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Matteo Basilé – Viaggio al centro della terra
In mostra circa dieci scatti di grande formato in cui paesaggi umani e terrestri conducono lo spettatore in un viaggio straordinario, senza tempo
Comunicato stampa
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“Alcune vette, ergendosi più arditamente, bucavano
le grigie nubi e riapparivano al di sopra dei mobili
vapori, simili a scogli emersi in pieno cielo.”
Jules Verne - Viaggio al Centro della Terra
Dopo aver scalato le Alpi Apuane e raggiunto le cave di quel marmo usato da Michelangelo
per realizzare la Pietà cercando il sublime, il viaggio di Matteo Basilé prosegue tra le terre
vulcaniche, dove il fuoco incontra il mare, lasciando dietro di sé un deserto del colore della notte.
La pietra lavica, levigata dai venti del Sahara occidentale, è il nuovo ‘passaggio’, dove figure
chimeriche sospese in uno scenario quasi marziano, sembrano emergere dalle voragini
che si aprono sul manto delle pendici scoscese delle bocche vulcaniche. Viaggiatori venuti da
terre lontane sbarcano alla ricerca del ‘Centro della Terra’.
Basilé, ispirandosi a Jules Verne, racconta nei suoi scatti un’umanità non appartenente a questo
mondo che a tutti i costi vuole raggiungere il centro, il cuore di quella Terra. Il compito di Basilé
sembra essere quello di liberare da questa pietra selvaggia le presenze che vi sono imprigionate,
ponendole in un paesaggio dove la scultura, l’architettura e la pittura si fondono per mettere
in risalto la figura umana, sempre al centro della sua ricerca anche se trasfigurata attraverso
molteplici riferimenti iconografici.
Alla Galleria Pack saranno esposti circa dieci scatti di grande formato, dove paesaggi terrestri e
umani porteranno lo spettatore in un viaggio straordinario, senza tempo.
Galleria PACK
SPAZIO 22
www.galleriapack.com
info@galleriapack.com
Viale Sabotino 22, 20135 Milano +39 02 3655 4554
info@spazio22.com www.spazio22.com
Galleria PACK
MATTEO BASILÉ É NATO NEL 1974 A ROMA, DOVE VIVE E LAVORA.
Inizia la sua carriera a metà degli anni ’90 ed è tra i primi artisti in Europa a fondere arte e tecnologia.
Basilé possiede la straordinaria capacità di conciliare idee opposte come il bello e il grottesco,
reale e surreale, naturale e artificiale. Esplorando le nature dell’essere umano, l’artista sviluppa il
suo racconto dividendo il suo lavoro in capitoli: The Saints are Coming (2007), Thisoriented
(2009), Thishumanity (2010), Landing (2012), UNSEEN (2014): una serie di passaggi indipendenti
in cui l’artista negozia la sua percezione dell’esistenza.
La ricerca di Basilé è un’interfaccia tra Oriente e Occidente, una dialettica interposta che
opera come una collisione situata tra tradizione e modernità, tra sacro e profano.
Il Glossario di Basilé si basa non solo su segni e valori senza tempo e multiculturali, ma comprende
visivamente un linguaggio totalizzante in cui il sogno non è più il soggetto della foto, ma incarna
una narrazione del tutto riconoscibile, senza limiti. I suoi (anti eroi) ritratti minuziosamente ci
rimandano alla storia classica, ma contemporaneamente trasmettono lo spirito del nostro tempo.
Al contrario di “El sueño de la razón produce monstruos” di Goya, qui sogno e ragione convergono
in un’epifania in cui l’unico e il molteplice trasmettono un perfetto equilibrio tra intelletto e
percezione sensoriale.
La poetica di Basilé è un universo iconografico, il risultato di una combinazione tra il manierismo
tecnologico e il surrealismo pittorico. Il viaggio onirico dell’artista ci guida verso vari livelli di
comprensione, sia sensoriali che intellettuali.
Formalmente, Basilé cancella l’antagonismo tra l’immaginario e il reale, innescando un complesso
sistema di porte scorrevoli emozionali.
le grigie nubi e riapparivano al di sopra dei mobili
vapori, simili a scogli emersi in pieno cielo.”
