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Matteo Bertini
Matteo Bertini è un artista viandante che si muove nella complessa realtà
spazio-temporale contemporanea determinata dall’entropia che la nostra fase storica sta vivendo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Matteo Bertini è un artista viandante che si muove nella complessa realtà
spazio-temporale contemporanea determinata dall’entropia che la nostra fase
storica sta vivendo. In questo disordine egli può raccogliere e trattenere
solo frammenti o piccole testimonianze e, attraverso queste, raccontarci la
sua visione e dichiararci il suo intento. La sua azione coglie, più o meno
coscientemente, alcuni punti di misurazione di questa realtà. In questo modo
egli diventa uno sciamano che si trova all’interno di fenomeni che cerca di
controllare e indirizzare verso una lettura positiva.
Nei riguardi dello spazio egli non vive le emozioni violente che questo impone
nella lotta con l’uomo e nemmeno il tempo, con il suo fluire inarrestabile,
gli crea turbamento.
Oggi lo schema è mutato e la rigidità fisica del modello spazio-tempo è
diventato metafisico: lo spazio reale si è fuso con quello virtuale in
maniera inscindibile. In questa nuova entità l’artista trova soluzioni per
i suoi intenti. Tecnologie informatiche, nuovi mezzi per la produzione ed
elaborazione di immagini, simboli e segni di linguaggi nuovi e universali da
sommare a quelli esistenti. Il tempo da lineare diventa circolare e rende
possibile l’idea di una sospensione.
I lavori di Matteo Bertini hanno una narrazione esoterica attuale e la loro
comprensione richiede un percorso cognitivo molto interessante per i rimandi e
per gli stimoli intellettivi che offre.
Bertini usa, per alcuni suoi lavori, simboli che appaiono nuove rune di un
linguaggio segnico che vuole trasmettere un’ottimistica speranza cosmica. Il
“Tao” riproposto come scultura realizzata con una piccola folla di
manichini e i segni grafici degli SMS sono i punti estremi di una sua
dimensione narrativa del mondo. E il “mondo” per lui ritorna a essere la
“Pangea originaria”, sovrastata da una struttura razionale. D’altro
canto, nell’entropia, se s’interviene a modificare una zona, in un’altra
bisogna pareggiare l’effetto che questa azione ha determinato.
Pietro Elia
spazio-temporale contemporanea determinata dall’entropia che la nostra fase
storica sta vivendo. In questo disordine egli può raccogliere e trattenere
solo frammenti o piccole testimonianze e, attraverso queste, raccontarci la
sua visione e dichiararci il suo intento. La sua azione coglie, più o meno
coscientemente, alcuni punti di misurazione di questa realtà. In questo modo
egli diventa uno sciamano che si trova all’interno di fenomeni che cerca di
controllare e indirizzare verso una lettura positiva.
Nei riguardi dello spazio egli non vive le emozioni violente che questo impone
nella lotta con l’uomo e nemmeno il tempo, con il suo fluire inarrestabile,
gli crea turbamento.
Oggi lo schema è mutato e la rigidità fisica del modello spazio-tempo è
diventato metafisico: lo spazio reale si è fuso con quello virtuale in
maniera inscindibile. In questa nuova entità l’artista trova soluzioni per
i suoi intenti. Tecnologie informatiche, nuovi mezzi per la produzione ed
elaborazione di immagini, simboli e segni di linguaggi nuovi e universali da
sommare a quelli esistenti. Il tempo da lineare diventa circolare e rende
possibile l’idea di una sospensione.
I lavori di Matteo Bertini hanno una narrazione esoterica attuale e la loro
comprensione richiede un percorso cognitivo molto interessante per i rimandi e
per gli stimoli intellettivi che offre.
Bertini usa, per alcuni suoi lavori, simboli che appaiono nuove rune di un
linguaggio segnico che vuole trasmettere un’ottimistica speranza cosmica. Il
“Tao” riproposto come scultura realizzata con una piccola folla di
manichini e i segni grafici degli SMS sono i punti estremi di una sua
dimensione narrativa del mondo. E il “mondo” per lui ritorna a essere la
“Pangea originaria”, sovrastata da una struttura razionale. D’altro
canto, nell’entropia, se s’interviene a modificare una zona, in un’altra
bisogna pareggiare l’effetto che questa azione ha determinato.
Pietro Elia
07
febbraio 2008
Matteo Bertini
Dal 07 febbraio al 07 marzo 2008
giovane arte
Location
ROOM ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Alessandro Stradella, 4, (Milano)
Milano, Via Alessandro Stradella, 4, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 11:00 – 19:30 su appuntamento
Vernissage
7 Febbraio 2008, ore 19:00
Autore