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Matteo Emery – Meno di centoventi minuti
Meno di 120 minuti, questa è l’aspettativa di vita delle sculture effimere di Matteo Emery. La magia di flussi vitali, lacrime, sangue, congelata per sempre in un’immagine.
Comunicato stampa
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Tubicini medicali, garze, membrane in lattice, piume, sono gli accessori di cui sono dotate le fragili e trasparenti micro-sculture in ghiaccio che Matteo Emery crea e consegna all’eternità grazie al mezzo fotografico.
Corpi inorganici misteriosamente incapsulati dentro soffici e delicati involucri protettivi, giochi di luci e ombre evocativi di complessi fenomeni biologici tanto da creare in chi le osserva un’alternanza di sensazioni opposte: accettazione, piacere oppure rifiuto, disgusto. Risposte soggettive di attrazione e repulsione, da sperimentare personalmente e senza vie di mezzo.
Il processo creativo dell’artista svizzero ha una durata media totale di circa cinque ore e si fonda sulla trasformazione di acqua in ghiaccio, un’azione tanto banale quanto straordinaria che la natura svolge da millenni in piena autonomia.
Una riflessione preziosa sulla caducità di qualsiasi forma di vita, vanitas contemporanee rapidamente messe a fuoco prima che ritornino a essere l’originario composto chimico incolore e insapore: due atomi d’idrogeno legati a un atomo di ossigeno.
La mostra è accompagnata da “Flusso” un’opera di video arte, dove un caleidoscopio di vibrazioni sonore e visive in eterno movimento provoca un effetto disturbante e cacofonico, una sorta di viaggio iniziatico nell’indistinto magma vitale dove il tempo e lo spazio abitano in tutt’altra dimensione.
Corpi inorganici misteriosamente incapsulati dentro soffici e delicati involucri protettivi, giochi di luci e ombre evocativi di complessi fenomeni biologici tanto da creare in chi le osserva un’alternanza di sensazioni opposte: accettazione, piacere oppure rifiuto, disgusto. Risposte soggettive di attrazione e repulsione, da sperimentare personalmente e senza vie di mezzo.
Il processo creativo dell’artista svizzero ha una durata media totale di circa cinque ore e si fonda sulla trasformazione di acqua in ghiaccio, un’azione tanto banale quanto straordinaria che la natura svolge da millenni in piena autonomia.
Una riflessione preziosa sulla caducità di qualsiasi forma di vita, vanitas contemporanee rapidamente messe a fuoco prima che ritornino a essere l’originario composto chimico incolore e insapore: due atomi d’idrogeno legati a un atomo di ossigeno.
La mostra è accompagnata da “Flusso” un’opera di video arte, dove un caleidoscopio di vibrazioni sonore e visive in eterno movimento provoca un effetto disturbante e cacofonico, una sorta di viaggio iniziatico nell’indistinto magma vitale dove il tempo e lo spazio abitano in tutt’altra dimensione.
04
marzo 2016
Matteo Emery – Meno di centoventi minuti
Dal 04 marzo al 30 aprile 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA MARELIA
Bergamo, Via Torretta, 4, (Bergamo)
Bergamo, Via Torretta, 4, (Bergamo)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15:30 - 19:30
Vernissage
4 Marzo 2016, h 18:30
Autore
Curatore