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Matteo Giuntini – Fischi e botta (Topi matti)
Piccole formelle, scatole dipinte, valigie animate, grandi tele e teloni. Un immaginario contemporaneo e allo stesso tempo nostalgico, un’anima certamente pop ma anche piena di ironia, malinconia, stupore, memoria, sogno. Un lungo racconto illustrato, un immaginario sospeso tra passato e futuro.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Prima mostra a Milano di Matteo Giuntini, artista livornese.
I fischi e botta e i topi matti, appunto, a Livorno sono i fuochi d’artificio e i petardi.
Piccole formelle, valigie-scatole dipinte dentro e fuori, a volte animate, grandi tele e teloni, raccontano un immaginario contemporaneo legato però alle tradizioni che Giuntini ama e reinterpreta in modo assolutamente personale.
Il suo mondo è popolato di eroi: Mandrake, la Donna Cannone, Superman, l’uomo con i baffi a manubrio che solleva pesi, il boxeur impavido. A questi Giuntini toglie ogni patina di eroismo, li spoglia della retorica e li trasforma in colorate silhouettes con cui gioca come si gioca con le figurine, in un mondo circense, annunciato da spavalde insegne liberty-texane.
Nei lavori di Giuntini, oltre ad un’anima certamente pop, c’è tanta ironia, malinconia, stupore, memoria, sogno: la vita, insomma. Un lungo racconto illustrato con colori forti, linee nette di contorno, intreccio di personaggi, che trova la sua massima espressione in una parete, fitta di oltre duecento formelle, come tanti ex-voto luminosi e colorati, tracce e impronte di un immaginario sospeso tra passato e futuro.
I fischi e botta e i topi matti, appunto, a Livorno sono i fuochi d’artificio e i petardi.
Piccole formelle, valigie-scatole dipinte dentro e fuori, a volte animate, grandi tele e teloni, raccontano un immaginario contemporaneo legato però alle tradizioni che Giuntini ama e reinterpreta in modo assolutamente personale.
Il suo mondo è popolato di eroi: Mandrake, la Donna Cannone, Superman, l’uomo con i baffi a manubrio che solleva pesi, il boxeur impavido. A questi Giuntini toglie ogni patina di eroismo, li spoglia della retorica e li trasforma in colorate silhouettes con cui gioca come si gioca con le figurine, in un mondo circense, annunciato da spavalde insegne liberty-texane.
Nei lavori di Giuntini, oltre ad un’anima certamente pop, c’è tanta ironia, malinconia, stupore, memoria, sogno: la vita, insomma. Un lungo racconto illustrato con colori forti, linee nette di contorno, intreccio di personaggi, che trova la sua massima espressione in una parete, fitta di oltre duecento formelle, come tanti ex-voto luminosi e colorati, tracce e impronte di un immaginario sospeso tra passato e futuro.
17
novembre 2011
Matteo Giuntini – Fischi e botta (Topi matti)
Dal 17 novembre al 09 dicembre 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA L’AFFICHE
Milano, Via dell'Unione, 6, (Milano)
Milano, Via dell'Unione, 6, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-19
Vernissage
17 Novembre 2011, ore 18.30
Autore
Curatore