Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Masterless Eye
La Galleria Yudik One di Brescia è lieta di presentare la mostra collettiva MASTERLESS EYE, curata da Gino Bosa. La mostra include il lavoro di sei artisti, tutti appartenenti alla generazione Millennial.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Yudik One di Brescia è lieta di presentare la mostra collettiva MASTERLESS EYE, curata da Gino Bosa. La mostra include il lavoro di sei artisti, tutti appartenenti alla generazione Millennial.
Scrive il curatore:
Mi ha sempre colpito la frase: "ci ho lasciato gli occhi"... per esprimere stupore e riconosciuta bellezza. Si è quindi lasciato gli occhi a un loro destino elaborante....
E sono poi tornati? ...e cosa hanno riferito della loro esperienza privata?
Saremo in grado di recepire il nuovo timing che ora essi imporranno alla nostra completa percezione?
L' occhio abbandonato a se stesso focalizza un "fraintendimento" elevandolo a risorsa rigenerante di un ricredersi. La convinzione che ne scaturisce è un' infilata ideale di dubbi formidabili.
Chi dipinge tra oggi e domani può scegliere se destinare un sapore al premasticato cibo dell' ispirazione oppure no, barando senza nemmeno troppa abilità. È come se il demone della ricerca fosse imbevuto nell' acqua santa di una vorticosa umiltà.
Ritraendo la mamma dal vero si potranno riconsegnare le grida di superfici "sepolte vive" da Rothko?! ...no, è talmente impossibile da rendere percettibili , altrettanto lancinanti, nuove grida..e tremendi nuovi tremori Morandiani.
Il sottopensiero ..un rimuginamento ,...una melliflua delineazione eretta a contrappunto immaginario ai nuovi vizi di un sempre più obsolescente modernità.
L'occhio complice sempre ed asservito mai si districa nel crogiolo sincretico di tanta giovane pittura, ne puntualizza una compatta sorda ribellione antropologica, ..scioglie i nodi di una vecchia complessità illustrando i macigni di una nuova con una sorta di bonaria rassegnazione.
L'elemento cognitivo stagna un po' subdolo quasi sempre nel "fraintendimento"...un prosaico equivoco ammutolisce i personaggi nella commedia dei vecchi pensieri.
Sarà così...boh.. non so.
Scrive il curatore:
Mi ha sempre colpito la frase: "ci ho lasciato gli occhi"... per esprimere stupore e riconosciuta bellezza. Si è quindi lasciato gli occhi a un loro destino elaborante....
E sono poi tornati? ...e cosa hanno riferito della loro esperienza privata?
Saremo in grado di recepire il nuovo timing che ora essi imporranno alla nostra completa percezione?
L' occhio abbandonato a se stesso focalizza un "fraintendimento" elevandolo a risorsa rigenerante di un ricredersi. La convinzione che ne scaturisce è un' infilata ideale di dubbi formidabili.
Chi dipinge tra oggi e domani può scegliere se destinare un sapore al premasticato cibo dell' ispirazione oppure no, barando senza nemmeno troppa abilità. È come se il demone della ricerca fosse imbevuto nell' acqua santa di una vorticosa umiltà.
Ritraendo la mamma dal vero si potranno riconsegnare le grida di superfici "sepolte vive" da Rothko?! ...no, è talmente impossibile da rendere percettibili , altrettanto lancinanti, nuove grida..e tremendi nuovi tremori Morandiani.
Il sottopensiero ..un rimuginamento ,...una melliflua delineazione eretta a contrappunto immaginario ai nuovi vizi di un sempre più obsolescente modernità.
L'occhio complice sempre ed asservito mai si districa nel crogiolo sincretico di tanta giovane pittura, ne puntualizza una compatta sorda ribellione antropologica, ..scioglie i nodi di una vecchia complessità illustrando i macigni di una nuova con una sorta di bonaria rassegnazione.
L'elemento cognitivo stagna un po' subdolo quasi sempre nel "fraintendimento"...un prosaico equivoco ammutolisce i personaggi nella commedia dei vecchi pensieri.
Sarà così...boh.. non so.
22
luglio 2021
Masterless Eye
Dal 22 luglio al 29 settembre 2021
arte contemporanea
Location
Yudik One
Brescia, Viale Venezia, 90, (BS)
Brescia, Viale Venezia, 90, (BS)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10 - 17
sabato e domenica su appuntamento
Vernissage
22 Luglio 2021, ore 19 - 21
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico