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Matthew Barney – The Cremaster Cycle
Finalmente a Milano l’intero ciclo del capolavoro di Matthew Barney
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Finalmente a Milano l'intero ciclo del capolavoro di
Matthew Barney, l'artista americano più acclamato degli ultimi dieci
anni. Un evento imperdibile che ha segnato la scena artistica
contemporanea mondiale, presentato grazie ad una collaborazione UOVO
project, Comune di Milano Cultura, Spettacolo,Turismo e MilanoCinema
nell'ambito di MilanoContemporanea.
The Cremaster Cycle (1994 - 2002)
è una serie di cinque film scritti, diretti e interpretati dal genio
visionario di Matthew Barney, apparsi in volontario disordine
cronologico: Cremaster 4 (1994), Cremaster 1 (1995), Cremaster 5
(1997), Cremaster 2 (1999), Cremaster 3 (2002).
Girato con un
linguaggio visivo sofisticato ed esteticamente impeccabile, a metà tra
videoarte e cinema sperimentale, prodotto dalla famosa Barbara
Gladstone Gallery e dal Guggenheim Museum di New York, Cremaster Cycle
si conferma uno degli eventi artistici più significativi degli ultimi
anni.
Il risultato è un'epopea surreale, ricca di riferimenti
cinematografici e letterari (da Carpenter a Poe, da Kubrick a
Lovercraft, a Cronenberg) dove pezzi di storie si intrecciano e si
sfiorano, dando vita ad una narrazione dai risvolti onirici e carica di
immagini ambigue e misteriosamente allegoriche.
The Cremaster Cycle è
un'ibridazione grandiosa, sia narrativa che simbolico-allegorica, di
videoarte e cinema sperimentale, che proietta lo spettatore oltre i
confini del reale, in ambienti surreali e onirici attraverso cui
l'artista inscena uno spettacolare viaggio epico nell'inconscio, nel
tentativo di esplorare in chiave psicologica, simbolica e spirituale le
vie del desiderio e della sessualità, intraprendendo - parimenti - un
viaggio iniziatico all'interno di un mondo modificato dalla genetica e
abitato da mutanti, personaggi realmente esistenti e figure mitologiche
che inducono ad interrogarsi sui dilemmi del nostro tempo.
"Il
Cremaster Cycle è un arcipelago di stimolazioni visive, dove ognuno dei
cinque film, che lo compone, funziona da isola in cui si alternano
personaggi mitologici ed enigmatici, nonché paesaggi urbani e naturali,
che raccontano le vicende di un viaggio nell'universo della cultura
americana, creativa e distruttiva. Siccome "Cremaster" è il muscolo che
nei testicoli regola, in relazione alla temperatura e all'eccitazione,
la reazione dei genitali maschili, l'insieme delle storie narrate
riguarda l'erezione di edifici simbolici e fallici come il ChrysIer
Building o la lotta tra satiri, o la penetrazione nel grembo dei
Guggenheim Museum, o la mutazione e l'androginia sessuale che
riguardano la storia della fondazione di ogni città nova o New York.
Per raccontarla Barney fa ricorso a figure e materiali simbolici che
oscillano tra l'iconografia massonica e rosacrociana, vanno dagli eroi
del football e del gangsterismo, della magia e dell'architettura, come
Houdini e Hiram Abiff, il disegnatore del tempio di Salomone, e
utilizzano strumenti ginecologici e biotecnologici, nonché materie come
la gelatina e la vaselina. Il risultato è un'epopea di sogni e di miti,
in cui l'artista è protagonista, che si intrecciano a formare un
labirinto di visioni dove la spinta erotica delle immagini è lo stimolo
a costruire e a distruggere gli oggetti e le persone, per creare
un'altra realtà fatta di perle o di meraviglie".
