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Matthias Brandes – Opere dagli anni Ottanta a oggi
Un’ampia antologica curata da Valeria Tassinari racconta oltre quattro decenni di ricerca sull’immagine del pittore Matthias Brandes, artista tedesco appartato e profondo, sempre coerente nella scelta di proporre solide figure che sospendono ogni riferimento alla realtà in una dimensione visionaria
Comunicato stampa
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Un’ampia antologica curata da Valeria Tassinari racconta oltre quattro decenni di ricerca sull’immagine del pittore Matthias Brandes, artista tedesco appartato e profondo, sempre coerente nella scelta di proporre solide figure che sospendono ogni riferimento alla realtà in una dimensione visionaria e silenziosa.
La mostra, concepita come percorso cronologico e tematico, rilegge con attenzione il viaggio nella figurazione compiuto attraverso la pittura ad olio e il disegno, dominati da una solida tecnica e da una sensibile rilettura dell’arte novecentesca.
Partendo dalle suggestioni del Realismo italiano del dopoguerra degli esordi, dalle quali presto si stacca per librarsi in una dimensione più metafisica, l’artista propone una selezione delle sue opere maggiormente rappresentative, selezionate anche grazie a prestiti di collezioni private e museali internazionali.
Tra gli anni Ottanta e oggi emerge con coerenza la tendenza alla ripetizione dei soggetti, come case, bagnanti, pere, piroscafi che sondano i diversi generi tradizionali spostandoli in una sospensione atemporale, in un tempo-luogo indifferente a ogni variabile, in cui le cose stesse sono metafora dell’uomo.
Alla figura umana sono dedicati anche numerosi ritratti, caratterizzati da una relazione segreta tra il soggetto e piccoli oggetti enigmatici ad esso associati.
“Ho sempre preferito l'immaginazione all'imitazione - sostiene l’artista - perché creare un'immagine non vuol dire ingannare, anzi significa stabilire un'equivalenza tra due mondi autonomi: da un lato la pittura con i suoi mezzi come la disposizione delle forme, dei colori e la loro struttura materiale nel rettangolo del quadro e dall'altro la materia concreta delle cose e la loro collocazione nella realtà“.
La mostra è documentata da un ampio catalogo.
Matthias Brandes è nato a Bochum, in Germania. Si è formato all’Università di Amburgo, dove si è laureato nel 1976; dagli anni Novanta vive in Italia. Dalla metà degli anni Settanta ha iniziato un’intensa attività espositiva a livello internazionale. Tra le mostre più recenti ricordiamo una personale al Kunstforum di Vienna nel 2017.
La mostra, concepita come percorso cronologico e tematico, rilegge con attenzione il viaggio nella figurazione compiuto attraverso la pittura ad olio e il disegno, dominati da una solida tecnica e da una sensibile rilettura dell’arte novecentesca.
Partendo dalle suggestioni del Realismo italiano del dopoguerra degli esordi, dalle quali presto si stacca per librarsi in una dimensione più metafisica, l’artista propone una selezione delle sue opere maggiormente rappresentative, selezionate anche grazie a prestiti di collezioni private e museali internazionali.
Tra gli anni Ottanta e oggi emerge con coerenza la tendenza alla ripetizione dei soggetti, come case, bagnanti, pere, piroscafi che sondano i diversi generi tradizionali spostandoli in una sospensione atemporale, in un tempo-luogo indifferente a ogni variabile, in cui le cose stesse sono metafora dell’uomo.
Alla figura umana sono dedicati anche numerosi ritratti, caratterizzati da una relazione segreta tra il soggetto e piccoli oggetti enigmatici ad esso associati.
“Ho sempre preferito l'immaginazione all'imitazione - sostiene l’artista - perché creare un'immagine non vuol dire ingannare, anzi significa stabilire un'equivalenza tra due mondi autonomi: da un lato la pittura con i suoi mezzi come la disposizione delle forme, dei colori e la loro struttura materiale nel rettangolo del quadro e dall'altro la materia concreta delle cose e la loro collocazione nella realtà“.
La mostra è documentata da un ampio catalogo.
Matthias Brandes è nato a Bochum, in Germania. Si è formato all’Università di Amburgo, dove si è laureato nel 1976; dagli anni Novanta vive in Italia. Dalla metà degli anni Settanta ha iniziato un’intensa attività espositiva a livello internazionale. Tra le mostre più recenti ricordiamo una personale al Kunstforum di Vienna nel 2017.
24
marzo 2018
Matthias Brandes – Opere dagli anni Ottanta a oggi
Dal 24 marzo al 20 maggio 2018
arte contemporanea
Location
MAGI 900
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Orario di apertura
martedì - domenica dalle ore 10 alle ore 18
Vernissage
24 Marzo 2018, ore 17
Autore
Curatore