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Matti Braun – Özurfa
Gli intrecci, le ramificazioni culturali e i miti di Urfa sono alla base della mostra di Matti Braun, Özurfa (ital. “vera, autentica Urfa”). Partendo dalla riflessione sui ristoranti “Urfa” che vogliono rappresentare la “vera” Urfa, l’artista analizza la fragilità che si cela dietro una rivendicazione di supposta autenticità culturale. In mostra sono esposti, fra gli altri, reperti archeologici e fotografie che sono in relazione con la regione nei dintorni di Urfa.
Comunicato stampa
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COMUNICATO STAMPA
MATTI BRAUN - Özurfa
Museion Casa Atelier 04.10.08 – 07.12.08
A sud della penisola anatolica, su un’altura, nelle vicinanze della città di Urfa, si trova un piccolo gelso, sui cui rami sono appesi dei pezzi di stoffa. E’ un albero dei desideri, un dilek ağacı, collocato in prossimità di uno dei più antichi e conosciuti templi risalenti all’età della pietra, il Göbekli Tempe. Nei dintorni di Urfa è nato anche l’attore e regista Yilmaz Güney, leggenda del cinema turco, il cui film più conosciuto, Yol, è stato girato proprio in questi luoghi.
Un’osservazione attenta permette di percepire l’autentico desiderio di Urfa di costruire leggende e miti che partono dal presente per arrivare all’inizio della storia dell’umanità. Per secoli la città è stata un crocevia di traffici, culture e religioni. Le diverse tradizioni, nate fra il corso superiore dell’Eufrate e del Tigri, condividono una cucina oltremodo varia. In numerosi ristoranti che si sono dati nomi come Urfa Firat, Urfa döy Döy o Öz Urfa, si possono ritrovare ancora queste usanze culinarie, così come a Colonia, città natale dell’artista Matti Braun (1966).
Gli intrecci, le ramificazioni culturali e i miti di Urfa sono alla base della mostra di Matti Braun, Özurfa (ital. “vera, autentica Urfa”). Partendo dalla riflessione sui ristoranti “Urfa” che vogliono rappresentare la “vera” Urfa, l’artista analizza la fragilità che si cela dietro una rivendicazione di supposta autenticità culturale. In mostra sono esposti, fra gli altri, reperti archeologici e fotografie che sono in relazione con la regione nei dintorni di Urfa. Nel museo Ludwig di Colonia, dove la mostra è stata esposta per la prima volta, questi elementi hanno trovato collocazione in una grande sala illuminata di luce verde. Durante i suoi soggiorni in Alto Adige, Matti Braun ha potuto aggiungere altri tasselli alla sua ricerca sull’identità di Urfa. Anche in questa regione, si trovano reperti archeologici dell’impero romano simili a quelli di Urfa e un cibo povero come lo “Schüttelbrot” prevede una preparazione non tanto diversa da quella della “pita”. Somiglianze sorprendenti – anche di questo si parla nella mostra di Matti Braun Özurfa.
MATTI BRAUN - Özurfa
Museion Casa Atelier 04.10.08 – 07.12.08
A sud della penisola anatolica, su un’altura, nelle vicinanze della città di Urfa, si trova un piccolo gelso, sui cui rami sono appesi dei pezzi di stoffa. E’ un albero dei desideri, un dilek ağacı, collocato in prossimità di uno dei più antichi e conosciuti templi risalenti all’età della pietra, il Göbekli Tempe. Nei dintorni di Urfa è nato anche l’attore e regista Yilmaz Güney, leggenda del cinema turco, il cui film più conosciuto, Yol, è stato girato proprio in questi luoghi.
Un’osservazione attenta permette di percepire l’autentico desiderio di Urfa di costruire leggende e miti che partono dal presente per arrivare all’inizio della storia dell’umanità. Per secoli la città è stata un crocevia di traffici, culture e religioni. Le diverse tradizioni, nate fra il corso superiore dell’Eufrate e del Tigri, condividono una cucina oltremodo varia. In numerosi ristoranti che si sono dati nomi come Urfa Firat, Urfa döy Döy o Öz Urfa, si possono ritrovare ancora queste usanze culinarie, così come a Colonia, città natale dell’artista Matti Braun (1966).
Gli intrecci, le ramificazioni culturali e i miti di Urfa sono alla base della mostra di Matti Braun, Özurfa (ital. “vera, autentica Urfa”). Partendo dalla riflessione sui ristoranti “Urfa” che vogliono rappresentare la “vera” Urfa, l’artista analizza la fragilità che si cela dietro una rivendicazione di supposta autenticità culturale. In mostra sono esposti, fra gli altri, reperti archeologici e fotografie che sono in relazione con la regione nei dintorni di Urfa. Nel museo Ludwig di Colonia, dove la mostra è stata esposta per la prima volta, questi elementi hanno trovato collocazione in una grande sala illuminata di luce verde. Durante i suoi soggiorni in Alto Adige, Matti Braun ha potuto aggiungere altri tasselli alla sua ricerca sull’identità di Urfa. Anche in questa regione, si trovano reperti archeologici dell’impero romano simili a quelli di Urfa e un cibo povero come lo “Schüttelbrot” prevede una preparazione non tanto diversa da quella della “pita”. Somiglianze sorprendenti – anche di questo si parla nella mostra di Matti Braun Özurfa.
03
ottobre 2008
Matti Braun – Özurfa
Dal 03 ottobre al 07 dicembre 2008
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
MUSEION
Bolzano, Via Dante, 6, (Bolzano)
Bolzano, Via Dante, 6, (Bolzano)
Vernissage
3 Ottobre 2008, ore 19
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