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Matteo Boato – Letture del Campo
I lavori di Boato presentano l’afflato unitario di un’unica opera mirabile e potente, vanno letti come le parti di un tutto, come le variazioni di una medesima perdurante partitura e temperatura sentimentale, come i documenti di un corpus in fieri. Ma sarebbe tuttavia riduttivo interpretare questa sua straordinaria produzione solo come un omaggio – che pur c’è – ai testi di riferimento dell’espressionismo europeo
Comunicato stampa
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I lavori di Boato presentano l’afflato unitario di un’unica opera mirabile e potente, vanno letti come le parti di un tutto, come le variazioni di una medesima perdurante partitura e temperatura sentimentale, come i documenti di un corpus in fieri. Ma sarebbe tuttavia riduttivo interpretare questa sua straordinaria produzione solo come un omaggio - che pur c’è - ai testi di riferimento dell’espressionismo europeo.
La sua, infatti, è un’attenta e sensibile rivisitazione non solo della fonte primaria, ma anche e soprattutto del retaggio psicologico di quella straordinaria stagione, davanti al quale ogni scelta espressiva non sostenuta - come la sua - da un’autentica poesia potrebbe apparire acerba, velleitaria, imprigionata nell’impasse di un’eredità schiacciante.
Col suo lavoro forgiato su un cromatismo sonoro, Boato ci fornisce una riprova - oggi controcorrente - della regalità della pittura, capace di introdurci a nuovi modi di conoscere e di guardare, favorendoci sensazioni e percezioni inedite, secondo lo statuto della poesia e della bellezza, che è l’iniziazione al mondo del sogno e al sogno del mondo, l’incipit di una realtà della fantasia.
Domenico Montalto
La sua, infatti, è un’attenta e sensibile rivisitazione non solo della fonte primaria, ma anche e soprattutto del retaggio psicologico di quella straordinaria stagione, davanti al quale ogni scelta espressiva non sostenuta - come la sua - da un’autentica poesia potrebbe apparire acerba, velleitaria, imprigionata nell’impasse di un’eredità schiacciante.
Col suo lavoro forgiato su un cromatismo sonoro, Boato ci fornisce una riprova - oggi controcorrente - della regalità della pittura, capace di introdurci a nuovi modi di conoscere e di guardare, favorendoci sensazioni e percezioni inedite, secondo lo statuto della poesia e della bellezza, che è l’iniziazione al mondo del sogno e al sogno del mondo, l’incipit di una realtà della fantasia.
Domenico Montalto
16
maggio 2007
Matteo Boato – Letture del Campo
Dal 16 maggio al 10 luglio 2007
arte contemporanea
Location
NEO GEO ARTE – PALAZZO JACINI
Milano, Via Del Lauro, 3, (Milano)
Milano, Via Del Lauro, 3, (Milano)
Orario di apertura
lunedì – venerdì 10-13 e 14-18 – sabato su appuntamento
Vernissage
16 Maggio 2007, ore 21
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