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Matthias Brandes – Equilibri precari
personale
Comunicato stampa
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Nelle opere do Matthias Brandes, che in scena vadano “l’Arrivo” o “Acqua alta” o “Vita silente di 3 case”, tanto per
citare alcuni titoli delle sue opere più recenti, gli oggetti si affrancano dal loro ruolo e diventano soggetti con una
loro autonomia, pronti a recitare una parte non prevista dal copione.
Matthias Brandes, come un burattinaio che muove i fili invisibili dei suoi oggetti, rivitalizza il quotidiano.
Scombinando con eleganza la storia dell’arte riporta l’attenzione su quella poetica dell’oggetto che ha
caratterizzato l’arte figurativa del Novecento e ne rintraccia l’aspetto spirituale, la parte nascosta dell’oggetto –
soggetto stesso.
Guardando le opere di Matthias Brandes è facile, di primo impatto, essere assaliti da inquietudini e turbamenti,
come se, improvvisamente, le nostre certezze s’incrinassero. Ma le sue case, le sue navi, i suoi alberi, pur vivendo
in equilibri precari, hanno una sorprendente solidità eterna.
MATTHIAS BRANDES, BIOGRAFIA
Matthias Brandes, nato a Bochum (Germania) nel 1950, è cresciuto a Francoforte e dal 1961 ad Amburgo dove ha
studiato all’Accademia e all’Università, pittura, storia dell’arte e pedagogia.
Nel 1976 si laurea in pedagogia e dal 1979, dopo l’abilitazione per l’insegnamento liceale, si dedica esclusivamente
alla pittura vivendo ad Amburgo e parte dell’anno a Meolo (Venezia). Svolge un’intensa attività espositiva in
Germania ed insegna qualche anno disegno al Politecnico di Amburgo. Nel 1993 si trasferisce in Italia a Meolo.
Dal 1999 inizia ad esporre frequentemente in Italia con numerose mostre personali a Venezia, Treviso, Oderzo,
Bari, Legnano, Milano, Bologna, Varese, Bergamo, Brescia.
Partecipa alle più importanti Fiere d’Arte tra cui Bologna, Milano, Padova, Parma, Vicenza, Verona, Bari etc.
citare alcuni titoli delle sue opere più recenti, gli oggetti si affrancano dal loro ruolo e diventano soggetti con una
loro autonomia, pronti a recitare una parte non prevista dal copione.
Matthias Brandes, come un burattinaio che muove i fili invisibili dei suoi oggetti, rivitalizza il quotidiano.
Scombinando con eleganza la storia dell’arte riporta l’attenzione su quella poetica dell’oggetto che ha
caratterizzato l’arte figurativa del Novecento e ne rintraccia l’aspetto spirituale, la parte nascosta dell’oggetto –
soggetto stesso.
Guardando le opere di Matthias Brandes è facile, di primo impatto, essere assaliti da inquietudini e turbamenti,
come se, improvvisamente, le nostre certezze s’incrinassero. Ma le sue case, le sue navi, i suoi alberi, pur vivendo
in equilibri precari, hanno una sorprendente solidità eterna.
MATTHIAS BRANDES, BIOGRAFIA
Matthias Brandes, nato a Bochum (Germania) nel 1950, è cresciuto a Francoforte e dal 1961 ad Amburgo dove ha
studiato all’Accademia e all’Università, pittura, storia dell’arte e pedagogia.
Nel 1976 si laurea in pedagogia e dal 1979, dopo l’abilitazione per l’insegnamento liceale, si dedica esclusivamente
alla pittura vivendo ad Amburgo e parte dell’anno a Meolo (Venezia). Svolge un’intensa attività espositiva in
Germania ed insegna qualche anno disegno al Politecnico di Amburgo. Nel 1993 si trasferisce in Italia a Meolo.
Dal 1999 inizia ad esporre frequentemente in Italia con numerose mostre personali a Venezia, Treviso, Oderzo,
Bari, Legnano, Milano, Bologna, Varese, Bergamo, Brescia.
Partecipa alle più importanti Fiere d’Arte tra cui Bologna, Milano, Padova, Parma, Vicenza, Verona, Bari etc.
29
aprile 2006
Matthias Brandes – Equilibri precari
Dal 29 aprile al 20 maggio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA DE NISI
Caserta, Via Sandro Botticelli, 43, (Caserta)
Caserta, Via Sandro Botticelli, 43, (Caserta)
Orario di apertura
martedì, giovedì e sabato 16,30–20
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