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Matilde Domestico / Stefano Spagnoli
doppia personale
Comunicato stampa
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MATILDE DOMESTICO
“Assemblaggio Domestico 260506”
L’artista darà vita ad un ambiente “domestico” con la presenza di una vasta gamma di installazioni evocanti il dato della familiarità e della spesso sottovalutata poesia dei nostri ambienti privati al fine di stimolare l’eco di una sorta di memoria collettiva.
La mostra è costituita da una serie di elementi formali realizzati con l’ausilio di piattini di porcellana forati a mano e smaltati in senso inverso a tinte blu e bianco avorio.
L’installazione principale sarà collocata all’ingresso della galleria : porcellane dipinte di blu di varie dimensioni saranno assemblate insieme dando vita ad una scultura dalla forma sferica irregolare dotata di aperture luminose, a dare l’idea di un accogliente contenitore, una sorta di nido.
Nella sala principale saranno invece disposte altre composizioni di dimensioni variabili : alcune, più ampie, assumeranno la morfologia di geometrie irregolari realizzate con una tecnica ad incastro simile ai mattoncini del “Lego”, un’altra sarà una installazione verticale che creerà l’effetto di un’onda, altre ancora saranno ambienti “microdomestici”, teiere sezionate a svelare l’interno, insidiate dalla presenza di dispettose formiche bianche e blu, mentre un particolare rilievo avrà una struttura centrale costituita da circa nove colonne disposte verticalmente dal pavimento al soffitto, alcune di loro collegate da altre colonne orizzontali, ad indicare una volta di più la presenza di uno spazio domestico vuoto ma delimitato nei suoi contorni .
Edoardo Di Mauro
STEFANO SPAGNOLI
“Ars Combinatoria”
Le composizioni di Stefano Spagnoli sono un sano ed ordinato delirio dove carte, ex voto, simboli, distintivi, divise, fumetti, ritratti , oggetti d’antico design e di nobile e remoto consumo si apparentano trovando insospettabili affinità ed analogie in grado di far riscoprire la loro autentica funzione, metastorica e non appartenente alla mera banalità del quotidiano, in un registro stilistico dove si alternano sensazioni come ilarità, ironia, dramma, enfasi, minimalismo, commozione, turbamento, commedia ed un termine abusato come “collage” si ripresenta con una insospettata forza. Tutte composizioni dotate rigorosamente di un titolo, perché nel lavoro di Stefano Spagnoli il gioco linguistico è elemento base della poetica. In questa personale sono state selezionate opere provenienti da questo geniale repertorio oggettuale ed altre pittoriche : tele astratte dove prevale una iconografia asciutta e rigorosa in cui si evidenzia una predilezione per la metafisica delle forme geometriche regolari come sfera, quadrato e cerchio, oppure un libero proliferare dell’elemento segnico e della pulsione fantastica e ludica, di una grafia fitta e nervosa che richiama alla memoria Klee ma anche aspetti dell’Art Brut dubuffettiana fino alle prove migliori del graffitismo anni ’80.
Edoardo Di Mauro
Note biografiche :
Matilde Domestico è nata nel 1964.
Considerata una delle più interessanti esponenti del nuovo oggettualismo italiano vanta un importante curriculum dove si segnalano le personali presso le gallerie VSV, Crossing, En Plen Air, Arti Assortite, Fusion Gallery, la Boutique Borsalino di Parigi e numerose collettive tra cui “Proposte” a cura della Regione Piemonte, “Giardino dell’Arte”, “RRRagazze”, “Luci ed ombre”, “Progetto Maionese”, “Terra! Terra!”, “Opere al muro”, “Una Babele postmoderna”, “Cioccolatart”, “Interni Italiani”, “Corpi rituali”, la prima edizione della Biennale d’Arte Contemporanea del Piemonte, “Videodialoghi”, “Inuit e popoli del ghiaccio”, “Slalom gigante”.
Stefano Spagnoli è nato a Parma nel 1946.
Ha frequentato l’Accademia di Brera, tra i suoi maestri Erberto Carboni, Domenico Purificato, Carlo Dradi, Guido Ballo, Luciano De Vita.
Del suo lavoro d’artista hanno scritto critici come Roberto Tassi, Attilio Bertolucci, Arturo Carlo Quintavalle, Angelo Dragone.
Dice di lui Roberto Tassi : “…è la curiosità di Spagnoli ad essere illimitata : si applica ad ogni cosa, ad ogni soggetto, ad ogni scienza, ad ogni arte, purchè non sia comune, regolare, di moda: armato di questa attenzione ossessiva, di questa spinta alla ricerca, di questa capacità perquisitiva Spagnoli vede cose che gli altri non vedono ; vede al di là delle superfici, delle copertine, degli involucri; e ci fa vedere cose che nella nostra normalità non vediamo; se apre un libro che ci sembra banale ed inutile ci fa scoprire le meraviglie nascoste che contiene ; si avventura dentro i cunicoli, i corridoi, i ripostigli delle cose, della realtà, delle opere, dei libri, compie viaggi “attraverso lo specchio”…”
Agli inizi degli anni ’70 è stato insegnante di Geometria Descrittiva e Storia dell’Arte presso scuole medie e superiori.