Germano Celant -
L'Espresso
Matthew Barney
Nato nel 1967 a San Francisco e residente a
New York, ha esposto presso il San Francisco Museum of Modern Art, la
Fondation Cartier a Parigi, la Tate Gallery di Londra, il Museum
Boymans van Beuningen di Rotterdam. Premio Europa 2000 per miglior
giovane artista alla Biennale di Venezia del 1993. Presente a Documenta
IX, Kassel, nel 1992 e alle biennali del Whitney Museum di New York del
1993 e del 1995. Nel 1996 vince l'Hugo Boss Prize.
Gli anni 2002 e
2003 vedono The Cremaster Cycle proposto in alcune tra le più
prestigiose realtà espositive mondiali: il Museum Ludwig a Colonia, il
Musée d'Art Mo derne de la Ville de Paris e il Solomon R. Guggenheim
Museum di New York. Nel 2005 ha presentato il suo ultimo lavoro
filmico: Drawing Restraint 9.
Uovo project
Uovo è un progetto
pluridisciplinare teso a promuovere la creazione contemporanea nelle
sue diverse declinazioni e formati espressivi. Attivo dal 2003 UOVO
project ha realizzato: "UOVO performing arts festival" (2003, 2004,
2005), "Superuovo_episodio francese" (2004), "Superuovo_episodio
italiano" (2004), "Uovo Videodanse Centre Pompidou" (2005), "Uovo
Auditorium Roma" (2005), "UOVO Motus MilanoContemporanea" (2005). www.
bymed.org
26 Novembre
Cremaster4 ore 18,30; Cremaster1 ore 19,25;
Cremaster5 ore 20,20; Cremaster2 ore 21,40; Cremaster3 ore 23,20
27
Novembre
Cremaster1 ore 15,30; Cremaster2 ore 16,25; Cremaster3 ore
18,00; Cremaster4 ore 21,30; Cremaster5 ore 22,30
Cremaster 1 (1995,
durata 40 min.), Cremaster 2 (1999, durata 79 min.), Cremaster 3 (2002,
durata 182 min.), Cremaster 4 (1994, durata 42 min.), Cremaster 5
(1997, durata 54 min.).
Matthew Barney, l'artista americano più acclamato degli ultimi dieci
anni. Un evento imperdibile che ha segnato la scena artistica
contemporanea mondiale, presentato grazie ad una collaborazione UOVO
project, Comune di Milano Cultura, Spettacolo,Turismo e MilanoCinema
nell'ambito di MilanoContemporanea.
The Cremaster Cycle (1994 - 2002)
è una serie di cinque film scritti, diretti e interpretati dal genio
visionario di Matthew Barney, apparsi in volontario disordine
cronologico: Cremaster 4 (1994), Cremaster 1 (1995), Cremaster 5
(1997), Cremaster 2 (1999), Cremaster 3 (2002).
Girato con un
linguaggio visivo sofisticato ed esteticamente impeccabile, a metà tra
videoarte e cinema sperimentale, prodotto dalla famosa Barbara
Gladstone Gallery e dal Guggenheim Museum di New York, Cremaster Cycle
si conferma uno degli eventi artistici più significativi degli ultimi
anni.
Il risultato è un'epopea surreale, ricca di riferimenti
cinematografici e letterari (da Carpenter a Poe, da Kubrick a
Lovercraft, a Cronenberg) dove pezzi di storie si intrecciano e si
sfiorano, dando vita ad una narrazione dai risvolti onirici e carica di
immagini ambigue e misteriosamente allegoriche.
The Cremaster Cycle è
un'ibridazione grandiosa, sia narrativa che simbolico-allegorica, di
videoarte e cinema sperimentale, che proietta lo spettatore oltre i
confini del reale, in ambienti surreali e onirici attraverso cui
l'artista inscena uno spettacolare viaggio epico nell'inconscio, nel
tentativo di esplorare in chiave psicologica, simbolica e spirituale le
vie del desiderio e della sessualità, intraprendendo - parimenti - un
viaggio iniziatico all'interno di un mondo modificato dalla genetica e
abitato da mutanti, personaggi realmente esistenti e figure mitologiche
che inducono ad interrogarsi sui dilemmi del nostro tempo.
