Veneziano di adozione, nato nella Sicilia sud occidentale, Lo Greco assimila dalla terra e dalla cultura della Magna Grecia l’essenza di fare scultura.
L’artista non si colloca in un particolare filone espressivo ne tantomeno si ritiene particolarmente affine ai maestri del passato. Tuttavia inevitabilmente e forse inconsapevolmente ha assorbito la lezione di Medardo Rosso. Il rapporto con la luce è fondamentale nell’opera di Lo Greco.

“Le masse e i volumi compatti elaborati con umanità - afferma Valentina Gensini nella sua presentazione in catalogo – esprimono le figure piene e rotonde con una superficie scabra soggetta alla scomposizione e frammentazione che si fa riverbero opaco o bagliore improvviso”.
La luce e il vento dalla terra delle sue origini, la Magna Grecia pervadono le sue figure realizzando quel miracolo di rendere lievi apparizioni quelle sue grandi e imponenti figure.



Matteo Lo Greco nasce in Sicilia nel 1949. Dopo la Laurea in Scienze politiche a Palermo si dedica alla scultura seguendo l'insegnamento presso l'Accademia di Belle Arti di Lisbona con lo scultore Antonio Duarte.
Ha realizzato mostre in importanti gallerie e istituzioni d’arte in Italia e nel mondo e le sue opere sono presenti nelle importanti collezioni pubbliche e private. Tra le ultime mostre si segnalano: Arte Fiera PAF, Palermo, 1997; Mostra di una scultura monumentale in rame dal titolo “Rinascita di Venere” esposta sulla Riva degli Schiavoni a Venezia, 1999; Busto in bronzo di Maria Callas in mostra al Lincoln Center di New York, 2000.

La mostra, realizzata con il patrocinio del Comune di Venezia, si avvale del contributo di TOTALTELE di Venezia e MECOS di Vinovo (TO)