Verso la fine degli anni ’70 coordina come consulente artistico la galleria Sele di Parma proponendo mostre sull’arte galante, sul decò ed il floreale, sull’archeologia sudamericana e l’avanguardia storica di Le Corbusier.
Nel 1983 suggerisce e realizza per il Palazzo Ducale di Colorno una importante rassegna dedicata alla storia del gioco e del giocattolo intitolata “Il paese dei balocchi”.
Nel 1983 collabora con il Comune di Parma in occasione della rassegna “L’immortale” dedicata al vetro d’artista.
Nel 1984 realizza per il Palazzo Ducale di Colorno la manifestazione “C’era una volta” dedicata alla letteratura ed all’illustrazione infantile dal ‘700 in poi.
Contemporaneamente collabora con il settimanale scientifico “Medi Time” per il quale gestisce una rubrica culturale su antiquariato, arte, collezionismo, costume.
Nel 1985 è direttore artistico della grande rassegna parmigiana rivolta all’opera eclettica di Cesare Zavattini.
Nel 1987 realizza per la Galleria Piccoli di Parma due eventi sulle figure e le opere di Giorgetto Giugiaro ed Armando Testa.
Attualmente è membro del CDA e del Comitato Scientifico della Fondazione Magnani Rocca e del CDA della Fondazione del Teatro Regio di Parma.
Dal 1999 al 2001 ha collaborato con la Costa Crociere come pittore e decoratore.
Dal 1981 ad oggi è consulente dell’Ente Fiere di Parma per il quale ha ideato grandi manifestazioni internazionale come “Mercanteinfiera”, “Bagarre”, “Emporium” e rassegne nazionali come “Albero di Natale”, “Vetrina incantata”, “Isola del tempo”. Per queste rassegne ha realizzato più di 250 eventi collaterali di varia cultura collezionistica ed artistica di risonanza nazionale.
Ha svolto per sei anni il ruolo di Assessore alla Cultura di Parma e tuttora coordina le politiche culturali parmigiane di concerto con il Sindaco.
Mostre recenti a Parma, Bologna, Reggio Emilia, Santa Monica (California”.
“Assemblaggio Domestico 260506”
L’artista darà vita ad un ambiente “domestico” con la presenza di una vasta gamma di installazioni evocanti il dato della familiarità e della spesso sottovalutata poesia dei nostri ambienti privati al fine di stimolare l’eco di una sorta di memoria collettiva.
La mostra è costituita da una serie di elementi formali realizzati con l’ausilio di piattini di porcellana forati a mano e smaltati in senso inverso a tinte blu e bianco avorio.
L’installazione principale sarà collocata all’ingresso della galleria : porcellane dipinte di blu di varie dimensioni saranno assemblate insieme dando vita ad una scultura dalla forma sferica irregolare dotata di aperture luminose, a dare l’idea di un accogliente contenitore, una sorta di nido.
Nella sala principale saranno invece disposte altre composizioni di dimensioni variabili : alcune, più ampie, assumeranno la morfologia di geometrie irregolari realizzate con una tecnica ad incastro simile ai mattoncini del “Lego”, un’altra sarà una installazione verticale che creerà l’effetto di un’onda, altre ancora saranno ambienti “microdomestici”, teiere sezionate a svelare l’interno, insidiate dalla presenza di dispettose formiche bianche e blu, mentre un particolare rilievo avrà una struttura centrale costituita da circa nove colonne disposte verticalmente dal pavimento al soffitto, alcune di loro collegate da altre colonne orizzontali, ad indicare una volta di più la presenza di uno spazio domestico vuoto ma delimitato nei suoi contorni .
Edoardo Di Mauro
STEFANO SPAGNOLI
“Ars Combinatoria”
Le composizioni di Stefano Spagnoli sono un sano ed ordinato delirio dove carte, ex voto, simboli, distintivi, divise, fumetti, ritratti , oggetti d’antico design e di nobile e remoto consumo si apparentano trovando insospettabili affinità ed analogie in grado di far riscoprire la loro autentica funzione, metastorica e non appartenente alla mera banalità del quotidiano, in un registro stilistico dove si alternano sensazioni come ilarità, ironia, dramma, enfasi, minimalismo, commozione, turbamento, commedia ed un termine abusato come “collage” si ripresenta con una insospettata forza. Tutte composizioni dotate rigorosamente di un titolo, perché nel lavoro di Stefano Spagnoli il gioco linguistico è elemento base della poetica. In questa personale sono state selezionate opere provenienti da questo geniale repertorio oggettuale ed altre pittoriche : tele astratte dove prevale una iconografia asciutta e rigorosa in cui si evidenzia una predilezione per la metafisica delle forme geometriche regolari come sfera, quadrato e cerchio, oppure un libero proliferare dell’elemento segnico e della pulsione fantastica e ludica, di una grafia fitta e nervosa che richiama alla memoria Klee ma anche aspetti dell’Art Brut dubuffettiana fino alle prove migliori del graffitismo anni ’80.
