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Matteo Farolfi – Analogico Digitale
Matteo Farolfi raccoglie quest’ultima serie di opere sotto il grande ombrello dell’analogico-digitale per spiegare il suo modo di procedere nei confronti dell’arte e della realtà o, meglio, degli incroci che tra queste si operano.
Comunicato stampa
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Matteo Farolfi raccoglie quest’ultima serie di opere sotto il grande ombrello dell’analogico-digitale per spiegare il suo modo di procedere nei confronti dell’arte e della realtà o, meglio, degli incroci che tra queste si operano. Con molta attenzione e pari interesse, affronta un percorso che si snoda tra le belle apparenze dei corpi e le interfacce, le protesi che le nuove tecnologie propongono per allargare le potenzialità del corporeo. All’interno di questa dimensione antropologica di frontiera si estendono inesplorati territori e si riaprono vecchi labirinti concettuali. Eppure il nostro giovane artista affronta il viaggio nel realismo del post-umano senza inquietudini o traumi latenti, affascinato piuttosto dal fatto che questa nuova umanità assomigli sempre più ai personaggi della fantascienza e che sappia transitare nella sfera sensibile dall’organico al computer verso un’area prossimale alla neutralità. I corpi che Farolfi ci presenta, propongono una fisiologia del tutto speciale, rendono abitabile una sfera utopica in cui l’uomo e la macchina producono continue, scambievoli fascinazioni. Soprattutto essi diventano attraverso le loro multiple evoluzioni lo spazio privilegiato di flussi attivi ed organizzati, inarrestabili, senza più un prima ed un dopo che giustifichi un universo sensibile del tutto inatteso e paradossale. È in quest’intersezione del reale e del virtuale che l’artista fonda la sua radicale interrogazione del valore delle nostre percezioni, delle nostre rappresentazioni, delle nostre tracce di vitalità, di tutto ciò che anima i frammenti dell’essere vivente. L’arte diventa allora il grande collettore del fantastico e del reale, per segnare nuovi e vecchi confini, per abitare il mondo, per dare un senso alle molte giustapposizioni che vi si attuano. All’artista spetta il merito di sollecitare un approccio immaginale, vero e proprio operatore della rappresentazione, capace alla fine di tenere insieme un Ulisse telematico, legato alle nuove tecnologie, ed un Telemaco fetish alla ricerca della propria identità corporea, a cominciare dall’esplorazione dei piedi.
Gianni Cerioli
Responsabile della sezione cultura e spettacolo del Resto del Carlino di Ferrara
Gianni Cerioli
Responsabile della sezione cultura e spettacolo del Resto del Carlino di Ferrara
15
gennaio 2005
Matteo Farolfi – Analogico Digitale
Dal 15 al 31 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
LIBRERIA GALLERIA LA CARMELINA
Ferrara, Via Carmelino, 22, (Ferrara)
Ferrara, Via Carmelino, 22, (Ferrara)
Orario di apertura
da lunedi a sabato 10-19,30
Vernissage
15 Gennaio 2005, ore 18
Sito web
www.matteofarolfi.it