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Mattia Battistini – C’era 2 volte…
Saranno esposte circa trenta opere recenti di medio e grande formato, tutte inedite e appositamente realizzate per l’occasione
Comunicato stampa
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Si inaugurerà venerdì 16 giugno p.v., alle ore 18, la mostra personale di Mattia Battistini, dal titolo "C'era 2 volte...". Saranno esposte circa trenta opere recenti di medio e grande formato, tutte inedite e appositamente realizzate per l'occasione.
La mostra è uno degli eventi collaterali intorno a Ravenna Festival, che quest'anno celebra i 250 anni della nascita di Mozat con un programma dal titolo "Mozart? Mozart!". E sono proprio di Mattia Battistini le immagini scelte per il programma 2006: il poster, la copertina e gli inserti degli spettacoli illustrati con icone vagamente bizantine, dame e cavalieri, donzelle e duellanti incastonati in nicchie e castelli, richiami alle miniature e vetrate gotiche, in cui domina un sorprendente sincretismo fra l'arte bizantina e araba.
E mentre il Festival mostrerà dal 17 giugno al 23 luglio il suo volto multidisciplinare: dalla musica classica, al jazz e alla danza, in galleria Mattia Battistini illustrerà la "sua" favola attraverso quadri su tela e carta, ispirati a due splendide e famose fiabe della letteratura per l'infanzia e cioè "Il gatto con gli stivali" di Charles Perrault (1628-1703) e "Il soldatino di piombo" di Hans Christian Andersen (1805-1875), come ci racconta di seguito:
"1000 volte ho sfogliato queste 2 favole e 1000 volte avrei voluto cambiare le trame e gli sviluppi. L'idea del gatto servitor di (2) padroni non l'ho mai digerita, e mi è sempre parsa alquanto stramba. Il soldatino, poi, era troppo sfortunato e troppo simile a tanti esseri umani per i miei gusti. L'amore corrisposto, ma impedito dal tragico susseguirsi degli eventi per poi finir bruciato al rogo - aveva un sapore ancora più amaro. Che fare? L'unica cosa possibile: mescolare il tutto come fosse stato un mazzo di carte - torri, fanti, cavalli e re (cretino! Il 3 di spade è un carico e non si gioca così, come fosse un 2 di picche!).
Il gatto finisce così con l'incontrare il soldatino di piombo, e da qui nascono i quadri che vedrete. A voi il compito di ricostruire la trama di questa nuova favola che ho intitolato "C'era 2 volte..." e la facoltà di scegliere se riservare ai protagonisti un lieto fine o una triste sorte. Ma fate attenzione agli artigli affilati e alle pallottole "dum-dum".
Le opere in mostra sono fabbricate e composte in maniera artigianale, spesso costituite da materiali di recupero, incollati e disposti in strutture e trame evanescenti che, spesso, formano la cornice del movimento e danno volto, corpo e "voce" a gatti, re, regine, fate, uccelli, orchi, soldatini, eroi, animali vari...Tutte hanno un'impronta teatrale, con scene ricche di fondali, sipari e quinte.
E' un Battistini che si muove con estrema leggerezza nel campo dell'illustrazione, ipotecando già uno scenario più proprio del mondo della scenografia.
Ma in termini di convenzioni critiche, in quale casella dell'attualità artistica si potrebbe catalogare tutta la ricerca di Mattia Battistini? Claudio Spadoni, direttore del Museo d'Arte della città di Ravenna, a commento dei dipinti di Mattia Battistini pubblicati nel programma di Ravenna Festival 2006, scrive: "...Importa poco, ci mancherebbe. Per dire, le tre figurine stilizzate all'egiziana in vesti da torvi guerrieri, che pencolano su gambette e piedi a manico d'ombrello, più che Ossorio e Dubuffet, non potrebbero intrigare un cultore di ibridazioni post-postmoderne disposto anche a vederci qualche sbirciatina al fumetto, magari un po' di mal d'Africa, o qualche cineseria shakerata a Parigi, o meglio ancora a New York?...".
Mattia Battistini è nato a Ravenna nel 1968 ed è considerato uno degli artisti più interessanti nel panorama dell'arte contemporanea.