Edoardo Di Mauro
Note biografiche :
Matilde Domestico è nata nel 1964.
Considerata una delle più interessanti esponenti del nuovo oggettualismo italiano vanta un importante curriculum dove si segnalano le personali presso le gallerie VSV, Crossing, En Plen Air, Arti Assortite, Fusion Gallery, la Boutique Borsalino di Parigi e numerose collettive tra cui “Proposte” a cura della Regione Piemonte, “Giardino dell’Arte”, “RRRagazze”, “Luci ed ombre”, “Progetto Maionese”, “Terra! Terra!”, “Opere al muro”, “Una Babele postmoderna”, “Cioccolatart”, “Interni Italiani”, “Corpi rituali”, la prima edizione della Biennale d’Arte Contemporanea del Piemonte, “Videodialoghi”, “Inuit e popoli del ghiaccio”, “Slalom gigante”.
Stefano Spagnoli è nato a Parma nel 1946.
Ha frequentato l’Accademia di Brera, tra i suoi maestri Erberto Carboni, Domenico Purificato, Carlo Dradi, Guido Ballo, Luciano De Vita.
Del suo lavoro d’artista hanno scritto critici come Roberto Tassi, Attilio Bertolucci, Arturo Carlo Quintavalle, Angelo Dragone.
Dice di lui Roberto Tassi : “…è la curiosità di Spagnoli ad essere illimitata : si applica ad ogni cosa, ad ogni soggetto, ad ogni scienza, ad ogni arte, purchè non sia comune, regolare, di moda: armato di questa attenzione ossessiva, di questa spinta alla ricerca, di questa capacità perquisitiva Spagnoli vede cose che gli altri non vedono ; vede al di là delle superfici, delle copertine, degli involucri; e ci fa vedere cose che nella nostra normalità non vediamo; se apre un libro che ci sembra banale ed inutile ci fa scoprire le meraviglie nascoste che contiene ; si avventura dentro i cunicoli, i corridoi, i ripostigli delle cose, della realtà, delle opere, dei libri, compie viaggi “attraverso lo specchio”…”
Agli inizi degli anni ’70 è stato insegnante di Geometria Descrittiva e Storia dell’Arte presso scuole medie e superiori.
Verso la fine degli anni ’70 coordina come consulente artistico la galleria Sele di Parma proponendo mostre sull’arte galante, sul decò ed il floreale, sull’archeologia sudamericana e l’avanguardia storica di Le Corbusier.
Nel 1983 suggerisce e realizza per il Palazzo Ducale di Colorno una importante rassegna dedicata alla storia del gioco e del giocattolo intitolata “Il paese dei balocchi”.
Nel 1983 collabora con il Comune di Parma in occasione della rassegna “L’immortale” dedicata al vetro d’artista.
Nel 1984 realizza per il Palazzo Ducale di Colorno la manifestazione “C’era una volta” dedicata alla letteratura ed all’illustrazione infantile dal ‘700 in poi.
Contemporaneamente collabora con il settimanale scientifico “Medi Time” per il quale gestisce una rubrica culturale su antiquariato, arte, collezionismo, costume.
Nel 1985 è direttore artistico della grande rassegna parmigiana rivolta all’opera eclettica di Cesare Zavattini.
Nel 1987 realizza per la Galleria Piccoli di Parma due eventi sulle figure e le opere di Giorgetto Giugiaro ed Armando Testa.
Attualmente è membro del CDA e del Comitato Scientifico della Fondazione Magnani Rocca e del CDA della Fondazione del Teatro Regio di Parma.
Dal 1999 al 2001 ha collaborato con la Costa Crociere come pittore e decoratore.
Dal 1981 ad oggi è consulente dell’Ente Fiere di Parma per il quale ha ideato grandi manifestazioni internazionale come “Mercanteinfiera”, “Bagarre”, “Emporium” e rassegne nazionali come “Albero di Natale”, “Vetrina incantata”, “Isola del tempo”. Per queste rassegne ha realizzato più di 250 eventi collaterali di varia cultura collezionistica ed artistica di risonanza nazionale.
Ha svolto per sei anni il ruolo di Assessore alla Cultura di Parma e tuttora coordina le politiche culturali parmigiane di concerto con il Sindaco.
Mostre recenti a Parma, Bologna, Reggio Emilia, Santa Monica (California”.
26
maggio 2006
Matilde Domestico / Stefano Spagnoli
Dal 26 maggio al 19 settembre 2006
arte contemporanea
Location
FUSION ART GALLERY
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Torino, Piazza Amedeo Peyron, 9G, (Torino)
Orario di apertura
martedì, giovedì e venerdì 16.30–19.30 o su appuntamento
Vernissage
26 Maggio 2006, ore 19-23
Autore
Curatore