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Materie Prime: Luce
La mostra “Materie Prime: Luce”, dedicata ai maestri che hanno fatto dell’interazione tra luce e materia la loro principale forma di espressione artistica, sarà la prima di una serie espositiva ispirata alla “materia”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 30 novembre, alle ore 17.00, in occasione di OPEN GALLERY #18 XMAS EDITION, Kromya Art Gallery, inaugura la mostra Materie Prime: Luce, dedicata ai maestri che hanno fatto dell’interazione tra luce e materia la loro principale forma di espressione artistica.
La mostra sarà la prima di una serie espositiva ispirata alla “materia” che trae origine dall’esposizione Materie prime. Artisti italiani contemporanei tra terra e luce, tenutasi dal 6 settembre al 27 ottobre alla Rocca Roveresca di Senigallia, realizzata in collaborazione con Kromya.
Tra gli artisti presenti Grazia Varisco, cofondatrice negli anni 60 del Gruppo T, che fin dall’inizio della sua carriera si interessa alla luce come fenomeno in continua variazione fatto di tempi lenti o contratti. Tra il 1961 ed il 1968 realizza la serie Schemi luminosi variabili, oggetti cinetico luminosi, prodotti per la mostra Arte programmata presso lo showroom Olivetti di Milano nel 1962.
Paolo Scirpa si orienta verso una dimensione in cui luce e spazio divengono protagonisti immateriali e spettacolari. L’artista è interessato a rappresentare non tanto la luce reale quanto la luce “ideale” cioè l’idea dell’infinito e per questo si serve dei mezzi a sua disposizione, tubi luminosi e specchi, per realizzare delle strutture/sculture che diano l'immagine della profondità spesso articolandosi in intricati labirinti.
Il linguaggio espressivo di Fabrizio Corneli indaga il gioco dialettico fra luce e ombra attraverso sorprendenti effetti di rifrazione, scomposizione e anamorfosi, che coinvolgono lo spettatore in una pura esperienza percettiva. Catturando la luce per mezzo di sfere ottiche, lastre di rame e bolle di vetro piene d’acqua, l’artista ne sperimenta le molteplici possibilità espressive creando presenze inafferrabili ed evanescenti.
Carlo Bernardini incentra il suo lavoro sulla percezione dello spazio indagato attraverso il fascio di luce che penetra una realtà tutta da rivelare. Le sue installazioni creano spazi ipotetici con perimetri luminescenti, vere e proprie ambientazioni virtuali che permettono di immaginare che siano i limiti di superfici piane, pareti invisibili. La luce crea un disegno nello spazio che si modifica secondo i punti di vista e secondo gli spostamenti dello spettatore.
Quella di Nicola Evangelisti, tra i protagonisti della Light Art italiana, è una ricerca artistica basata su tematiche scientifiche, caratterizzata principalmente dall'uso della luce artificiale. Questo tema, come quello della cosmologia sono indagati attraverso installazioni, light-box, fotografia e video. A partire dal 2001, individua superfici specchianti quale medium privilegiato per una serie di cicli di sculture e installazioni luminose su cui veicola il suo particolare segno di luce.
Interverranno durante la serata inaugurale il curatore Matteo Galbiati e gli artisti.
La mostra sarà la prima di una serie espositiva ispirata alla “materia” che trae origine dall’esposizione Materie prime. Artisti italiani contemporanei tra terra e luce, tenutasi dal 6 settembre al 27 ottobre alla Rocca Roveresca di Senigallia, realizzata in collaborazione con Kromya.
Tra gli artisti presenti Grazia Varisco, cofondatrice negli anni 60 del Gruppo T, che fin dall’inizio della sua carriera si interessa alla luce come fenomeno in continua variazione fatto di tempi lenti o contratti. Tra il 1961 ed il 1968 realizza la serie Schemi luminosi variabili, oggetti cinetico luminosi, prodotti per la mostra Arte programmata presso lo showroom Olivetti di Milano nel 1962.
Paolo Scirpa si orienta verso una dimensione in cui luce e spazio divengono protagonisti immateriali e spettacolari. L’artista è interessato a rappresentare non tanto la luce reale quanto la luce “ideale” cioè l’idea dell’infinito e per questo si serve dei mezzi a sua disposizione, tubi luminosi e specchi, per realizzare delle strutture/sculture che diano l'immagine della profondità spesso articolandosi in intricati labirinti.
Il linguaggio espressivo di Fabrizio Corneli indaga il gioco dialettico fra luce e ombra attraverso sorprendenti effetti di rifrazione, scomposizione e anamorfosi, che coinvolgono lo spettatore in una pura esperienza percettiva. Catturando la luce per mezzo di sfere ottiche, lastre di rame e bolle di vetro piene d’acqua, l’artista ne sperimenta le molteplici possibilità espressive creando presenze inafferrabili ed evanescenti.
Carlo Bernardini incentra il suo lavoro sulla percezione dello spazio indagato attraverso il fascio di luce che penetra una realtà tutta da rivelare. Le sue installazioni creano spazi ipotetici con perimetri luminescenti, vere e proprie ambientazioni virtuali che permettono di immaginare che siano i limiti di superfici piane, pareti invisibili. La luce crea un disegno nello spazio che si modifica secondo i punti di vista e secondo gli spostamenti dello spettatore.
Quella di Nicola Evangelisti, tra i protagonisti della Light Art italiana, è una ricerca artistica basata su tematiche scientifiche, caratterizzata principalmente dall'uso della luce artificiale. Questo tema, come quello della cosmologia sono indagati attraverso installazioni, light-box, fotografia e video. A partire dal 2001, individua superfici specchianti quale medium privilegiato per una serie di cicli di sculture e installazioni luminose su cui veicola il suo particolare segno di luce.
Interverranno durante la serata inaugurale il curatore Matteo Galbiati e gli artisti.
30
novembre 2019
Materie Prime: Luce
Dal 30 novembre 2019 al 24 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
Kromya Art Gallery
Lugano, Viale Stefano Franscini, 11, (Lugano)
Lugano, Viale Stefano Franscini, 11, (Lugano)
Orario di apertura
Lunedì - Martedì - Giovedì - Venerdì ore 9-15:30
Mercoledì - Sabato - Domenica su appuntamento
Vernissage
30 Novembre 2019, h 17:00
Sito web
Autore
Curatore