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Matthew Stone – Il suono delle sfere nel palmo della tua mano
Apre la nuova galleria con la personale dell’inglese Matthew Stone. In programma una serie di performance
Comunicato stampa
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"Nel visitare lo studio di Matthew Stone ho avvertito le stesse vibrazioni di quando incontrai Damien Hirst la prima volta". Norman Rosenthal all'Evening Standard. Rosenthal e' stato il curatore di Sensation e guru della British Art
LA GALLERIA: Una galleria nuova (speriamo non solo nuova) apre a Milano. Si tratta della Conduits/Gea Politi, già attiva sulla scena underground di Londra (location inaspettate e interventi sul web), che ora a Milano approda in un luminoso spazio in Viale Stelvio 66. Spazio ordinato in modo spartano dal vate del razionalismo italiano, Getulio Alviani e che per una pura coincidenza e' situato accanto alla incomparabile (in Italia) galleria Marella, ristrutturata dal nume degli architetti minimalisti, quel Claudio Silvestrin che ha al suo attivo la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino e la Victoria Miro e White Cube a Londra. Ma anche l'Emporio Armani a Milano. Nonche' la catena dei forni e negozi Princi.
GEA POLITI: Gea Politi, dopo viaggi ed esperienze differenti, che l'hanno vista trasmigrare da un gruppo musicale a Londra da lei creato a una linea di moda, e che dopo aver frequentato la facoltà di cinema alla UCLA di Los Angeles, si e' laureata in "Art History and Curatorial Knowledge" al Goldsmiths College di Londra, la scuola da cui e' uscita gran parte della Brit Art (compreso Damien Hirst), recentemente e' tornata nuovamente in Italia.
Dopo una breve e intensa collaborazione part time (mentre frequentava la locale facoltà di filosofia) con la galleria Sonia Rosso di Torino, nel 2008 ha deciso di entrare a far parte attiva della redazione di Flash Art e di aprire uno spazio come estensione delle sue idee e delle sue esperienze culturali ed estetiche. CONDUITS sarà dunque uno spazio sperimentale. Con musica, performance, videoproiezioni, artisti provenienti dai centri della vecchia e nuova creatività , Londra, New York, Varsavia ma anche Cluj o Kiev. E presentazioni di libri, dischi, progetti: il tutto con la collaborazione delle nuove leve critiche e curatoriali italiane e straniere.
Una galleria nuova? Forse. Ma piu' che altro vicina all'idea della Factory.
L'ARTISTA: Matthew Stone nasce a Londra nel 1982. Nel suo lavoro irrompe la fotografia, la performance, la scrittura creativa e persino l'esperienza curatoriale. Ha terminato gli studi di pittura nel 2004 alla Camberwell. Subito dopo ha formato un collettivo artistico nel sud di Londra chiamato !WOWOW! La sua prima mostra personale è stata "FutureHindsinght" alla UNION gallery (Londra) nel 2007.
Norman Rosenthal, il grande guru della British Art, nonche' curatore di "Sensation" e "New Spirit in Painting", ha dichiarato sull'Evening Standard di "aver avvertito le stesse vibrazioni di Damien (Hirst)" quando ha incontrato il lavoro di Matthew Stone. Matthew e' emerso da un gruppo di artisti con cui lavorava in uno squat a Peckham (nella parte sud di Londra), producendo drammatiche fotografie in chiaroscuro dei suoi amici i quali - denudati - assumono uno stato di estasi quasi visionaria. Assumendo un ruolo giocoso come 'sciamano artistico' che gestisce le energie dei suoi 'collaboratori', la pratica multi-disciplinare di Stone assume una posizione anti-didattica nei confronti della fotografia.
La forza di Stone sta nella sua cerchia stretta di amici. Il lavoro finale presenta delle identità frammentarie, non chiare, compromessi tra culture differenti e relazioni tra storie e razze diverse con cui abbiamo a che fare ogni giorno nel nostro quotidiano.