La mostra è uno degli eventi collaterali intorno a Ravenna Festival, che quest'anno celebra i 250 anni della nascita di Mozat con un programma dal titolo "Mozart? Mozart!". E sono proprio di Mattia Battistini le immagini scelte per il programma 2006: il poster, la copertina e gli inserti degli spettacoli illustrati con icone vagamente bizantine, dame e cavalieri, donzelle e duellanti incastonati in nicchie e castelli, richiami alle miniature e vetrate gotiche, in cui domina un sorprendente sincretismo fra l'arte bizantina e araba.
E mentre il Festival mostrerà dal 17 giugno al 23 luglio il suo volto multidisciplinare: dalla musica classica, al jazz e alla danza, in galleria Mattia Battistini illustrerà la "sua" favola attraverso quadri su tela e carta, ispirati a due splendide e famose fiabe della letteratura per l'infanzia e cioè "Il gatto con gli stivali" di Charles Perrault (1628-1703) e "Il soldatino di piombo" di Hans Christian Andersen (1805-1875), come ci racconta di seguito:
"1000 volte ho sfogliato queste 2 favole e 1000 volte avrei voluto cambiare le trame e gli sviluppi. L'idea del gatto servitor di (2) padroni non l'ho mai digerita, e mi è sempre parsa alquanto stramba. Il soldatino, poi, era troppo sfortunato e troppo simile a tanti esseri umani per i miei gusti. L'amore corrisposto, ma impedito dal tragico susseguirsi degli eventi per poi finir bruciato al rogo - aveva un sapore ancora più amaro. Che fare? L'unica cosa possibile: mescolare il tutto come fosse stato un mazzo di carte - torri, fanti, cavalli e re (cretino! Il 3 di spade è un carico e non si gioca così, come fosse un 2 di picche!).
Il gatto finisce così con l'incontrare il soldatino di piombo, e da qui nascono i quadri che vedrete. A voi il compito di ricostruire la trama di questa nuova favola che ho intitolato "C'era 2 volte..." e la facoltà di scegliere se riservare ai protagonisti un lieto fine o una triste sorte. Ma fate attenzione agli artigli affilati e alle pallottole "dum-dum".
Le opere in mostra sono fabbricate e composte in maniera artigianale, spesso costituite da materiali di recupero, incollati e disposti in strutture e trame evanescenti che, spesso, formano la cornice del movimento e danno volto, corpo e "voce" a gatti, re, regine, fate, uccelli, orchi, soldatini, eroi, animali vari...Tutte hanno un'impronta teatrale, con scene ricche di fondali, sipari e quinte.
E' un Battistini che si muove con estrema leggerezza nel campo dell'illustrazione, ipotecando già uno scenario più proprio del mondo della scenografia.
Ma in termini di convenzioni critiche, in quale casella dell'attualità artistica si potrebbe catalogare tutta la ricerca di Mattia Battistini? Claudio Spadoni, direttore del Museo d'Arte della città di Ravenna, a commento dei dipinti di Mattia Battistini pubblicati nel programma di Ravenna Festival 2006, scrive: "...Importa poco, ci mancherebbe. Per dire, le tre figurine stilizzate all'egiziana in vesti da torvi guerrieri, che pencolano su gambette e piedi a manico d'ombrello, più che Ossorio e Dubuffet, non potrebbero intrigare un cultore di ibridazioni post-postmoderne disposto anche a vederci qualche sbirciatina al fumetto, magari un po' di mal d'Africa, o qualche cineseria shakerata a Parigi, o meglio ancora a New York?...".
Mattia Battistini è nato a Ravenna nel 1968 ed è considerato uno degli artisti più interessanti nel panorama dell'arte contemporanea.
16
giugno 2006
Mattia Battistini – C’era 2 volte…
Dal 16 giugno al 23 luglio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA PATRIZIA POGGI
Ravenna, Via Giuliano Argentario, 21, (Ravenna)
Ravenna, Via Giuliano Argentario, 21, (Ravenna)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 16,30 - 19,30
sabato 10,30-12,30 16,30 - 19,30
domenica: 17 - 19,30
Vernissage
16 Giugno 2006, ore 18
Autore