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Massimo Zavoli: (di)Segni incisi
Una mostra di arte calcografica: opere realizzate dal 2009 con il torchio dell’artista De Felice (in realtà un oculato dono proficuo degli eredi)
Comunicato stampa
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Una mostra di arte calcografica di Zavoli, il quale entrato in possesso, soltanto nel 2009, del torchio dell’artista De Felice (in realtà un oculato dono proficuo degli eredi) con instancabile operosità si sta dedicando ad un’arte antica, quella dell’incisione, che, nata inizialmente per decorare armature, si è poi rilevata una tecnica idonea alla espressione artistica, soprattutto quando, la mano dell’artista è in grado di sottometterla alla propria personalità.
Naturalmente occorre che l’artista “senta” con totale partecipazione i vari strumenti dell’orchestra dell’arte incisoria; che sappia sollevarli, smorzarli e fonderli in vista del traguardo che egli ha progettato... E Massimo Zavoli è in cammino su questa strada con un surplus di dedizione che sottolinea con la frase che non è stato egli a scegliere la pressa (che era stata del grande artista De Felice), ma è il torchio ad aver invaso la sua vita. E toccanti sono le vicende legate a ogni soggetto prescelto per l’incisione… ogni incisione un nome, una storia, un abile gioco vitale tra tentativi, attese dei risultati e risultati attesi.
La lastra di zinco, la qualità degli inchiostri, l’equilibrio nell’acidificazione della soluzione, la bontà delle carte, l’esattezza dei rapporti cromatici sono a priori afone come gli utensili (matita, stilo, raschietto, rullo, tampone, e così via) a disposizione dell’artista.
L’incisione, questo è fondamentale, non va mai scelta come ancella o parente povera della pittura essa, infatti, parla con tutt’altro, non secondario né immodesto linguaggio.
E Massimo Zavoli sembra averlo ben capito, una prova ne sono gli incoraggianti successi che registriamo: ha realizzato acqueforti che ha esposto in mostre personali e collettive importanti in Italia, come all’Officina delle Zattere lungo il percorso della “Biennale di Venezia 2015”, ad “Arte Padova 2015”, a Roma nella Sala del refettorio della “Camera dei Deputati” ed altre località, mentre all’estero ha esposto a Bruxelles e Londra. Le sue opere calcografiche sono state assegnate anche in diverse pregevoli occasioni di premi e riconoscimenti. Una sua grafica in acquaforte, riguardante la sua città dal titolo “Terni – 11 agosto 1943”, è stata utilizzata come locandina pubblicitaria per un evento/spettacolo “Undici, seguendo il filo della storia” ed è stata scelta dalle Poste Italiane per un “Annullo Postale Filatelico” nel 2015. Tra le sue arti c’è anche la pubblicazione di un libro dal titolo “Acqueforti – La mano è la finestra della mente” in occasione della mostra al Centro di Paleontologia della “Foresta Fossile” di Dunarobba (TR), nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2013, patrocinata dal Comune di Avigliano Umbro, dalla Regione dell’Umbria, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria. Detto volume è stato presentato negli spazi di “Cultura Arte Formazione” della UIL-UNSA Terni. Per attività svolte in favore dell’Arte e della Cultura, riceve il “Premio Internazionale Spoleto Festival Art” nel 2014 e nel 2015”. Alcune opere in acquaforte/acquatinta sono depositate nell'Archivio di Stato di Terni.
E dopo la mostra ternana altri impegni attendono l’artista, tra tutti citiamo la mostra collettiva “PRO BIENNALE” con Vittorio Sgarbi (in occasione del suo compleanno), presso lo storico Palazzo Giustinian Faccanon.
Naturalmente occorre che l’artista “senta” con totale partecipazione i vari strumenti dell’orchestra dell’arte incisoria; che sappia sollevarli, smorzarli e fonderli in vista del traguardo che egli ha progettato... E Massimo Zavoli è in cammino su questa strada con un surplus di dedizione che sottolinea con la frase che non è stato egli a scegliere la pressa (che era stata del grande artista De Felice), ma è il torchio ad aver invaso la sua vita. E toccanti sono le vicende legate a ogni soggetto prescelto per l’incisione… ogni incisione un nome, una storia, un abile gioco vitale tra tentativi, attese dei risultati e risultati attesi.
La lastra di zinco, la qualità degli inchiostri, l’equilibrio nell’acidificazione della soluzione, la bontà delle carte, l’esattezza dei rapporti cromatici sono a priori afone come gli utensili (matita, stilo, raschietto, rullo, tampone, e così via) a disposizione dell’artista.
L’incisione, questo è fondamentale, non va mai scelta come ancella o parente povera della pittura essa, infatti, parla con tutt’altro, non secondario né immodesto linguaggio.
E Massimo Zavoli sembra averlo ben capito, una prova ne sono gli incoraggianti successi che registriamo: ha realizzato acqueforti che ha esposto in mostre personali e collettive importanti in Italia, come all’Officina delle Zattere lungo il percorso della “Biennale di Venezia 2015”, ad “Arte Padova 2015”, a Roma nella Sala del refettorio della “Camera dei Deputati” ed altre località, mentre all’estero ha esposto a Bruxelles e Londra. Le sue opere calcografiche sono state assegnate anche in diverse pregevoli occasioni di premi e riconoscimenti. Una sua grafica in acquaforte, riguardante la sua città dal titolo “Terni – 11 agosto 1943”, è stata utilizzata come locandina pubblicitaria per un evento/spettacolo “Undici, seguendo il filo della storia” ed è stata scelta dalle Poste Italiane per un “Annullo Postale Filatelico” nel 2015. Tra le sue arti c’è anche la pubblicazione di un libro dal titolo “Acqueforti – La mano è la finestra della mente” in occasione della mostra al Centro di Paleontologia della “Foresta Fossile” di Dunarobba (TR), nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio 2013, patrocinata dal Comune di Avigliano Umbro, dalla Regione dell’Umbria, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria. Detto volume è stato presentato negli spazi di “Cultura Arte Formazione” della UIL-UNSA Terni. Per attività svolte in favore dell’Arte e della Cultura, riceve il “Premio Internazionale Spoleto Festival Art” nel 2014 e nel 2015”. Alcune opere in acquaforte/acquatinta sono depositate nell'Archivio di Stato di Terni.
E dopo la mostra ternana altri impegni attendono l’artista, tra tutti citiamo la mostra collettiva “PRO BIENNALE” con Vittorio Sgarbi (in occasione del suo compleanno), presso lo storico Palazzo Giustinian Faccanon.
10
aprile 2016
Massimo Zavoli: (di)Segni incisi
Dal 10 al 19 aprile 2016
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
MUSEO DIOCESANO E CAPITOLARE
Terni, Via Xi Febbraio, 4, (Terni)
Terni, Via Xi Febbraio, 4, (Terni)
Orario di apertura
tutti i giorni 16-19.30
Vernissage
10 Aprile 2016, ore 17.30
Autore
Curatore