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Matthias Biehler / Mary Obering
Lo Studio G7 prosegue la sua attività con due mostre di artisti stranieri che sono per tanti aspetti molto diversi tra loro ma li accomuna la tridimensionalità del lavoro a parete.
Comunicato stampa
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I lavori astratti dell’artista statunitense Mary Obering oscillano tra quadro e scultura, collocandosi tra le forme del minimalismo americano di Donald Judd o di Sol LeWitt. Le tavole sagomate sono profonde fino a 15 cm e ricoperte di tempere, encaustica e foglia d’oro. Osservando le opere della Obering, evidente risulta il richiamo ai magnifici colori delle pale d’altare toscane del ‘400: il rosso venato di rosa sembra trarre origine dall’abito della Beata Vergine, mentre il beige dorato dall’ala di un angelo. E’ accattivante il gioco della luce sulle contrastanti superfici opache e lucide, e la griglia geometrica nella quale si inseriscono le campiture perde la sua rigidità generando un forte impatto emozionale.
Dal 1995 l’artista tedesco Matthias Biehler abbina la fotografia in bianco/nero ad un supporto di cemento che fa della fotografia quasi una scultura, mettendo in gioco la fenomenologia del quadro stesso.
Da tre anni l’artista trasferisce l’emulsione fotografica direttamente sul cemento ancora umido, inventandosi la commistione di due materiali così diversi tra loro. La traccia della luce nascosta nell’emulsione fotografica si fonda con la superficie granulare del cemento. Il principio dei due opposti che vengono intrecciati (la granularità e la monocromia) viene adoperato anche a livello iconografico. L’immagine fotografica spesso svela elementi architettonici, mentre il cemento si appropria della superficie vellutata della carta fotografica.
Nei lavori di Biehler, il cemento perde così tutto il suo peso e la sua durezza, acquisendo un’incredibile leggerezza, tratto determinante di tutte le opere dell’artista tedesco.
Mary Obering, nata in Luoisiana nel 1937, vive e lavora a New York e nel Salento.
Selezione delle ultime mostre personali: 2003: Rule Modern and Contemporary Art, Denver, Colorado; 2004: Gallery 668, Greenwich, New York
Matthias Biehler è nato a Santiago (Cile) nel 1958. Vive e lavora a Friburgo in Germania.
Selezione delle ultime mostre personali: 2005: Kunstverein Reutlingen; Galerie Zeherit, Rottweil2004: Galerie Foth, Freiburg; Galerie Linde, Donaueschingen.
Dal 1995 l’artista tedesco Matthias Biehler abbina la fotografia in bianco/nero ad un supporto di cemento che fa della fotografia quasi una scultura, mettendo in gioco la fenomenologia del quadro stesso.
Da tre anni l’artista trasferisce l’emulsione fotografica direttamente sul cemento ancora umido, inventandosi la commistione di due materiali così diversi tra loro. La traccia della luce nascosta nell’emulsione fotografica si fonda con la superficie granulare del cemento. Il principio dei due opposti che vengono intrecciati (la granularità e la monocromia) viene adoperato anche a livello iconografico. L’immagine fotografica spesso svela elementi architettonici, mentre il cemento si appropria della superficie vellutata della carta fotografica.
Nei lavori di Biehler, il cemento perde così tutto il suo peso e la sua durezza, acquisendo un’incredibile leggerezza, tratto determinante di tutte le opere dell’artista tedesco.
Mary Obering, nata in Luoisiana nel 1937, vive e lavora a New York e nel Salento.
Selezione delle ultime mostre personali: 2003: Rule Modern and Contemporary Art, Denver, Colorado; 2004: Gallery 668, Greenwich, New York
Matthias Biehler è nato a Santiago (Cile) nel 1958. Vive e lavora a Friburgo in Germania.
Selezione delle ultime mostre personali: 2005: Kunstverein Reutlingen; Galerie Zeherit, Rottweil2004: Galerie Foth, Freiburg; Galerie Linde, Donaueschingen.
18
febbraio 2006
Matthias Biehler / Mary Obering
Dal 18 febbraio al primo aprile 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO G7
Bologna, Via Val D'aposa, 4a, (Bologna)
Bologna, Via Val D'aposa, 4a, (Bologna)
Orario di apertura
da lunedì a Sabato 15.30-19.30. Mattino e festivi per appuntamento
Vernissage
18 Febbraio 2006, ore 18
Autore