performance spettacolari ve ne sono alcuni con occhi sgranati: un misto di stupore e d'incredulità divertita segna queste creaturine, che diventano gli attori di una pièce del mondo dell'arte, luogo in cui guardare se stessi. Il gioco sembra gratuito. e lo è!"
Lorenzo Michelli
Attivo da anni nel campo della cultura, dal 1999 si occupa di arti visive, operando in diverse realtà pubbliche e private e collabarando con Comunicarte, ufficio di servizi per l'arte e comunicazione.
Dal 2002 ha incominciato a esporre partecipando a mostre collettive e allestendo alcune personali, l'ultima delle quali, dal titolo "Musical Toys", presso la Casa della Musica di Trieste; della sua attività si sono già occupati i critici Marianna Accerboni e Lorenzo Michelli, e diversi giornalisti di cultura e spettacolo.
Nell'esposizione in corso Massimo Premuda presenta una ventina di opere fotografiche e del suo lavoro dice: "La fotografia non è lo scopo ultimo del mio lavoro, ma semplicemente il mezzo per restituire immagini e atmosfere. Le mie opere non sono altro che microinstallazioni con i giocattoli fissate con la fotografia macro. Nelle mie foto infatti costruisco tutto io, dai colori alle luci alle scenografie. I giocattoli acquistano caratteristiche e valenze mai avute prima e i materiali vengono trasformati e sconvolti per assecondare la forma."
"E' ancora avanguardia o gioco? La metafora insita nell'andare a costruire con un new look il mondo dell'infanzia ci informa di una precisa volontà di affondare in una spensieratezza che va esibita; una joie de vivre fatta di colori e scherzosa.
Cosa suggeriscono le fotografie di Massimo Premuda? Il sentiero tracciato è forse quello della memoria? Con oggetti a lui (e a tanti) appartenuti e compagni d'ore dedicate ai sogni ad occhi aperti, al fantasticare puro, al gioco che si gioca per giocare?
Le ambientazioni di teatrini che lui appronta per poi fissarli fotograficamente sono vaghe, difficilmente classificabili: sono piene di luci chiare e di ombre scure; in controluce si mostrano questi pupazzetti ognuno con la propria forte identità. Tra questi personaggi stralunati, accattivanti e intenti a calde performance spettacolari ve ne sono alcuni con occhi sgranati: un misto di stupore e d'incredulità divertita segna queste creaturine, che diventano gli attori di una pièce del mondo dell'arte, luogo in cui guardare se stessi. Il gioco sembra gratuito. e lo è!"
Lorenzo Michelli
13
novembre 2003
Massimo Premuda – Playtime
Dal 13 novembre al 13 dicembre 2003
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
KNULP
Trieste, Via Della Madonna Del Mare, 7/a, (Trieste)
Trieste, Via Della Madonna Del Mare, 7/a, (Trieste)