Jules Verne - Viaggio al Centro della Terra
Dopo aver scalato le Alpi Apuane e raggiunto le cave di quel marmo usato da Michelangelo
per realizzare la Pietà cercando il sublime, il viaggio di Matteo Basilé prosegue tra le terre
vulcaniche, dove il fuoco incontra il mare, lasciando dietro di sé un deserto del colore della notte.
La pietra lavica, levigata dai venti del Sahara occidentale, è il nuovo ‘passaggio’, dove figure
chimeriche sospese in uno scenario quasi marziano, sembrano emergere dalle voragini
che si aprono sul manto delle pendici scoscese delle bocche vulcaniche. Viaggiatori venuti da
terre lontane sbarcano alla ricerca del ‘Centro della Terra’.
Basilé, ispirandosi a Jules Verne, racconta nei suoi scatti un’umanità non appartenente a questo
mondo che a tutti i costi vuole raggiungere il centro, il cuore di quella Terra. Il compito di Basilé
sembra essere quello di liberare da questa pietra selvaggia le presenze che vi sono imprigionate,
ponendole in un paesaggio dove la scultura, l’architettura e la pittura si fondono per mettere
in risalto la figura umana, sempre al centro della sua ricerca anche se trasfigurata attraverso
molteplici riferimenti iconografici.
Alla Galleria Pack saranno esposti circa dieci scatti di grande formato, dove paesaggi terrestri e
umani porteranno lo spettatore in un viaggio straordinario, senza tempo.
Galleria PACK
SPAZIO 22
www.galleriapack.com
info@galleriapack.com
Viale Sabotino 22, 20135 Milano +39 02 3655 4554
info@spazio22.com www.spazio22.com
Galleria PACK
MATTEO BASILÉ É NATO NEL 1974 A ROMA, DOVE VIVE E LAVORA.
Inizia la sua carriera a metà degli anni ’90 ed è tra i primi artisti in Europa a fondere arte e tecnologia.
Basilé possiede la straordinaria capacità di conciliare idee opposte come il bello e il grottesco,
reale e surreale, naturale e artificiale. Esplorando le nature dell’essere umano, l’artista sviluppa il
suo racconto dividendo il suo lavoro in capitoli: The Saints are Coming (2007), Thisoriented
(2009), Thishumanity (2010), Landing (2012), UNSEEN (2014): una serie di passaggi indipendenti
in cui l’artista negozia la sua percezione dell’esistenza.
La ricerca di Basilé è un’interfaccia tra Oriente e Occidente, una dialettica interposta che
opera come una collisione situata tra tradizione e modernità, tra sacro e profano.
Il Glossario di Basilé si basa non solo su segni e valori senza tempo e multiculturali, ma comprende
visivamente un linguaggio totalizzante in cui il sogno non è più il soggetto della foto, ma incarna
una narrazione del tutto riconoscibile, senza limiti. I suoi (anti eroi) ritratti minuziosamente ci
rimandano alla storia classica, ma contemporaneamente trasmettono lo spirito del nostro tempo.
Al contrario di “El sueño de la razón produce monstruos” di Goya, qui sogno e ragione convergono
in un’epifania in cui l’unico e il molteplice trasmettono un perfetto equilibrio tra intelletto e
percezione sensoriale.
La poetica di Basilé è un universo iconografico, il risultato di una combinazione tra il manierismo
tecnologico e il surrealismo pittorico. Il viaggio onirico dell’artista ci guida verso vari livelli di
comprensione, sia sensoriali che intellettuali.
Formalmente, Basilé cancella l’antagonismo tra l’immaginario e il reale, innescando un complesso
sistema di porte scorrevoli emozionali.
29
marzo 2017
Matteo Basilé – Viaggio al centro della terra
Dal 29 marzo al 28 maggio 2017
fotografia
Location
GALLERIA PACK
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Milano, Viale Sabotino, 22, (Milano)
Orario di apertura
Tuesday to Friday - 11:00 to 13:00 - 14:00 to 19:00 Saturday 15:00 to 19:00 and appointment
Vernissage
29 Marzo 2017, ore 18.30
Autore