LA GALLERIA: Una galleria nuova (speriamo non solo nuova) apre a Milano. Si tratta della Conduits/Gea Politi, già attiva sulla scena underground di Londra (location inaspettate e interventi sul web), che ora a Milano approda in un luminoso spazio in Viale Stelvio 66. Spazio ordinato in modo spartano dal vate del razionalismo italiano, Getulio Alviani e che per una pura coincidenza e' situato accanto alla incomparabile (in Italia) galleria Marella, ristrutturata dal nume degli architetti minimalisti, quel Claudio Silvestrin che ha al suo attivo la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino e la Victoria Miro e White Cube a Londra. Ma anche l'Emporio Armani a Milano. Nonche' la catena dei forni e negozi Princi.
GEA POLITI: Gea Politi, dopo viaggi ed esperienze differenti, che l'hanno vista trasmigrare da un gruppo musicale a Londra da lei creato a una linea di moda, e che dopo aver frequentato la facoltà di cinema alla UCLA di Los Angeles, si e' laureata in "Art History and Curatorial Knowledge" al Goldsmiths College di Londra, la scuola da cui e' uscita gran parte della Brit Art (compreso Damien Hirst), recentemente e' tornata nuovamente in Italia.
Dopo una breve e intensa collaborazione part time (mentre frequentava la locale facoltà di filosofia) con la galleria Sonia Rosso di Torino, nel 2008 ha deciso di entrare a far parte attiva della redazione di Flash Art e di aprire uno spazio come estensione delle sue idee e delle sue esperienze culturali ed estetiche. CONDUITS sarà dunque uno spazio sperimentale. Con musica, performance, videoproiezioni, artisti provenienti dai centri della vecchia e nuova creatività , Londra, New York, Varsavia ma anche Cluj o Kiev. E presentazioni di libri, dischi, progetti: il tutto con la collaborazione delle nuove leve critiche e curatoriali italiane e straniere.
Una galleria nuova? Forse. Ma piu' che altro vicina all'idea della Factory.
L'ARTISTA: Matthew Stone nasce a Londra nel 1982. Nel suo lavoro irrompe la fotografia, la performance, la scrittura creativa e persino l'esperienza curatoriale. Ha terminato gli studi di pittura nel 2004 alla Camberwell. Subito dopo ha formato un collettivo artistico nel sud di Londra chiamato !WOWOW! La sua prima mostra personale è stata "FutureHindsinght" alla UNION gallery (Londra) nel 2007.
Norman Rosenthal, il grande guru della British Art, nonche' curatore di "Sensation" e "New Spirit in Painting", ha dichiarato sull'Evening Standard di "aver avvertito le stesse vibrazioni di Damien (Hirst)" quando ha incontrato il lavoro di Matthew Stone. Matthew e' emerso da un gruppo di artisti con cui lavorava in uno squat a Peckham (nella parte sud di Londra), producendo drammatiche fotografie in chiaroscuro dei suoi amici i quali - denudati - assumono uno stato di estasi quasi visionaria. Assumendo un ruolo giocoso come 'sciamano artistico' che gestisce le energie dei suoi 'collaboratori', la pratica multi-disciplinare di Stone assume una posizione anti-didattica nei confronti della fotografia.
La forza di Stone sta nella sua cerchia stretta di amici. Il lavoro finale presenta delle identità frammentarie, non chiare, compromessi tra culture differenti e relazioni tra storie e razze diverse con cui abbiamo a che fare ogni giorno nel nostro quotidiano.
05
marzo 2008
Matthew Stone – Il suono delle sfere nel palmo della tua mano
Dal 05 marzo al 30 aprile 2008
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
CONDUITS / GEA POLITI
Milano, Viale Stelvio, 66, (Milano)
Milano, Viale Stelvio, 66, (Milano)
Vernissage
5 Marzo 2008, ore 19
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