"Il
Cremaster Cycle è un arcipelago di stimolazioni visive, dove ognuno dei
cinque film, che lo compone, funziona da isola in cui si alternano
personaggi mitologici ed enigmatici, nonché paesaggi urbani e naturali,
che raccontano le vicende di un viaggio nell'universo della cultura
americana, creativa e distruttiva. Siccome "Cremaster" è il muscolo che
nei testicoli regola, in relazione alla temperatura e all'eccitazione,
la reazione dei genitali maschili, l'insieme delle storie narrate
riguarda l'erezione di edifici simbolici e fallici come il ChrysIer
Building o la lotta tra satiri, o la penetrazione nel grembo dei
Guggenheim Museum, o la mutazione e l'androginia sessuale che
riguardano la storia della fondazione di ogni città nova o New York.
Per raccontarla Barney fa ricorso a figure e materiali simbolici che
oscillano tra l'iconografia massonica e rosacrociana, vanno dagli eroi
del football e del gangsterismo, della magia e dell'architettura, come
Houdini e Hiram Abiff, il disegnatore del tempio di Salomone, e
utilizzano strumenti ginecologici e biotecnologici, nonché materie come
la gelatina e la vaselina. Il risultato è un'epopea di sogni e di miti,
in cui l'artista è protagonista, che si intrecciano a formare un
labirinto di visioni dove la spinta erotica delle immagini è lo stimolo
a costruire e a distruggere gli oggetti e le persone, per creare
un'altra realtà fatta di perle o di meraviglie".
Germano Celant -
L'Espresso
Matthew Barney
Nato nel 1967 a San Francisco e residente a
New York, ha esposto presso il San Francisco Museum of Modern Art, la
Fondation Cartier a Parigi, la Tate Gallery di Londra, il Museum
Boymans van Beuningen di Rotterdam. Premio Europa 2000 per miglior
giovane artista alla Biennale di Venezia del 1993. Presente a Documenta
IX, Kassel, nel 1992 e alle biennali del Whitney Museum di New York del
1993 e del 1995. Nel 1996 vince l'Hugo Boss Prize.
Gli anni 2002 e
2003 vedono The Cremaster Cycle proposto in alcune tra le più
prestigiose realtà espositive mondiali: il Museum Ludwig a Colonia, il
Musée d'Art Mo derne de la Ville de Paris e il Solomon R. Guggenheim
Museum di New York. Nel 2005 ha presentato il suo ultimo lavoro
filmico: Drawing Restraint 9.
Uovo project
Uovo è un progetto
pluridisciplinare teso a promuovere la creazione contemporanea nelle
sue diverse declinazioni e formati espressivi. Attivo dal 2003 UOVO
project ha realizzato: "UOVO performing arts festival" (2003, 2004,
2005), "Superuovo_episodio francese" (2004), "Superuovo_episodio
italiano" (2004), "Uovo Videodanse Centre Pompidou" (2005), "Uovo
Auditorium Roma" (2005), "UOVO Motus MilanoContemporanea" (2005). www.
bymed.org
26 Novembre
Cremaster4 ore 18,30; Cremaster1 ore 19,25;
Cremaster5 ore 20,20; Cremaster2 ore 21,40; Cremaster3 ore 23,20
27
Novembre
Cremaster1 ore 15,30; Cremaster2 ore 16,25; Cremaster3 ore
18,00; Cremaster4 ore 21,30; Cremaster5 ore 22,30
Cremaster 1 (1995,
durata 40 min.), Cremaster 2 (1999, durata 79 min.), Cremaster 3 (2002,
durata 182 min.), Cremaster 4 (1994, durata 42 min.), Cremaster 5
(1997, durata 54 min.).
26
novembre 2005
Matthew Barney – The Cremaster Cycle
Dal 26 al 27 novembre 2005
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
CINEMA GNOMO
Milano, Via Lanzone, 30, (Milano)
Milano, Via Lanzone, 30, (Milano)
Biglietti
ad ogni singola proiezione: 4 euro
Sito web
www.cremaster.net
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