crescere immenso di vita,
fiumana che non ha ripe né sfocio
e va per sempre,
e sta – infinitamente.
...

E senti allora,
se pure ti ripetono che puoi
fermarti a mezza via o in alto mare,
che non c'è sosta per noi,
ma strada, ancora strada,

e che il cammino è sempre da ricominciare.

(Eugenio Montale, A galla, da Poesie disperse)


I due artisti Ines Meyer e Matteo Alessandri indagano il tema della crescita e dell’io attraverso la pittura e la fotografia in un percorso che incontra l’ inatteso e il mutevole favorendo e stimolando le diverse forme di apprendimento e di pensiero.

Insieme si cimentano nella narrazione di una favola surreale e allegorica dove il protagonista è l’uomo, il suo mondo interiore, le sue paure, le sue gioie.


L’arte di Ines e Matteo non dichiara, anzi smentisce, qualsivoglia posizione di certezza. Vive e manifesta, fortemente, la precarietà della condizione e dell'animo umano.

Il cammino stesso è un percorso di crescita che tende allo svelamento dell’inconscio, di un mondo dove i nostri sogni si confondono con la realtà e la vita diventa una grande metafora dello svuotamento di senso, della disintegrazione del reale, un mondo alla rovescia dove anche

"i piedi sopra la testa" hanno un senso.



Matteo Alessandri nato a Roma nel 1972, vive e lavora a Roma.

Ines Meyer nata in Germania nel 1969, vive e lavora a Roma